Selezione
La selezione della razza Lagotto Romagnolo. Il colore del Lagotto Romagnolo, lo standard. Il carattere e la socializzazione dei cuccioli. La strada pa percorrere per avvicinarsi al Lagotto Romagnolo ideale
Lagotto Romagnolo: Popolarita
Il Lagotto Romagnolo deve la sua crescita demografica in Italia principalmente alla cerca del tartufo. Il numero di persone che negli ultimi anni si sono avvicinati alla cerca del tartufo è aumentato notevolmente. I neofiti in modo particolare si sono affidati alle indubbie doti del Lagotto Romagnolo.
La fama delle sue gesta è presto giunta anche alle orecchie dei tartufai di vecchia data. Girando per i boschi sono sempre meno i meticci che si adoperano alla cerca del tartufo.
Chi utilizzava i meticci per la cerca del tartufo spesso non è interessato al pedigree del proprio cucciolo. Salvo poi fare a sua volta delle cucciolate. I Lagotti sprovvisti di pedigree hanno iniziato a crescere.
Cuccioli di cui non sappiamo niente circa la consanguineità ne tanto meno le patologie ereditate.
Nonostante ciò il numero dei Lagotto Romagnolo ufficialmente presenti in italia è cresciuto. Dai dati Enci siamo passati dai 1127 esemplari del 2007 ai 2198 del 2016.
Il Lagotto Romagnolo in pochi anni è passato da essere un cane di nicchia ad un vero e proprio cane da compagnia.
Lagotto Romagnolo: Cane da compagnia
Molte delle persone che si avvicinano alla cerca del tartufo dopo qualche esperienza abbandonano questo hobby. Si! si tratta di un Hobby, tradotto in italiano un passatempo che richiede tempo e passione.
Il piacere di avere un Lagotto Romagnolo ha appagato i propri proprietari anche quando hanno smesso di andare a tartufo. Questi in particolare con il passaparola hanno divulgato l’eccellenti qualità del Lagotto Romagnolo esclusivamente come cane da compagnia. E questo fenomeno è in continua crescita.
Il Lagotto Romagnolo è veramente un cane eccezionale.
Un po alla volta se ne stanno accorgendo anche all’estero. Numerosi sono i Kennel Club Lagotto Romagnolo presenti in tutto il mondo, il Kennel club americano è tra i più numerosi. In Europa i Kennel Club Lagotto sono presenti in Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Svezia etc.
Gli allevamenti di Lagotto Romagnolo sono ormai presenti in ogni nazione. Non sono così diffusi come in Italia, ma tali da consentire esposizioni con titoli di campioni nazionali un pò in tutta europa.
La particolarità è che in queste nazioni non si parla di andare a tartufi. Si apprezza la razza per morfologia, carattere e per le sue eccellenti doti come cane da compagnia. Da considerare sicuramente tra le razze di cani adatti ai bambini.
Lagotto Romagnolo: Diffusione e curiosità
Sempre più spesso si avvicinano a questa razza persone e famiglie che non hanno mai avuto un cane. I ritorni sono sempre entusiastici.
Chi ha avuto altri cani di razza o meticci quando si informa sul Lagotto Romagnolo rimane affascinato dalle descrizioni sul carattere e il temperamento.
Parlare con i proprietari dei nostri cuccioli o con chi ha un Lagotto Romagnolo fa capire quanto sia apprezzata la convivenza con cani di questa razza.
Il Lagotto Romagnolo sta dando una bellissima immagine di se.
Questo alla lunga porterà questa razza ad essere tra le più apprezzate in Italia e anche nel Mondo.
Leggendo un articolo del National Geographic l’unica cosa che sembra mancare per la definitiva consacrazione del Lagotto Romagnolo è un evento scatenante,
Nell’articolo del National Geographic si mostra come la popolarità di molte razze canine sia dovuta ad eventi cinematografici. Tocca poi al cane farsi apprezzare o meno.
Negli anni la popolarità di Dalmata, Settler e Border Collie si sono susseguite. La non facile convivenza con cani di queste razze ha visto svanire l’effetto di propaganda dei film in cui erano protagonisti. Nell’arco di un decennio hanno perso la loro popolarità come cani da compagnia adatti alle famiglie.
