Formare il Carattere del cucciolo di Lagotto Romagnolo

Il carattere del Lagotto Romagnolo è influenzato in modo determinante almeno da due fattori.

  1. Il carattere dei genitori è un elemento importantissimo, ma da solo non basta.
  2. Come il cucciolo viene cresciuto. Il rispetto delle fasi crescita, la socializzazione del cucciolo, segnano per sempre il carattere del Lagotto Romagnolo.

Il nostro valore aggiunto sta nel Crescere cuccioli sereni e liberi da paure, per questo belli per i loro proprietari.

Conoscere la razza è fondamentale per crescere un cucciolo di Lagotto Romagnolo dal carattere eccezionale. Le informazioni che riportiamo sono un  punto di riferimento importante ma pur sempre indicative.

Cucciolo Lagotto Romagnolo: Fase Vegetativa

E’ il periodo che va dalla nascita ai primi 15 giorni di vita del Cucciolo.

Si chiama vegetativa poiché i sensi del cucciolo non sono sviluppati. I Cuccioli conoscono solo il Tatto, utile per arrivare all’unica interazione che hanno in questo periodo: Le mammelle della Mamma.

Studi hanno dimostrato come la stimolazione tattile dei cuccioli anche in questa fase possa portare benefici celebrali. Sono brevi esercizi fatti nei momenti più opportuni della loro giornata.

Cucciolo Lagotto Romagnolo: Fase di Transizione

E’ il periodo che va dai 15 giorni di vita del Cucciolo ai 21 giorni. Vista e udito cominciano a svilupparsi. Finalmente possiamo guardare il nostro cucciolo negli occhi e provare anche a dirsi due paroline, sussurrate e amorose.

Il cucciolo accetta già di buon grado l’essere maneggiato e apprezza il calore umano mettendosi tranquillo.

In questa fase si può lavorare molto sull’olfatto. Il senso che il cane utilizzerà da adulto per orientarsi nelle varie situazioni.

Far conoscere al cucciolo nuovi odori, quelli delle varie persone che convivono con i cuccioli, sono stimoli necessari. La mamma inizialmente non gradisce l’intromissione, e con occhio vigile controlla ogni movimento. Il carattere del Lagotto Romagnolo beneficerà di tali interazioni con uomo, donna e bambini. Più avanti considererà una evento normale essere maneggiato.

Alleviamo in casa i nostri cuccioli perchè crediamo che in questo fase si possano abituare ai rumori della casa. I nostri cuccioli di Lagotto saranno sempre a disposizione per essere coccolati. E’ in questa fase che facciamo conoscere l’odore del tartufo.

Cucciolo Lagotto Romagnolo: Imprinting

E’ il periodo che va dai 21 giorni di vita del Cucciolo ai 50 giorni. La mamma inizia l’educazione dei propri cuccioli. Noi li al suo fianco pronti a fare la nostra parte. E’ il periodo più delicato dello sviluppo del carattere del cucciolo.

I movimenti diventano più disinvolti. I fratelli sono sempre a disposizione per giocare. In poche settimane si passa dalla sala parto a vivere il giardino. Intorno ai 35 giorni i cuccioli possonofare le prime uscite in giardino.

Dobbiamo procedere per gradi e non lasciare nessuno indietro. Stiamo attenti a eventuali timidezze e a dare rinforzi positivi. In questa fase dobbiamo passare molto tempo con i nostri cuccioli.

I cuccioli conosceranno il nostro Capo branco peloso e gli altri cani. Inizia il rispetto delle gerarchie. Presto ogni indizio di timidezza e paura verso gli altri cani sparisce. Ecco i primi segnali che il nostro cucciolo da grande avrà un eccellente carattere.

Un momento bello quanto impegnativo. Tutta la nostra famiglia partecipa. Ci diverte ed è utile ai cuccioli. In questo periodo si può e si deve fare la differenza.

Si comincia a delineare il carattere di ciascun cucciolo, e se abbiamo lavorato bene la fase successiva ci darà dei Super Lagotto Romagnolo.

Cucciolo Lagotto Romagnolo: La Socializzazione

E’ il periodo che va dai 50 giorni di vita del Cucciolo ai 4 Mesi. In questa fase il Cucciolo dovrà conoscere tutte le situazioni che una volta adulto saranno vita di tutti i giorni.

Per cui sbizzariamoci con la fantasia e andiamo per gradi: sempre.

Conoscere altri cani, animali, persone esterne alla propria famiglia. Vivere frequentemente la Società è la parola d’ordine per le nuove famiglie.

