Salute

La salute del cane Lagotto Romagnolo. Dalla genesi, pensare accoppiamenti solo tra riproduttori certificati come sani.  La ricerca di cuccioli sani cresciuti con le cure e le attenzioni necessarie al loro corretto sviluppo. Alimentazione e certificati di salute. I pericoli per il cane fino all’igiene dei cuccioli e dei Lagotto Romagnolo adulti.

Sterilizzazione femmina Lagotto Romagnolo

Qualche hanno fa la sterilizzazione del cane femmina era sempre consigliato dai veterinari. Si poteva discutere se farla prima o dopo, ma sul fatto di farla i pareri raccolti erano sempre a favore della sterilizzazione.

Nel nostro articolo di qualche anno fa avevamo già dato il nostro punto di vista sulla sterilizzazione. Avevamo cercato di fornire informazioni utili per una decisione consapevole.

Uno degli argomenti principali era sul quando sterilizzare il proprio cane. La nostra preoccupazione era principalmente dovuta ad una sterilizzazione precoce che ad alcuni dei proprietari dei nostri cuccioli veniva proposta.

L’argomento è ancora di attualità, infatti molti dei proprietari dei nostri Lagotto ci chiedono il nostro punto di vista. Invito a leggere quell’articolo.

Oggi volevamo invece scrivere di alcune indicazioni diverse che ci arrivano dai veterinari.

Sembra ci sia una vera e propria diatriba tra la vecchia scuola di pensiero e quella più moderna sulla necessità della sterilizzazione.

Inoltre è importante scegliere come sterilizzare il nostro cane.

Devo sterilizzare il mio cane?

Qualche anno fa, come appunto si diceva in premessa, la risposta era banalmente SI!

Oggi le indicazioni che ci arrivano dall’ospedale veterinario presso il quale ci serviamo sono un po cambiate. In effetti non ci sono particolari motivi per non farla. Soprattutto se utilizziamo tecnologie moderne che hanno rischi praticamente nulli e sono poco invasive.

Però viene un po a cadere il motivo principale che spingeva i proprietari del cane femmina ad effettuare la sterilizzazione. Cioè il rischio di tumore in una femmina che non riproduce regolarmente.

Oggi la linea guida dei veterinari più freschi di recenti studi è:

Il rischio di tumore è veramente alto nelle femmina che hanno gravidanze isteriche dopo il calore.

Il rischio di tumore è praticamente nullo nelle femmine che non hanno gravidanze isteriche.

Secondo queste nuove indicazioni la risposta alla domanda se devo sterilizzare il mio cane diventa aperta e argomentabile.

Sterilizzazione con Laparoscopia

Per procedere alla sterilizzazione con laparoscopia dobbiamo rivolgerci ad un Ospedale Veterinario. Difficilmente una clinica veterinaria o un ambulatorio veterinario avranno le attrezzature, molto costose, per fare questo tipo di intervento.

Mediante ecografia viene verificato se l’utero è in buone condizioni e non presenta lacerazioni

In tal caso non è necessario rimuoverlo, si può procedere con la chirurgia cin laparoscopia per  rimuovere le ovaie. Il risultato ai fini di rischio tumori e cessazione dei calori e gravidanze isteriche è il medesimo.

L’intervento in Laparoscopia è generalmente un po più costoso di un intervento chirurgico classico. I vantaggi a nostro avviso sono enormi.

Vengono praticati due piccolissimi tagli per l’inserimento della sonda. Al contrario avremo un taglio con circa 13 punti lungo tutto l’addome.

 

Le nostre ultime femmine arrivate a fine carriera riproduttiva, 5 cucciolate massimo nella vita come previsto da codice etico, hanno fatto intervento in laparoscopia.

Veramente una gioia. L’ultima è stata Moka. Presa dall’infermiera alle 14  e restituita alle ore 16. Saltava e giocava. Era felice di vedermi.

Il cane dopo l’intervento è come se non avesse fato niente.

Vuoi mettere con collare elisabettiano, giorni di riposo, difficoltà di movimento?!

Tempi di dentizione del Cucciolo

A partire dalla seconda-terza settimana possiamo osservare come iniziano a comparire i denti da Latte. I primi in genere sono i canini e quasi in contemporanea usciranno gli incisivi. Un processo che si concluderà intorno alla sesta settimana di vita del cucciolo.

I denti da Latte sono 28 e ben presto cominceranno a lasciare il posto ai denti definitivi. Il Cane ha 42 denti definitivi, infatti si aggiungeranno ben 10 molari fino ad adesso assenti e 4 premolari.

Siamo arrivati alla sesta settimana con tutti i denti da latte.

Passano solo altre due settimane e cominciano a comparire i primi incisivi definitivi. Il cucciolo ha circa 2 mesi e inizia la dentizione definitiva.

Un processo da ora in poi abbastanza lungo che arriverà al settimo mese di vita del cane, e talvolta anche un po più in là.

Le modificazioni nella bocca del cucciolo sono notevoli ed anche le chiusure possono variare di settimana in settimana. Noi controlliamo le bocche dei nostri lagottini e riscontriamo questo fenomeno.

Segnali della dentizione

Che il processo di dentizione definitiva è iniziato ce ne accorgiamo spesso dal comportamento del cucciolo. Comincerà a mordere con insistenza qualsiasi oggetto sia alla sua portata.  E’ il suo tentativo di alleviare il fastidio.