Il Labrador e il Pastore Tedesco viceversa hanno saputo mantenere e accrescere il loro successo anche a distanza di decenni dal film che gli vedevano come protagonisti.
Per adesso il Lagotto Romagnolo si sta insinuando lentamente nel sottobosco, perdonate la metafora tartufigena, aspettando questo film di sicuro successo.
Metto la data, vedi casomai che ‘sto film lo fanno davvero! 9/8/2017
Accoppiamento Lagotto Romagnolo: Lo Stallone
Per un piccolo allevamento come siamo noi, con un numero esiguo di Fattrici e Stalloni, è a volte fondamentale rivolgersi a Stalloni di altri allevamenti Lagotto Romagnolo.
Allevamenti seri anche se dispongono di molti cani si rivolgono talvolta esternamente per cercare qualcosa che a loro manca. Per chi alleva rivolgersi esternamente per uno stallone (monta) sono costi aggiuntivi.
E’ una questione di priorità! Se la qualità viene prima della quantità.
Quello che facciamo è un processo di selezione analogo a quello che fanno i nostri clienti quando decidono di acquistare un cucciolo. Ci rivolgiamo ad allevamenti di cui abbiamo fiducia e stima.
Sappiamo bene che la qualità che cerchiamo è quella che poi ritroveremo nei nostri cuccioli.
Essere un Maschio di Lagotto Romagnolo non è sufficiente per essere uno stallone.
Il fine ultimo è far nascere cuccioli sani e belli. Cani equilibrati e felici, validi esemplari della loro razza. In altre parole il miglioramento della razza che avviene attraverso la selezione dei riproduttori.
Il miglioramento genetico è un processo di modifica del patrimonio genetico della razza allevata. Si attua mediante la selezione empirica e visibile dei soggetti migliori (fenotipi). Attraverso le conoscenze e lo studio dei genomi (genotipi).
Il maschio nella riproduzione ricopre un ruolo fondamentale. Gli Stalloni dovrebbero fornire alla prole quelle qualità che possono mancare alla femmina.
- Il nostro Thor Odinson è riproduttore selezionato e ha tutte le carte in regola per essere considerato uno stallone. PEDRO è un Lagotto di altissima genealogia con i massimi requisiti di salute e con una prole che ne testimonia la sua qualità. Yago l’abbiamo tenuto con noi per l’importante genealogia, la sua prole ci sta riempiendo di soddisfazioni.
- Loro stessi sono disponibili per accoppiamenti con femmine controllate con radiografie ufficiali per le displasie e test genetici per le patologie della razza.
- Il nostro Pedro come anche Yago sono riproduttore perfetti per morfologia e genealogia. Esenti da tutte le patologie genetiche di razza e pulito per le displasie risultando HD A ED0 al controllo ufficiale è disponibili per accoppiamenti. I risultati dei controlli del DNA consentono di accoppiarlo con tutte le femmine garantendo cuccioli non affetti al LSD, Epilessia Giovanile e Furnishing.
Per chi sceglie un nostro Maschio come riproduttore saremo disponibili a fornire il nostro supporto dalla gravidanza all’affido dei cuccioli. Pubblicando sul nostro sito la cucciolata per trovare eccellenti famiglie anche per i cuccioli del nostro Maschio.
Quando un Maschio di Lagotto Romagnolo è un valido Riproduttore.
Carattere
Il carattere del cane fa parte di valutazioni fenotipiche. Lo Stallone deve essere un cane equilibrato. E’ importantissimo!
Alleviamo con cura e attenzione alla socializzazione dei i cuccioli, ma è fondamentale che la componente genetica dei cuccioli relativamente agli aspetti caratteriali sia buona.
Morfologia
Ogni proprietario vede il proprio cane come il più bello e buono del mondo. Trattandosi di animali che sanno amarci e sanno anche come farsi amare, per un proprietario essere obiettivi è assai difficile.
Affidarsi a giudici esperti partecipando ad una esposizioni aiuta a capire i pregi ed i difetti dello Stallone.