Il processo di socializzazione dei cuccioli inizia presso l’allevamento e continua necessariamente  con i proprietari.

Per affrontare bene questa fase abbiamo scelto di tenere i cuccioli in allevamento fino al 70° giorno. Lasciare il nostro allevamento con un bel bagaglio di esperienze consente un facile apprendimento presso le nuove famiglie. Un cucciolo dal carattere timido o pauroso richiederà molto più tempo nelle suo processo di apprendimento. E non sempre si arriva ai risultati sperati.

Tufo primo giorno con nuova famiglia. Cucciolo felice e brillante al primo impatto.

Pubblicato da David Boretti su domenica 11 marzo 2018

La nostra consulenza è apprezzata e talvolta necessaria. Non ci disturba come talvolta qualcuno pensa. Ci gratifica e ci consente di contribuire alla rifinitura del carattere del nostro, ora vostro,  Lagotto Romagnolo.

Contraddistinguono questa fase i giochi e l’educazione.

Il gioco rappresenta un modo spontaneo di apprendimento. L’educazione intesa come rispetto delle regole deve essere ben chiara al cucciolo dal primo momento che entra nella nuova casa.

Ottimo fare esperienze con altri cani e giochi e attività. Ma sempre in sicurezza, vedi anche Addestrare un cucciolo.

Aggiungiamo questo breve video fatto da dei nostri Clienti anche se il termine giusto sarebbe amici.

Lagottino brillante e felice subito pronto ad interagire e conquistare i suoi nuovi umani di riferimento.

Una giovane coppia che ci ha fato visita ed ha prenotato il proprio cucciolo. Dopo qualche mese di attesa eccoli con il loro Lagottino appena arrivati a casa. Sorprendente!

 

 

IL PREZZO LAGOTTO ROMAGNOLO IN ALLEVAMETO

I prezzi di un cucciolo di Lagotto Romagnolo preso in Allevamento sono generalmente maggiori dei prezzi che si trovano sui molteplici annunci.

Il motivo di tale differenza di prezzi va ricercato nelle maggiori spese sostenute in allevamento per allevare con coscienza e nel rispetto dei cuccioli.

In Allevamento i Cuccioli sono figli di Lagotto Romagnolo selezionati per salute, carattere e morfologia e attitudine alla cerca del tartufo. Cuccioli allevati con le cure necessarie per avere le massime garanzie comportamentali e di salute.

Noi, come alcuni altri allevamenti, consegniamo insieme al cucciolo i certificati degli esami genetici e radiografici sostenuti dai genitori.

La differenza non è dunque solo nel prezzo del cucciolo, ma sono proprio i cuccioli diversi.

Entrambe le differenze ci piacerebbe fossero apprezzate, quando parliamo di prezzo Lagotto Romagnolo.

Il Lagotto Romagnolo deve la sua notorietà alla cerca del tartufo. Questa sua capacità sta diventando la sua fortuna in termini di diffusione.  Oggi è sempre più apprezzato come cane da compagnia. Questa sua crescente notorietà ha creato molto interesse e spazio per cucciolate occasionali, improvvisate e spesso dettate da interesse economico.

IL PREZZO CUCCIOLO LAGOTTO ROMAGNOLO E LE SPESE PER ALLEVARE

Per capire come si compone il prezzo di un cucciolo, si deve analizzare i principali costi che si sostengono per Allevare.

  • Test genetici sui genitori o prezzo della monta se il padre, lo stallone, rigorosamente testato viene preso esternamente
  • Radiografie anche e gomiti
  • ecografia Fattrice alla quarta settimana di gestazione
  • Mangime di qualità specifico per cuccioli da dare alla Mamma già dall’ultimo mese di gravidanza e durante l’allattamento.
  • Integratori e medicinali vari per la fattrice in gravidanza e in allattamento
  • Mangime di qualità per lo svezzamento cuccioli
  • Sverminatori  e vaccini e visite veterinarie di controllo sui cuccioli
  • Microchip, registrazione anagrafe canina e Pedigree ENCI, di tutti i cuccioli
  • lampada riscaldante sempre accesa, e lavatrici anche più volte al giorno

Sicuramente ho dimenticato qualcosa. Queste sono spese dettate da etica e attenzioni che non possiamo neanche pensare di trascurare. Costi che chi regala o vende a prezzi bassi i cuccioli di Lagotto Romagnolo non si sobbarca.

Senza pensare a quantificare il tempo che dedichiamo alla socializzazione dei cuccioli. Altra  differenza fondamentale per cuccioli presi in Allevamento.