Non dobbiamo allarmarci. Un po di sanguinamento delle gengive, qualche guaito e episodi di diarrea sono piuttosto normali.

Qualora la situazione assumesse dei connotati evidentemente anomali, conviene consultare il proprio veterinario.

I denti da latte che cadono molto spesso non li ritroviamo. Niente di preoccupante se il cucciolo ha ingerito un dentino.

Alla visita di controllo che viene effettuata alle vaccinazioni il veterinario dovrebbe sempre controllare anche la dentatura. Questo torna bene. Il cucciolo ha raggiunto i tre mesi al primo richiamo e quattro mesi al secondo richiamo vaccini.

Ogni razza ha poi il suo standard per le chiusure ammesse. Per un boxer è normale avere la mascella più lunga della mandibola (prognatismo) e sarebbe inammissibile per un Labrador.

Per informazione, lo standard del Lagotto Romagnolo ammette tre tipi di chiusure. Dentatura a forbice, Dentatura a tenaglia (incisivi inferiori e superiori si toccano) e Dentatura con un leggero prognatismo.

Come aiutare il cucciolo

Quello della dentizione è un processo naturale e poco possiamo fare. Monitorare la situazione e fornire al cucciolo qualche gioco che possa aiutare ad alleviare il dolore.

Un gioco della giusta consistenza. Mai duro come ad esempio gli ossi di pelle o ossi vegetali.

Un oggetto morbido adibito a questa funzione, il kong ad esempio, aiuta ad evitare che siano presi di mira altri oggetti. Le ciabatte o le scarpe sono un classico e casomai ci farebbe piacere conservarle.

In commercio vi sono oggetti specifici da dare al cucciolo per alleviare il fastidio della nascita dei denti.

Dicevamo come vi siano molte mutazioni e movimenti della chiusura nella bocca dei cani durante il processo di dentizione.

Appoggi tra mandibola e mascella che cambiano costantemente fino ai sette mesi ma spesso anche fino ad un anno.

Oggetti duri da morsicchiare sono da evitare in questo periodo. Possono compromettere la corretta crescita dei denti.

In particolare gli incisivi potrebbero muoversi in direzione sbagliata.

La gravidanza del cane

La gravidanza del cane dura 63 giorni a partire dal giorno dell’ovulazione. Questo è un dato parecchio preciso. Tutto sta nell’individuare il giorno dell’ovulazione. Gli esami del sangue fatti in laboratori di analisi riescono in qualche ora a fornire il livello del Progesterone e dunque del giorno esatto dell’ovulazione.

Procedere con l’aiuto della scienza consente di pianificare correttamente l’accoppiamento e inoltre, fatto assai più importante, conoscere la data del parto. Potremo essere pronti ad ogni evenienza.

Vi sono poi ulteriori informazioni che possono essere rilevate nei giorni imminenti al parto e che consentono di capire come poter assistere al meglio il lieto evento.

Allevare è la nostra professione, e come in tutte le professioni esperienza e preparazione sono fondamentali per il risultato finale. Nel nostro caso essere all’altezza è assai importante perché i nostri errori li pagano i nostri animali, le nostre Lagotto e i loro cuccioli.

Per tale motivo siamo necessariamente fortemente contrari alle cucciolate improvvisate e fai da te. Sono molte le tristi  testimonianza di coloro che si sono avventurati nell’ignoranza in questa esperienza.

Una cane in gravidanza dovrà avere una diversa gestione. L’alimentazione, le passeggiate, gli integratori, i giochi, tutto cambia in questo periodo.

Il parto segna la fine della gravidanza. Un evento ricco di emozioni ed adrenalina da seguire personalmente con la massima attenzione. A volte sono richieste manovre ostetriche o farmaci per aiutare la nostra canina e i suoi cuccioli. Altre volte, muovendoci per tempo e leggendo ogni segnale,  dobbiamo necessariamente chiedere l’aiuto del veterinario per procedere ad un taglio cesario.

Benefici della riproduzione

Una femmina che ha avuto la sua cucciolata ha un mutamento notevole, anche caratterialmente.

Diventare Mamma è un esperienza che completa e matura.

L’abnegazione delle cagne vicino ai loro cuccioli è nei primi giorni sorprendente. La cura e l’attenzione che hanno per le loro creature. Un processo che si ripete con rinnovata meraviglia.

La riproduzione è una richiesta di Madre Natura che si ripete ogni 6 mesi. L’intervento dell’uomo è talvolta necessario per contrastare alcune impietose regole. Le madri non devono essere messe a rischio e i cuccioli più deboli devono essere aiutati a vivere e superare il forte stress fisico del parto.

Una serie di atti virtuosi devono essere compiuti durante la gravidanza del cane e durante il parto.

Con una piccola forzatura, anche la sterilizzazione delle femmine che non riproducono va considerato un gesto virtuoso.

Le conseguenze di calori ripetuti senza che essi sfocino in una gravidanza, così come richiederebbe impietosamente madre Natura, sono la causa di probabili tumori alla mammella o gravi problemi uterini.

Gravidanza isterica

La gravidanza isterica nel cane può avere sintomi lievi o anche gravi. I contracolpi psicologici, lo stress mentale va indubbiamente a sommarsi ai sintomi fisici.