Salute e genetica
Per il Lagotto Romagnolo vi sono delle patologie riconosciute nella razza. Le Fattrici e ugualmente lo Stallone devono avere un quadro di salute nitido.
La Displasia viene valutata in maniera empirica (Fenotipo). Radiografie ufficiali certificate sul pedigree dalle centrali di lettura. In Italia FSA e CELEMASCHE
Le patologie genetiche del Lagotto Romagnolo sono Epilessia Giovanile (JE) Lysosomal Storage Disease (LSD) e Furnishing.
Attitudine al Lavoro
Il Lagotto Romagnolo è un cane da lavoro. L’unica razza riconosciuta per la cerca del tartufo. Lo Stallone avrà anche questa qualità.
Se l’ambizione è avere cuccioli che saranno eccellenti compagni di vita, a nostro avviso, l’abilità dello stallone a cercar tartufo può essere considerata “talvolta” una dote accessoria.
Il Club di razza Lagotto Romagnolo organizza delle manifestazioni. Prove di lavoro sulla cerca del tartufo, in cui viene valuta l’abilità dei cani da esperti giudici.
Prole e genealogia
La valutazione della prole e conoscere gli antenati sono importante indicatori della validità di un cane come riproduttore. Se i figli e gli antenati di un cane hanno mostrato eccellenti qualità caratteriali e morfologiche o attitudinali al lavoro, siamo di fronte ad un eccellente Stallone.
Lagotto Romagnolo cane di taglia media.
Ti sei da poco deciso ad aggiungere un cucciolo alla tua famiglia? Hai sempre desiderato un cane e finalmente sembra arrivato il momento giusto? Hai da poco scoperto il Lagotto Romagnolo e ne hai visti di diverse taglie e misure e questo ti crea dei dubbi se sia il cane adatto al tuo appartamento?
Non hai mai avuto un cane o è passato molto tempo da quando da bambina o bambino convivevi felice con il tuo cane? O semplicemente vorresti aggiungere un Lagotto come compagno di vita?
Un cane di taglia media è l’ideale per vivere in appartamento, in case con piccolo giardino. Un cane di taglia media ha tutte le caratteristiche per adattarsi a molteplici situazioni.
Nel video alcuni nostri Lagotto; Chicca Ambra e Atena che ci allietano con la loro compagnia in un pic-nic domenicale. E’ sempre una gioia vederli correre all’aperto.
Il Lagotto Romagnolo è un cane di taglia Media.
Lo Standard del Lagotto Romagnolo lo dice chiaramente.
Il peso e le misure in altezza lo definiscono precisamente. Eppure quello della stazza del cane Lagotto è uno dei quesiti che maggiormente ci viene posto. Forse è dovuto ad un certo margine che almeno in altezza viene tollerato nello standard. Anche la razza relativamente giovane lascia ancora della varianza sulle caratteristiche morfologiche ed estetiche dei vari soggetti.
Vale la pena di ricordare che il libro genealogico della razza è ancora aperto. Ciò significa che alcuni cani presunti essere Lagotto Romagnolo possono essere riconosciuti come cani appartenenti alla razza. C’è ovviamente un percorso di riconoscimento da seguire, ma lo scopo è chiaro, la volontà di non perdere il patrimonio genetico di questa razza che con tanta fatica è stata recuperata ed infine riconosciuta dalla Federazione Cinologica Internazionale FCI.
Tornando alle misure tipiche del Lagotto Romagnolo seppur con la distinzione sulla lieve varianza delle caratteristiche morfologiche di cui sopra, sia che si tratti di una femmina di 11 Kg o di una di 14 Kg che di un Maschio di 13 Kg piuttosto che di 16 Kg, il Lagotto Romagnolo è un cane di taglia media.
Nella foto vediamo una nostra cucciola di 5 mesi che vive in una casa con giardino, fa il cane da compagnia, per altro con un coniglio gigante. Appunto la quasi totale scomparsa dell’istinto venatorio del lagotto.