Chi regala o vende a prezzo stracciato un Lagotto Romagnolo ci deve far venir forti dubbi.

IL GIUSTO PREZZO PER UN CUCCIOLO DI LAGOTTO ROMAGNOLO

La forbice di prezzo, di questo in realtà dovremo parlare, dipende da molte variabili. Il prezzo deve considerare che si tratta di un cucciolo di Lagotto Romagnolo con le carte in regola , preso in un Allevamento che cura ogni aspetto della crescita del cucciolo . A questi prezzi se poi l’allevamento è in regola anche per la parte fiscale va considerata l’IVA.

Talvolta la richiesta per il cucciolo arriva dall’estero. Il Lagotto Romagnolo si sta facendo apprezzare molto fuori dai confini nazionali. Un Cucciolo per poter lasciare l’Italia dovrà avere il passaporto e quasi sempre anche il vaccino contro la rabbia. I tempi del vaccino antirabbica impongono una più lunga permanenza presso di noi. Si aggiungono molti oneri dovuti alla documentazione e ai vari richiami vaccinali. L’ulteriore tempo che i cuccioli passano qui da noi dovrà essere utilizzato per una crescita ricca di esperienze e serenità. Tempo di qualità da dedicargli. Un cucciolo che andrà all’estero avrà un prezzo diverso che principalmente dipende dalla nazionalità di destinazione e da quanto richiesto per il suo ingresso in questo Paese.

Oltre ai costi sostenuti  per allevare la cucciolata sui prezzi Lagotto Romagnolo incide anche i costi degli accoppiamenti che spesso dipendono da chi sono i genitori.

Stalloni o fattrici dall’importante genealogia discendenti da cani che hanno conseguito titoli in esposizioni di bellezza o in prove di lavoro hanno comprovate caratteristiche morfologiche o attitudini alla cerca del tartufo. Caratteristiche che andranno alla loro prole. Non è giusto pagare qualcosa in più per i titoli ottenuti dai cani presenti nel pedigree, anche se sono importanti informazioni sul valore del cucciolo.

Il prezzo per un cucciolo è giusto se è proporzionale al costo sostenuto per allevare quella specifica cucciolata.

Quando si decide di accogliere un cucciolo di Lagotto Romagnolo nella propria famiglia, spesso non ci si rende conto che ci accompagnerà per bel tratto della nostra vita. Il prezzo iniziale del cucciolo incide marginalmente sulle spese che dovremo sostenere per il nostro cane. Spesso aver scelto un cucciolo con requisiti di salute e allevato con le massime cure sia fisiche che psicologiche è la scelta migliore, anche economicamente.

Una volta giunti a casa con il Cucciolo, si apprezza il lavoro fatto da chi ha allevato. A questo punto la differenza di prezzo non ha veramente più alcun significato.

Cane Lagotto Romagnolo e un Gatto per amico.

Cane e Gatto van d’accordo quasi sempre. Se stanno insieme fin da cuccioli tutto è più semplice. Ma la loro convivenza è pur sempre possibile.

Il cane è un predatore. Il gatto è territoriale. Questi possono rappresentare gli unici ostacoli da superare.

Se i due esemplari in questione sono correttamente socializzati, non ha senso rinunciare all’affetto di un cane perchè abbiamo un gatto, e viceversa.

In letteratura si trovano molte spiegazioni su come introdurre un cane adulto in una famiglia dove sono presenti uno o più gatti, e anche su come inserire un gatto quando abbiamo dei cani.

Noi ci focalizzeremo sull’arrivo di un cucciolo di Lagotto Romagnolo quando in famiglia ci sono già dei Gatti.

Questo ci compete, e su questo veniamo contattati da chi desidera un cane Lagotto.

I nostri cuccioli sono seguiti in ogni momento della loro crescita per essere Cani amati dalle loro famiglie e hanno tutti i presupposti, creati con la socializzazione, per avere un Gatto per amico.

Cane ‘Lagotto’ e Gatto amici di casa

Il Lagotto è un cane che per carattere, indole ed intelligenza ha tutte le caratteristiche per farsi accettare e non rappresentare un pericolo per il Gatto.

E’ l’istinto predatorio del cane che dovrebbe far attaccare il Gatto se considerato come la propria preda.

Il Lagotto Romagnolo nel processo di selezione ha quasi completamente perso tale istinto. Risvegliare l’istinto predatorio in un Lagotto socializzato, quando è ancora cucciolo e nell’ambiente di casa non sarà facile. Quasi impossibile se procediamo con le dovute attenzioni.