In corrispondenza del calore e del picco ormonale la nostra canina può sviluppare questo desiderio di essere madre al punto di averne tutti i sintomi.

Quello che più si nota sono i rigonfiamenti delle mammelle che possono arrivare anche alla produzione di latte.

Comportamenti feticisti verso oggetti che vengono associati a cuccioli. Tutta la situazione è incresciosa e una visita veterinaria per escludere gravi complicanze è sempre raccomandata.

La sterilizzazione anche in questo caso risolve il problema. I suoi benefici sono molteplici ed allungano la vita al nostro cane.

 

 

Gli ultimi anni sono caratterizzati da autunni lunghissimi e inverni miti. La presenza di questi parassiti e insetti, in molte regioni d’Italia è oramai costante per tutto l’anno. Questo significa che la prevenzione alle malattie portate da parassiti e zanzare deve essere costante.

Insetti e parassiti entrano in contatto con il sangue del nostro Lagotto Romagnolo veicolando patologie pericolose anche per la vita del nostro cane. Il Lagotto Romagnolo nonostante il suo folto pelo ricciuto non è immune.

Quali malattie e complicazioni veicolano i Parassiti e gli insetti.

Zecche e Pulci possono provocare piccole complicazioni quali pruriti e infiammazioni. Ma anche malattie gravi quali anemie e dimagrimento.

Zanzare e pappataci sono veicolo di malattie terribili. Malattie che se non curate in tempo hanno conseguenze mortali. sono la Filariosi e Leishmaniosi 

La Filariosi

Si può manifestare a distanza di mesi dall’evento scatenante, la puntura di una zanzara. Le larve si insediano nella cute del nostro cane. Attraverso il sistema circolatorio risalgono fino all’arteria polmonare e poi al cuore.  Le conseguenze possono essere letali. Colpisce il cuore e l’apparato respiratorio. Le cure estremamente costose non sempre garantiscono di salvare il nostro cane. Esiste una profilassi che consente di proteggere il nostro cane qualora punto da un insetto portatore della malattia.

La Leishmaniosi

Possono passare dei mesi prima che venga diagnosticata. Quanto prima viene individuata  tanto maggiori saranno le possibilità di salvare il nostro cane. Per la Leishmaniosi NON esiste una profilassi specifica per proteggere il nostro cane una volta che è stato colpito. Esitono delle zone in Italia individuate a rischio Leishmaniosi. L’unica difesa è evitare che il nostro cane venga a contatto con gli insetti portatori. Questo avviene mediante l’impiego costante di repellenti. Se abitiamo in zone ad alta diffusione della malattia dovremo avere ancora maggior attenzione. Recentemente è uscito un vaccino il cui impiego è ancora oggetto di discussione tra i Veterinari. L’opportunità di impiegare tali vaccini dipende anche dalla taglia del cane e va valutato di concerto al proprio Veterinario di fiducia.

Antiparassitari Cane quali e quando

Su questo argomento la posta in gioco è troppo alta. Non dobbiamo essere leggeri e utilizzare i prodotti necessari di prevenzione con regolarità.

Antiparassitari e repellenti specifici per zecche pulci e zanzare.

Sono prodotti a dosaggio o a collare. Esitono varie marche. I collari garantiscono una copertura più lunga. Sono da preferire per evitare di scordarsi la ripetizione del trattamento. Non sempre però possiamo utilizzarli, se il nostro cane riesce a togliersi il collare. I prodotti a dosaggio sono generalemente trattamenti a cadenza mensile.

Non tutti i prodotti a dosaggio hanno la stessa efficacia. Conviene sempre verificare la presenza di  zecche o pulci e eventualmente cambiate prodotto. Assicuriamoci che il prodotto scelto protegga contemporaneamente dai parassiti e dagli insetti indistintamente. Frontline o Advantix in gocce e il collarino Serestro sono i prodotti più utilizzati.

Profilassi a base di ivermectina

 Sono trattamenti a cadenza mensile.  Proteggono il nostro cane dalla filariosi e da altri parassiti che possono aver infestato il nostro cane. Sono bocconcini a base di carne da dare mensilmente in quantità proporzionale al peso del cane. Uno dei prodotti più utilizzati è il Cardotek.

Il trattamento riesce ad eliminare le larve di Filariosi presenti sul nostro Lagotto Romagnolo prima del loro sviluppo. Prima di iniziare questi trattamenti è raccomandato di fare dei test. I test sono indicati dagli stessi produttori per evitare complicazioni. Se interrompiamo o decidiamo per la prima volta di effettuare i trattamenti per la filariosi  su un cane adulto, conviene sempre avere il parere del proprio veterinario.

Allergia al cane – Ipoallergenici o Anallergici?

Chi soffre di allergia al cane è intollerante ad allergeni che si trovano sulla cute del cane o ad allergeni che si trovano nella saliva del cane.

Sono due allergie diverse che vengono veicolate tramite il pelo del cane. Nella pratica si deve evitare il contatto stretto e prolungato.

Il livello di intolleranza è determinante per capire se la convivenza con un cane è sostenibile.

I sintomi e il livello di reazione sono del tutto soggettivi.

La scelta di avere un cane deve essere valutata coscienziosamente dal diretto interessato, meglio se con il consiglio di un medico.