Le razze di cani considerati di taglia media vanno da 8 kg a 25 kg di peso. Sono razze generalmente molto apprezzate per la possibilità di vivere in appartamento, sapersi adattare alla vita delle famiglie con i bambini.
Allo stesso tempo hanno caratteristiche di robustezza e resistenza da non essere delicati ma adatti, e lasciatemi dire appagati, di sostenere sforzi.
Noi che siamo amanti della razza sappiamo bene che oltre a tutto ciò che offre un cane di taglia media, e non è poco, il Lagotto Romagnolo ci mette del suo. Sono argomenti di nostri altri articoli ma il suo carattere, il suo temperamento docile e il suo pelo riccio fanno di lui un eccellenza italiana.
Il Lagotto Romagnolo è un cane di razza di origine Italiana, di taglia media e dalle caratteristiche apprezzate sempre di più nel mondo.
Tutti i colori del Lagotto Romagnolo
Il colore del pelo del Lagotto Romagnolo va dal bianco al marrone passando per l’arancio.
Il colore del mantello può essere: Bianco, Bianco a toppe arancio o a toppe marroni, Arancio, marrone e infine roano marrone.
Il roano marrone è il risultato di un bianco picchiettato di marrone. Può assumere tonalità più o meno intense quasi da sembrare grigio.
E il nero? Il nero non è ammesso dallo standard di razza.
Il colore del Lagotto Romagnolo da cucciolo
Il colore del Lagotto Romagnolo da Cucciolo non è mai il colore da adulto.
Un cucciolo con il pelo completamente bianco da delle certezze. Salvo che poi crescendo è probabile veder spuntare qualche toppa arancio sugli orecchi o sul mento.
Un cucciolo con il mantello arancio in genere si mantiene tale. Solo qualche cambio di tonalità è assai probabile.
Il cucciolo con mantello Marrone può mantenerlo. Più spesso si trasforma in un roano anche chiaro tendente al grigio.
La maggioranza dei cuccioli nascono bianchi a toppe marroni.
Se vediamo delle immagini di cucciolate di Lagotto Romagnolo, vedremo che molti cuccioli sono proprio così, bianchi a toppe marroni. Il colore del Lagotto Romagnolo da adulto sarà un roano, la cui intensità dipende anche dal colore dei genitori.
Ciò che ho potuto notare è che cuccioli che nascono con il naso e palmi dei piedi di colore rosa mantengono il mantello bianco a toppe marroni.
Cuccioli che hanno il naso e palmi dei piedi di colore marrone da adulti sono dei Roani.
I cuccioli nella foto hanno già due mesi e da adulto quello più a sinistra è diventato un Lagotto Romagnolo roano marrone. Il Cucciolo più a destra è invece un cucciolo bianco e marrone a toppe.
Dall’immagine si vede già piuttosto bene come il colore del sottopelo sia già ampiamente picchiettato di marrone su tutto il corpo.
Alla nascita Rusty aveva il naso e palmi dei piedi di colore marrone. Il suo pelo non ancora riccio era invece completamente bianco con delle toppe.
E’ importante il colore del cucciolo di Lagotto Romagnolo?
De gustibus non disputandum est, dicevano i nostri antenati. Una locuzione che intende sottolineare come non sia altro che tempo perso discutere sui gusti delle persone.
Il Lagotto Romagnolo da Tartufo in genere è preferito di colore bianco. Sono cani più facili da vedere nel bosco e quindi possono essere meglio individuati e gestiti.
Chi sceglie un cucciolo di Lagotto Romagnolo è spesso influenzato dal colore per effettuare la Scelta del cucciolo anche se il colore del mantello cambierà con il crescere del cucciolo. Abbiamo comunque visto quali sono i possibili cambiamenti.
La nostra certezza è che quando il cucciolo diventa un componente della famiglia si farà apprezzare per altre qualità, carattere e temperamento in primis. E sarà adorato e coccolato come merita. Il colore del mantello da adulto andrà sempre bene perché sarà il colore del nostro Lagotto Romagnolo.