Spesso sentiamo parlare di razze di cani anallergici o ipoallergenici come se i due termini fossero sinonimi, ma non è affatto così!

Cani Ipoallergenici.

Il suffisso ipo sta a significare una quantità inferiore di allergeni.

Nei casi di forme lievi di allergia con sintomi moderati la convivenza con un animale domestico è sostenibile e i benefici che ne derivano possono giustificare gli eventuali disagi che ne possono conseguire.

Cani Anallergici.

Il suffisso an ha invece un valore privativo cioè che non da allergia.

Non è scientificamente provato che esistano razze anallergiche e forti dubbi esistono anche per le razze di cani definiti ipoallergenici.

La differenza tra un cane che non da allergie ed uno che disperde una quantità inferiore di allergeni può sembrare sottile, è invece determinante per chi soffre di allergie.

Per questo il parere di un medico e conoscere bene le proprie reazioni soggettive è fondamentale per chi si decide a fare la scelta di un amico peloso.

Non esistono razze di cane anallergiche.

Le razze di cani ipoallergenici

Capita con una certa frequenza che ci chiedono se realmente il Lagotto Romagnolo non perde pelo e non fa la muta. E’ proprio così!

Spesso è una grande comodità se viviamo in appartamento. Altre volte è una necessità. Il desiderio di avere un cane è forte proprio nelle persone allergiche o nei loro conviventi.

Si cerca di conciliare il desiderio di avere un cane con l’intolleranza e i conseguenti sintomi dovuti da un allergia generalmente lieve.

I nostri Lagotto frequentano la nostra abitazione, il nostro salotto e il divano. Si adagiano sui nostri tappeti e vivono la nostra auto. Con certezza possiamo affermare che il Lagotto Romagnolo è un cane che non perde pelo.

Sono generalmente le razze a pelo riccio che hanno questa caratteristica. Non lasciano pelo e hanno una minore desquamazione della pelle.

E’ sufficiente? solo il diretto interessato può saperlo.

La scelta di avere un cane indirizzandosi verso le razze ipoallergeniche è evidentemente del tutto personale e da fare in base alle proprie esperienze e alle proprie reazioni.

Quando l’allergia è dovuta ad allergeni presenti nella saliva del cane la faccenda si complica.

La sistemazione e la disponibilità di spazi può influire sulla decisione finale. Avere uno giardino e la possibilità di adibire spazi alla permanenza del nostro cane possono ridurre il contatto fino a rendere del tutto normale o accettabile la convivenza tra la persona e il cane.

Il pedigree in queste situazioni è quanto mai raccomandato visto che stiamo cercando una aspetto morfologico tipico della razza.

Importanza del rapporto cane-uomo

Il cane ha bisogno del rapporto con l’uomo e in particolare con le persone della famiglia che lo adotta.

Diventa difficile incoraggiare e allo stesso modo scoraggiare persone con allergie al cane ad accoglierne uno.

Da una parte le reazioni delle persone allergiche sono soggettive. D’altro canto il nostro Lagotto avrà necessità di molte attenzioni e coccole, da cucciolo ma anche da adulto. Proprio su questo punto deve essere fatta una valutazione approfondita.

La famiglia e le persone che vivono la casa dovranno assicurare le condizioni per dare anche al cane la serenità comportamentale e la libertà di cui necessita.

 

Cura del pelo del Lagotto Romagnolo Toelettare e Tosare

Il Lagotto Romagnolo non perde pelo. Il suo mantello è uno dei punti di forza di questa razza. Chi ha un Lagotto Romagnolo da compagnia non trova fastidiosi peli a giro per la casa, divano o in auto. Chi ha un Lagotto Romagnolo da tartufi, con la gestione delle tosature avrà un cane adatto a tutte le stagioni.

Il Lagotto Romagnolo non deve essere spazzolato per nessun motivo, si pettina utilizzano pettini con denti in acciaio non troppo radi. Lo standard di razza prevede un pelo riccio e un aspetto rustico.

La pettinatura è finalizzata a tenere il pelo pulito e privo di nodi.

Dietro le orecchie e sotto le ascelle sono i punti dove il pelo tende ad infeltrirsi più facilmente. La Toelettatura non deve mai essere eccessiva. Non dobbiamo confondere il nostro Lagotto Romagnolo con un Barboncino, non si offendano i padroni dei Barboncini.

Un piccolo video che aiuta a capire come si svolgono le principali operazioni di toelettatura. Operazioni che comunque andremo di seguito a descrivere nello specifico del Lagotto Romagnolo.

Cura del Mantello di un Lagotto da Compagnia

Con l’arrivo del caldo e per rinnovare il mantello una tosatura annuale è necessaria. Il periodo in genere è quello che coincide con l’arrivo del caldo maggio-giugno. Con un pelo corto il Lagotto potrà passeggiare e correre per prati senza riempirsi di fastidiosi pallini di graminacee e pericolosi forasacchi.

Il pelo sulla testa e sulle zampe cresce più lentamente. In queste due zone il pelo viene mantenuto leggermente più lungo.

Gli strumenti necessari per la gestione del mantello sono la tosatrice, le forbici e un pettine.

  • La tosatrice deve essere necessariamente professionale viceversa dopo tre tosature la dovremo buttare e non faremo mai un bel lavoro. Le lame devono essere ben oliate e con spessore in genere di 3mm. Un alternativa valida  è rivolgersi a toelettatori per cani. Unica raccomandazione portarsi una foto Lagotto della testa, troppo spesso sono toelettati come barboncini, ma è un’altro cane il Lagotto. Il numero delle tosature annuali è limitato e anche la spesa non è elevata.
  • La forbici possono essere anche forbici comuni se non abbiamo intenzioni di partecipare ad esposizioni. A volte può essere necessario effettuare piccole rifiniture. La toelettatura da esposizione è molto complessa e non tutti i Toelettatori per cani sanno come toelettare un lagotto da esposizione.
  • Il pettine come detto è a denti non troppo radi ed in acciaio. Lo scopo è di tenere il pelo pulito e il riccio in ordine privo di nodi.

Se escludiamo situazioni particolari che hanno sporcato indecentemente il nostro cane, il bagnetto completo può limitarsi ad una volta l’anno. Il momento deve essere valutato in base alla stagione.

Le condizioni del mantello particolarmente pieno di nodi può indurci ad effettuare un bagnetto straordinario. Un balsamo può aiutuare a districare meglio i nodi. Successivamente possiamo procedere con un leggero abbassamento della lunghezza del pelo.

Devono essere utilizzati prodotti per cani a causa di un diverso PH della pelle del cane rispetto all’uomo.

Cura del Mantello di un Lagotto da Tartufi

Il pelo del Lagotto Romagnolo da lavoro rappresenta un importante protezione contro l’acqua e il freddo.

Con un folto pelo il Lagotto entra nella macchia per recuperare i più angusti tartufi e agevolmente supera gli arbusti nel bosco.

In genere si procede con un paio di tosature all’anno. La prima con l’inizio della stagione calda per il rinnovo del mantello. Viene poi ripetuta per poter andare in cerca di tartufi nel periodo estivo.

Il pelo mantenuto corto, oltre a far sentire meno il caldo, non si riempie dei fastidiosi e pericolosi forasacchi e altri semi di stagione, setaria o semi di erba medica (i famosi pallini).

In Toscana da settembre inizia la cerca del tartufo Bianco. Con l’arrivo dell’autunno tutte le regioni aprono al Magnatum Pico. Emilia Romagna, Lazio ognuno con il proprio calendario.

Per farsi trovare pronti il pelo del Lagotto deve essere lasciato toelettato ma non più tosato da un paio di mesi. Viceversa vedremo il nostro Lagotto fermarsi di fronte alla barriera di pruni che tipicamente protegge e ombreggia il tartufo bianco.

Un Tartufaio amante del proprio Lagotto avrà cura settimanalmente del mantello. Dopo ogni uscita verifica la necessità di lavare il lagotto o di una bella pettinata. Spesso si procede manualmente a rimuovere forasacchi o altri semi presenti nel pelo

Quando la prima toelttatura ad un cucciolo di Lagotto Romagnolo

Su quando sia il momento più opportuno per dare le prime sforbiciate al pelo del cucciolo di Lagotto se ne sentono molte. Chi ritiene che tosare troppo presto possa far perdere il bel ricchio. Chi invece ritiene che una bella tosatura rafforzi il pelo.

Io non credo che il riccio si formi definitivamente in funzione di quando scorciamo per la prima volta il pelo del nostro cucciolo. Dipende dalla natura e da come sapremo mantenerlo in ordine con costanza.

Intorno ai tre mesi possiamo cominciare ad accorciare la lunghezza del mantello. Rimuoviamo il pelo necessariamente infeltrito che il cucciolo ha addosso dalla nascita. Quanto accorciare dipende sostanzialmente dalle circostanze.

La temperatura esterna, il clima e dove il cucciolo passa la maggior parte del tempo in casa o in giardino, sono gli elementi da valutare per decidere quanto accorciare la lunghezza del mantello.

Toelettare fin da cucciolo il nostro Lagotto Romagnolo con costanza lo abitua a questo momento. Cominciare presto lo abituerà ad essere maneggiato rimanendo tranquillo.

Pulizia delle Orecchie del Lagotto

Il Controllo e pulizia delle orecchie di un Lagotto Romagnolo è una delle operazioni da tenere sempre ben a mente.

Il pelo riccioluto che si forma intorno alle orecchio può essere veicolo di infezioni e sporcizia responsabili di otiti.

Il Pelo può formarsi progredendo verso il condotto uditivo e essere veicolo di corpi esterni quali i pericolosi forasacchi che possono provocare anche gravi danni.

Il pelo che si forma sul padiglione auricolare e vicino al condotto uditivo deve essere rimosso.

Il Lagotto le prime volte troverà questa pratica strana e non sarà così disponibile. Abituandolo, col tempo ,vedremo che ne troverà beneficio e a seconda dei soggetti noteremo anche una certa propensione a farsi pulire. In ogni caso la pulizia delle orecchie non gli provoca dolore.

Vi sono dei prodotti specifici per la pulizia delle orecchie.Una volta introdotto nel condotto uditivo l’orecchio deve essere massaggiato e successivamente asciugato con del cotone. La pulizia interna con detergenti non è sostitutiva alla rimozione del pelo che resta comunque necessaria.