Per capire se un Lagotto Romagnolo ha caratteristiche morfologiche e caratteriali tipiche della razza, dobbiamo fare riferimento allo standard ENCI – FCI. Lo Standard 325/bis definisce le caratteristiche del Lagotto Romagnolo. Il Lagotto Romagnolo è un cane di razza italiana riconosciuta a livello internazionale. Era il 10 Mazo 1995 quando fù conferito il riconoscimento da parte della FCI e le relative traduzioni dello standard in tedesco, spagnolo, francese e inglese.
Lagotto Romagnolo Caratteristiche
Origine: Italia
Utilizzazione: Cane specializzato nella ricerca del tartufo su qualsiasi tipo dì terreno
Classificazione FCI: Gruppo 8 Cani da riporto, cani da cerca e da acqua. Sez 3 cani da acqua
Brevi cenni storici: Antica razza da riporto in acqua presente fin dal XVI secolo nelle valli di Comacchio e nelle lagune ravennati e diffusasi poi, a partire dalla fine del XIX secolo, nelle pianure e nelle colline romagnole con la precisa funzione dì cane da tartufi.
Aspetto generale: Il Lagotto Romagnolo è un cane di mole medio-piccola, di aspetto rustico, fortemente costruito e molto ben proporzionato, con pelo fitto e ricciuto a tessitura lanosa. La conformazione generale è quella di un leggero mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo).
Proporzioni importanti: La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è inferiore di 2/10 rispetto alla lunghezza del cranio (cioè il muso corrisponde al 44% circa della lunghezza totale della testa). L’altezza del costato è alquanto inferiore al 50% dell’altezza al garrese e può sfiorare il 44% di tale altezza.
Comportamento e carattere: La funzione del Lagotto Romagnolo consiste nella ricerca del tartufo, lavoro che svolge con passione ed efficienza sfruttando la sua innata attitudine alla cerca e l’ottimo olfatto. Avendo cancellato l’istinto venatorio, nel suo lavoro non viene distratto dal selvatico e può considerarsi l’unico vero specialista per la ricerca del tartufo. Sobrio, intelligente, affettuoso, attaccatissimo al padrone e facilmente addestrabile, il Lagotto Romagnolo è anche ottimo cane avvisatore e da compagnia.
TESTA
Moderatamente massiccia e di forma trapezoidale vista dall’alto, ha gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso fra loro lievemente divergenti.
La sua lunghezza raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. L’indice cefalico va da 50 a 54. La pelle è aderente al tessuti sottostanti, liscia e tesa.
Regione del cranio: Il cranio è largo agli zigomi. La sua lunghezza corrisponde al 56% della lunghezza totale della testa e la larghezza (diametro bizigomatico) è pari alla lunghezza. Visto di fronte si presenta arcuato. Di profilo forma un arco molto aperto che si attenua nella regione occipitale.
Seni frontali ben sviluppati nelle tre dimensioni, arcate sopracciliari marcate, depressione naso-frontale (stop) non troppo accentuata ma evidente, solco medio-frontale pronunciato, cresta occipitale corta e relativamente depressa, fosse sopra-orbitali (fontanelle) leggermente segnate.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo: Voluminoso, con narici molto ampie, aperte e mobili. Scanalatura mediana assai pronunciata. In profilo è sulla stessa linea della canna nasale e sporge impercettibilmente sulla faccia anteriore delle labbra
Mascelle: Ben sviluppate. Le branche della mandibola sono piuttosto rettilinee e il corpo mandibolare è forte e relativamente largo. I denti sono bianchi, completi per sviluppo e numero, con impianto degli incisivi a forbice o a tenaglia, tollerata la forbice rovesciata (antiversione degli incisivi inferiori).
Guance: Masseteri piatti.
Occhi: Grandi, rotondeggianti e leggermente affioranti. Il colore dell’iride va dall’ocra al nocciola scuro e al marrone a seconda del mantello. Posti in posizione sub-frontale hanno palpebre aderenti con margini pigmentati nelle diverse tonalità del marrone. Ciglia estremamente sviluppate. Espressione attenta, intelligente e vivace.