 

Come e quando lavare il Lagotto Romagnolo

Quando fare il bagno al Cucciolo

Il primo bagnetto al cucciolo di Lagotto si dovrebbe fare a profilassi vaccinale conclusa. Talvolta non è possibile aspettare fino ai quattro mesi e cominceremo con qualche lavaggio a pezzi. Con il supporto della bella stagione e con qualche attenzione è possibile anticipare il primo lavaggio del cucciolo.

Non vi è fretta nel lavare il cucciolo, ma a volte può diventare inevitabile a causa di qualche bisognino che è andato fuori controllo.

Il cucciolo deve essere asciugato profondamente e con il Lagotto Romagnolo non è mai semplice.

Il sottopelo ed il riccio lanoso tendono a rimanere umidi e oltre agli asciugamani dovremo introdurre il phone. Esperienza spesso non gradita al cucciolo. Ricordiamoci anche di asciugare bene il padiglione auricolare.  Senza phone ovvio.

Non dovremo eccedere con l’impiego di shampoo anche se sarà apposta per cani. Se possibile evitiamolo proprio.

Quanto spesso va lavato il cane, il Lagotto.

I cani non devono essere lavati con frequenza.

L’impiego di shampoo, che sarà apposito per cani, toglie dal mantello il grasso naturale che è la difesa del pelo e della cute.

Per ricreare il giusto equilibrio sulla pelle e sul pelo occorrono diversi giorni. Bagni con shampoo troppo frequenti possono causare dermatiti.

Per evitare inutili bagni di toelettatura dovremo dedicarci maggiormente al pettinare il Lagotto. Talvolta tornati da una passeggiata  il Lagotto si è riempito di pallini d’erba che andranno rimossi manualmente.

Se è un attività che facciamo frequentemente valutiamo una tosatura corta che evita questo fastidioso inconveniente sia per il padrone che per il cane.

Spesso una bella pettinata o l’utilizzo di una spugna inumidita sono sufficienti.

Anche le salviette o shampoo a secco possono aiutare a togliere eventuali cattivi odori.

Con il Lagotto Romagnolo non deve mai essere utilizzata la spazzola, sciuperebbe il riccio tipico della razza.

La principale pulizia del mantello del Lagotto Romagnolo viene fatta con l’impiego del pettine.

A denti più larghi per sciogliere i nodi e il pelo infeltrito. Le tipiche zone dove il pelo si annoda risultando infeltrito sono dietro le orecchi, tra la coda e il tronco.

A denti più stretti per ridare tono e pulizia.

Una regolare pettinatura, neanche troppo frequente è spesso sufficiente per mantenere pulito ed in ordine il cane.

L’azione di pettinare aiuta a distribuire il grasso naturale lungo tutto il mantello che regalerà maggior lucentezza e morbidezza al riccio.

Il Lagotto Romagnolo non fa la muta e con la pettinatura rimuoveremo gran parte del pelo morto che naturalmente rimane incagliato nel folto e lanoso riccio del Lagotto.

Queste operazione hanno un effetto tonificante e piacevole per il cane. Per il Lagotto l’effetto finale può non essere sempre così piacevole. Dipende dalla delicatezza e dalla frequenza con cui lo pettiniamo. Il fatto che il pettine può non scorrere bene attraverso il riccio può creare qualche disagio.

Come fare il bagnetto, consigli pratici.

Prima di fare il bagno è importante pettinare accuratamente il cane. Oltre ad avere una maggiore igiene, i prodotti che andremo ad utilizzare agiranno in modo più efficace, donando al mantello del Lagotto un bel pelo riccio soffice e brillante.

Finito il lavaggio con lo shampoo andremo ad utilizzare un balsamo per cani.

Per il Lagotto Romagnolo l’impiego di un balsamo è decisivo per il risultato finale.

Lasceremo agire bene il balsamo prima di procedere all’ultimo risciacquo.

Una bella asciugata con un asciugamano e passeremo al phono. Per non stancare e scaldare troppo il nostro cane ogni tanto ci fermeremo e sarà l’occasione per passare ancora il pettine a denti fini nel pelo umido. L’effetto alla fine sarà stupefacente.

Il phone non deve mai essere puntato verso il naso del cane.

Se avremo voglia e ci farà piacere potremo anche dare una sforbiciata a qualche ciuffo più lungo o provare a dare una scorciata generale, la toelettatura.

Una rifinitura per  riformare il giro intorno agli orecchi e un abbassatura al collo non guasta mai.

Tranquilli! Non faremo certo grossi danni!

Il pelo del Lagotto cresce sempre e ben presto qualche errore di inesperienza non sarà più evidente!

La pulizia delle orecchie Lagotto Romagnolo

Pulizia delle orecchie

Il Lagotto Romagnolo è una razza canina che richiede particolare attenzione alla pulizia delle orecchi. Gli orecchi penduli già richiedono un occhio di riguardo per tutti i cani. Il Lagotto Romagnolo non perde il pelo, e non lo fa neppure nella parte interna dell’orecchio.

Un controllo periodico è necessario e l’occasione per togliere qualche ciuffo che viceversa andrebbe a crescere verso il condotto uditivo.

La mancanza di areazione e il deposito di umidità determinano le condizioni ideali per lo sviluppo di microbi. Ne consegnuono Dermatiti, Otiti e malassezia.