Orecchie: Moderatamente grandi in rapporto al volume della testa, con apici lievemente arrotondati. Di forma triangolare con base piuttosto larga, attaccate appena al di sopra dell’arcata zigomatica, portate pendenti in riposo o lievemente rilevate in attenzione. Se stese, raggiungono la canna nasale ad 1/4 della sua lunghezza. Il pelo sulle orecchie tende ad aprire il riccio pur mantenendosi sempre ben mosso. Non esiste porzione d’orecchia con pelo corto. L’interno del padiglione auricolare è ricoperto di peli.
COLLO
Lievemente arcuato superiormente. Assolutamente privo di giogaia. Appena più corto della testa (8,5/10 della lunghezza totale della testa), ha un perimetro che può raggiungere, nei maschi, il doppio della sua lunghezza. forte, muscoloso, asciutto, a sezione ovale, con buon distacco dalla nuca.
TRONCO
E’ fortemente costruito e raccolto (la sua lunghezza coincide con l’altezza al garrese).
Linea superiore: Rettilinea dal garrese verso la groppa.
Garrese: Supera il livello della groppa e pur non essendo troppo stretto è tuttavia abbastanza elevato e prolungato all’indietro.
Dorso: Rettilineo, molto muscoloso. La sua lunghezza corrisponde al 33% circa dell’altezza al garrese.
Lombo: Corto, solidissimo, lievemente convesso in profilo, ben raccordato con dorso e groppa. La sua lunghezza corrisponde ad 1/6 dell’altezza al garrese, mentre la larghezza eguaglia e talora supera leggermente la lunghezza.
Groppa: Lunga (circa il 32% dell’altezza al garrese), larga (in media il 24% dell’altezza al garrese), muscolosa, lievemente inclinata (l’inclinazione del coxale va da 25° a30°). Secondo l’inclinazione del coxale: la groppa è definita: orizzontale da 15° a 25° – inclinata da 25° a 35° – obliqua o avvallata oltre 35°
Costato: Ben sviluppato. Disceso al gomito, il suo perimetro supera di 1/5 l’altezza al garrese, il suo diametro trasverso, che è massimo a metà dell’altezza toracica, sfiora il 31% dell’altezza al garrese, la sua profondità raggiunge il 54% dell’altezza al garrese, la sua altezza tocca il 44% dell’altezza al garrese. Anteriormente presenta un lievissimo accenno di carenatura per poi allargarsi notevolmente all’indietro a partire dalla sesta costa.
Linea inferiore: Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che, tendente alla linea retta in un primo breve tratto, prosegue poi in un semicerchio a corda molto larga rimontante dolcemente verso l’addome che non è troppo retratto.
CODA
Inserita a mezza altezza, affusolata alla punta, se stesa sfiora il garretto. E’ ricoperta di pelo lanoso e ispido. Portata a scimitarra in riposo, si rialza decisamente in attenzione. In lavoro o quando il cane è eccitato può essere portata anche notevolmente rialzata sulla linea del dorso, mai però incurvata ad anello.
ARTI ANTERIORI
Esame generale: Appiombi regolari sia di profilo sia di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito rasenta il 56% dell’altezza al garrese.
Spalla: Lunga (raggiunge il 30% dell’altezza al garrese), obliqua (52°/55°), muscolosa, forte, aderente al torace ma libera nei movimenti. L’angolo scapolo-omerale oscilla fra 110° e 115°.
Braccio: Muscoloso, di ossatura asciutta, la sua lunghezza corrisponde al 30% dell’altezza al garrese. La sua inclinazione sull’orizzonte varia da 58° a 60°.
Avambraccio: Perfettamente verticale, a sezione ovale, con ossatura compatta. La sua lunghezza corrisponde al 36% dell’altezza al garrese.
Gomiti: Lunghi, prominenti, ben aderenti ma non serrati al costato, coperti di pelle asciutta, devono trovarsi come gli omeri su un piano rigorosamente parallelo a quello sagittale del tronco. La punta del gomito (epifisi olecranica) è situata sulla verticale abbassata dall’angolo caudale della scapola al suolo.
Carpo: Visto di fronte segue la linea verticale dell’avambraccio. E’ asciutto, spesso e mobile. L’osso pisiforme è ben sporgente.
Metacarpo: Di grossezza alquanto inferiore all’avambraccio, è asciutto, elastico, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di fronte la sua direzione dev’essere sul medesimo piano verticale passante per l’avambraccio, visto di profilo forma un angolo col suolo di75°/80°.
Piede: Piedi anteriori rotondeggianti, compatti e con dita arcuate e raccolte. Unghie forti e ricurve. Buona pigmentazione dei cuscinetti plantari e digitali. Membrana interdigitale molto sviluppata.
ARTI POSTERIORI
Giudizio d’insieme: Appiombi regolari, treno posteriore potente e ben rapportato alla mole del cane.
Coscia: Lunga (fino al 35% dell’altezza al garrese), con muscoli ben evidenziati e nettamente divisi, presenta una lieve convessità posteriore. L’asse del femore, alquanto obliquo dall’alto in basso e dall’indietro in avanti, ha un’inclinazione di 80° sull’orizzontale, l’angolo coxo-femorale è quindi di circa 105/110°. Il piano verticale passante per la coscia, in relazione al piano mediano del corpo, è parallelo.
Gamba: Di poco più lunga della coscia (36% circa dell’altezza al garrese), con buona ossatura e muscolatura, ha la scanalatura gambale ben evidenziata. La sua inclinazione sull’orizzontale va da 50° a 55° con un angolo femoro-rotuleo-tibiale di circa 130/135°. La sua direzione è parallela al piano mediano del corpo.
Garretto: Largo, spesso, asciutto, con salienze ossee ben evidenziate, parallelo rispetto al piano mediano del corpo. L’angolo tibio-metatarsico è di circa 140°.
Metatarso: Asciutto, cilindrico, sempre perpendicolare al suolo.
Piede: Piedi posteriori lievemente più ovaleggianti degli anteriori e con falangi un po’ meno arcuate.
ANDATURA
Passo ordinario. Trotto deciso e brioso. Tratti di galoppo.
PELLE
Ben aderente al corpo in ogni regione, sottile, con tessuto cellulare sottocutaneo scarso. Non deve formare rughe. Il pigmento delle mucose e delle sierose va dal marrone chiaro al marrone scuro o molto scuro, altrettanto dicasi per i cuscinetti carpali, digitali e plantari.
MANTELLO
Pelo a tessitura lanosa, semi-ruvido in superficie, a riccio molto stretto, incurvato ad anello, con evidente sottopelo. Mai intrecciato a formare cordicelle o boccoli.
L’arricciatura dev’essere distribuita omogeneamente su tutto il corpo, tranne che sulla testa dove il riccio tende ad aprirsi. Mustacchi, barba e sopraccigli ben forniti. Anche le guance sono ricoperte di pelo folto. Il pelo di copertura e soprattutto il sottopelo sono idrorepellenti. Poiché il pelo, se non viene tagliato, tende ad infeltrirsi, è necessaria almeno una tosatura completa all’anno, oltre all’eliminazione periodica del pelo e del sottopelo infeltriti.
Colore: Bianco sporco unicolore, bianco a macchie marroni o arancio, roano marrone, marrone unicolore (nelle diverse tonalità), arancio unicolore. In alcuni soggetti è presente la maschera marrone o testa di moro.
ALTEZZA GARRESE
Maschi: da 43 a 48 cm (ideale 46 cm)
Femmine: da 41 a 46 cm (ideale 43 cm)
Tolleranza di 1 cm in più o in meno.
PESO
Maschi: da 13 a 16 kg
Femmine: da 11 a 14 kg
DIFETTI
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione di ciascuna regione costituisce difetto che nel giudizio deve essere penalizzato in rapporto alla sua gravità e diffusione.
Difetti eliminatori: Convergenza degli assi cranio-facciali, canna nasale concava, prognatismo accentuato e deturpante, depigmentazione parziale, strabismo bilaterale, pelo non arricciato o tosato a zero, mantello nero o pezzato di nero, presenza di speroni, coda amputata, altezza al garrese superiore o inferiore al limiti prescritti.
Difetti da squalifica: Enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, depigmentazione totale, occhio gazzuolo.