Se notiamo che il cane si gratta ripetutamente l’orecchio è il primo segnale di una probabile infezione. La presenza di sporco e cattivo odore richiedono un immediato intervento per evitare fastidiose quanto pericolose otiti.

Fin da cucciolo dovremo abituare il cane a farsi togliere i peli vicino al condotto uditivo e nella parte interna del padiglione auricolare. Le prime volte farà qualche verso ma nessun dolore.

Crescendo sarà quasi felice di sottoporsi a questa pratica un po come per il bagnetto. Dipende molto da come lo abbiamo abituato a vivere questa esperienza fin da cucciolo.

Dopo un bagnetto o una rinfrescata estiva, ogni volta che vi è la possibilità che l’umidità permanga intorno agli orecchi dovremo asciugarli. Un asciugamano o un panno carta sono sufficienti.

Sono semplici attenzioni che in realtà devono essere presi per ogni cane in particolare per le razze canine ad orecchi penduli.

Il Lagotto richiede in più l’eliminazioni dei peli interni.

La formazione di cerume è dovuta principalmente alla mancanza di aria. Talvolta il cerume non è facilmente visibile, ma la sua presenza è rilevabile dal cattivo odore (puzzo forte) malassezia.

Anche una cattiva alimentazione può causare infiammazioni e formazioni di sporco agli orecchi.

Se non risolviamo con un intensa pulizia e l’impiego di soluzioni auricolari conviene consultare sempre il proprio Medico Veterinario.

Come si puliscono gli Orecchi

Una volta rimossi i ciuffi di peli interni,  la procedura da seguire è piuttosto semplice.

Utilizzeremo soluzioni auricolari specifiche per la pulizia delle orecchie del cane. Il PH della pelle del cane è diverso da quello dell’uomo. Spesso i Veterinari consigliano Otodine per la rimozione di cerume.

  • Togliere i ciuffi di peli
  • pulire l’esterno del padiglione con del cotone inumidito del prodotto detergente scelto o acqua ossigenata.
  • Verseremo il prodotto senza esagerare all’interno del condotto. Il becco anatomico consente di introdurre alla giusta profondità il liquido detergente.
  • Massaggiamo dal dietro l’orecchio del cane in modo da far agire bene il detergente.
  • Con cotone o una garza provvederemo a ripulire ed asciugare l’orecchio del cane.

Feste e coccole al nostro Lagotto che si è prestato a questa pratica. La prossima volta sarà più facile colaborare!!

alimentazione lagotto romagnolo

L’Alimentazione del cucciolo: Come e cosa.

sacco monge cuccioli lagotto

Sacco Monge alimentazione cucciolo

Nel nostro allevamento sia per i cani adulti ma anche per i cuccioli stiamo  utilizziamo crocchette Monge o Royal Canin. Per l’alimentazione dei Cuccioli e lo svezzamento il prodotto è il Puppy and Junior Medium. Nella foto a destra si vede il sacco Monge con i suoi colori tale da renderlo facilmente riconoscibile. Monge ha più gusti anche per i cuccioli, ci si può sbagliare. Royal Canin ha invece solo crocchette al pollo Medium Puppy. I prezzi sono praticamente identici per chilo di prodotto, anche se ovviamente i sacchi più grandi abbassano significativamente il prezzo al chilogrammo.

Non è un evento frequente ma talvolta succede che una cucciolata in fase di svezzamento non è tanto invogliata su un tipo di crocchetta e allora cambiamo, generalmente le cose migliorano decisamente.

Per chi desidera fare scorta di crocchette in anticipo, è sufficiente chiederci quale marca di crocchetta stiamo utilizzando in quel momento.

Desideriamo che i cuccioli continuino con questa alimentazione.

E’ una certezza qualora il cucciolo perdesse un po di appetito per lo stress dovuto all’inserimento. Sapere per certo che il cibo è di suo gradimento è elemento di sicurezza. Cambiare alimentazione porta anche ulteriori scompensi al cane. Nel momento dell’inserimento cambiare anche il cibo è sconsigliatissimo.

Per le quantità dovremo fare riferimento alla tabella sul dietro del sacco.

tabella alimentazione cuccioli crocchette monge

Tabella monge razioni alimentazione cucciolo

Nell’immagine a fianco ho messo uno zoom.

La prima cosa da guardare è il peso del cane da adulto. Nel caso del Lagotto Romagnolo ho colorato in rosa la colonna da seguire per le femmine e in azzurro quella dei maschi.

A questo punto il gioco è fatto! Le razioni che leggiamo sono in grammi e fanno riferimento alla razione giornaliera in base ai mesi di vita del cucciolo.

Fino all’età di 6 mesi la razione andrà divisa in tre pasti con il comodo dosatore che viene consegnato presso l’allevamento. Meglio se inumidito con acqua.

Dopo i sei mesi la razione andrà divisa in due pasti.

Dopo i 12 mesi passeremo alle crocchette da adulti.

Le dosi sopra indicate sono un riferimento abbastanza preciso. Non tengono però conto dell’attività fisica, della stagione e del metabolismo che può essere diverso da cucciolo a cucciolo.

Generalmente le razioni in inverno sono più abbondanti. Il freddo fa consumare maggiormente. In Estate vanno leggermente diminuite.

Controllo del peso del Cucciolo di Lagotto

Palpalre il cucciolo lungo i fianchi. Il fantastico pelo riccio del Lagotto può trarre in inganno. Valutare lo stato di forma di un cane a pelo raso è piuttosto semplice. Per il Lagotto, no! sopratutto quando è un cucciolo in pelo.

Per capire se la crescita sta procedendo regolarmente peseremo il cucciolo. Non dovrà prendere peso troppo rapidamente. Già il controllo con il tatto consente bene di valutare gli eccessi.

Proviamo a vedere un aumento di peso normale per il Lagotto Romagnolo.

Considerazioni teoriche che possono servire come riferimento per valutare la crescita del cucciolo o togliere qualche dubbio.

Il Cucciolo viene affidato alla 10° settimana e il suo peso sarà circa 5 chilogrammi.

Fino alla 24° settimana l‘aumento di peso  settimanale sarà pressoché costante 

Raggiungerà l’80% del peso forma da adulto (intorno ai 500 grammi a settimana per un Lagotto che da adulto peserà 15 Kg)

Dopo la 24° settimana fino al compimento dell’anno l’aumento di peso settimanale sarà ancora costante ma molto meno evidente. 

Giusto per dare un riferimento siamo nell’ordine degli 80 gr a settimana.

Cibi vietati per il Cane

Vi sono alimenti che sono nocivi per i cani. Ci sembra opportuno segnalarli:

  • La Cioccolata è estremamente pericolosa
  • Il Sale poiché si accumula nell’organismo del cane per l’assenza di sudorazione
  • I dolci in generale sono da evitare.

Ultima raccomandazione sono le leccornie, biscotti e croccantini iper-unti che potremmo utilizzare come premi.

Non dobbiamo saziare il Cane di questi… non mi viene il termine!

Rischiamo di fornirgli un eccesso di cibo non equilibrato. Tempi di digestione diversi per cui o il cane salta il pasto o ancor peggio raddoppia.

processionaria cane lagotto romagnolo

La processionaria

La processionaria è un insetto che da adulto diventa una farfalla notturna, la famose falene. Si muovono in fila sul terreno fino a risalire gli alberi dove formano i loro nidi.

Il nome è proprio dovuto al tipico movimento in fila, come se fosse una processione.

I nidi delle processionarie sono delle matasse bianche che spesso vediamo sui pini e dai quali è difficile liberarsi.

La loro attività inizia a marzo e prevalentemente di notte, quando raggiungono il terreno e si interrano.

In luglio agosto, quando la temperatura è più elevata è assai facile incontrarle. In questa stagione con le temperature elevate escono dal terreno e con il loro tipico movimento in fila indiana risalgono sugli alberi. Principalmente pini, ma non solo.

La processionaria è pericolosa per tutti gli animali e anche per l’uomo. Dotata di peli urticanti provoca gravi infiammazioni nelle zone di contatto.

La processionaria e il cane

La faccenda si complica parecchio quando parliamo dei nostri amici a 4 zampe. Il cane se ne viene a contatto è perchè va ad annusare o tenta di ingerire questi insetti.

Le zone che tipicamente colpiscono il cane sono la bocca e il naso. Due zone estremamente sensibili che possono provocare conseguenze anche mortali.

La lingua gonfia esageratamente fino anche ad indurre l’asfissia. La salivazione diviene esagerata.

I peli urticanti possono raggiungere l’esofago. Il cane a seconda dell’entità del contatto mostra tutta una serie di sintomi dalla spossatezza alla febbre, inappetenza a diarrea.

Se ci accorgiamo immediatamente dell’avvenuto contatto dovremo lavare abbondantemente con acqua la zona colpita.

Non sarà facile in quanto il cane avrà forti dolori e non sarà per questo molto disponibile.

Dovremo evitare possibilmente che la zona colpita si estenda, tenendo pulito il cavo orale.

Le cure veterinarie sono quanto mai urgenti e necessarie.

La pericolosità delle setole pelose di questi bruchi è elevatissima anche per l’uomo e i bambini in particolare. Le conseguenze dipendono sempre dalle zone colpite. Occhi, bocca e vie respiratorie portano a conseguenze gravi anche per l’uomo.

Dove e quando troviamo la processionaria

Liberarsi da questi insetti una volta insediatisi vicino casa non è semplice. E’ la presenza principalmente di pini e pinete che li renderà difficili da debellare. Con la massima attenzione e nel periodo invernale i rami che contengono i nidi devono essere tagliati e bruciati.

Da marzo ad ottobre è possibile trovare questi insetti. In presenza di pini ma soprattutto dei loro nidi facilmente individuabili.

Sono le condizioni climatiche a favorire la diffusione di questi insetti.

A Firenze a marzo 2017  il problema aveva raggiunto livelli di allerta. Anche nelle zone limitrofe i comuni sono intervenuti con piani straordinari per debellare la città da una vera e propria invasione di processionaria. Era già successo nell’ottobre del 2015.

Un prolificarsi che coinvolse nel medesimo periodo anche altri comuni dell’Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Veneto, Liguria e Trentino. Un po tutto il nord italia e parte del centro.

Ci auguriamo sempre che i nostri Lagotto non debbano fare esperienze di questo tipo. Tanto dipende anche da noi e dai nostri comportamenti.