Quando il cucciolo cresce e sarà cucciolone potremo contare sul rispetto delle gerarchie.

Con un Lagotto sarà veramente difficile dover arrivare a tanto!

Per ogni Cane il rispetto della scala gerarchica e quindi della persona di riferimento viene sempre prima di ogni improbabile istinto predatorio.

Il Lagotto Romagnolo in particolare per temperamento e carattere non ha difficoltà a convivere con altri animali, ne tanto meno con i gatti.

Se abbiamo presenziato bene e gestito correttamente i primi rapporti tra i due amici pelosi di famiglia tutto andrà per il meglio.

Il Gatto potrebbe rappresentare un pericolo per il cucciolo. Il motivo per cui un Gatto potrebbe non accettare un cucciolo si riconduce sempre ed esclusivamente al territorio.

Considerando che in casa il cibo sarà sempre abbondante per entrambi.  Esclusivamente la condivisione degli spazi può scatenare conflitti.

Il Gatto è uno spirito libero che non ha molte gerarchie per la testa e il suo primo pensiero sarà: “Quando torno nel mio territorio non ti voglio tra le scatole”.

Se per un attimo ragioniamo come il nostro Gatto, individueremo quale è per lui il suo territorio e sarà facile evitare macroscopici errori.  Gli scontri sono assai  pericolosi per il cucciolo di Lagotto.

Il cucciolo e poi cucciolone non dovrà farsi trovare nella cuccia o nei lettini o nei cuscini del Gatto. Nascerà una bella amicizia.

I primi contatti cane Lagotto e Gatto

Il nostro cucciolo di Lagotto non ha avuto un imprinting tale da considerare il Gatto un nemico. Probabilmente neanche il Gatto considera il cucciolo come un nemico.

Come di consueto bisogna procedere per gradi.

Portando a casa il cucciolo non dovremo far mancare le attenzioni che il gatto ha sempre avuto.

Pian piano dobbiamo farli abituare all’idea che ci sono tutti e due. Potersi vedere da lontano,  sentire i reciproci odori trasportati dai nostri abiti, gli serve a fare le giuste associazioni.

Non dobbiamo aver fretta nel farli conoscere.

Quando possibile è utile che il primo incontro avvenga in territorio neutrale. Fuori dall’abitazione.

Pian piano sarà del tutto normale e ben chiaro che entrambi sono abitanti della stessa casa.

Il momento del pasto può essere un occasione da sfruttare. Il nostro messaggio sarà chiaro: ” qui il cibo non manca per nessuno!”

Alla nostra presenza potranno banchettare contemporaneamente. Due ciotole ben distanti ma che rendano l’idea della convivenza.

Valutare bene le reazioni di entrambi per aumentare la durata dei periodi di contatto. Tutti insieme nella stessa stanza o in giardino.

Considerando che il cucciolo di Lagotto dovrà ambientarsi alla nuova casa e oltre alle nuove persone anche ad altri animali potenzialmente pericolosi, è bene veramente procedere con la massima cautela e senza alcuna fretta.

Il momento del tutti insieme felici e contenti arriverà. Sicuramente!

 

Ho incontrato un Lagotto Romagnolo

Un po ce lo aspettavamo, e in pratica si sta realizzando. Sono sempre di più gli incontri inaspettati con i Lagotto che circolano per le città.

Molte famiglie che vivono in città hanno cominciato a conoscere e a realizzare che il Lagotto Romagnolo, conosciuto sicuramente per le sue capacità di cercatore di tartufi, è un eccellente compagno per i bambini e anche per chi ha semplicemente un po di tempo da dedicargli.

Lasciata la campagne e inseritosi meravigliosamente nell’ambiente cittadino, il Lagotto ha conosciuto l’amicizia di molte persone.

La domanda posta al proprietario del Lagotto viene spontanea. Com’è la vita con un Lagotto Romagnolo?

La risposta è spesso scontata.  Dopo tale incontro, coloro che avevano desiderato da sempre un cane, capiscono di aver finalmente trovato la razza del cane da sempre cercata.

Il parere di coloro che convivono con un Lagotto è sicuramente disinteressato e autorevole.

A scanso di equivoci va detto che come le persone ogni cucciolo ha la sua personalità. Ogni cucciolo diventa cucciolone e sopratutto nella sua fase adolescenziale è impegnativo.

Poi ci sono le persone che vivono con lui. Il troppo affetto o semplicemente per inesperienza vengono commessi degli errori nell’educazione. Talvolta si innescano dei meccanismi che rendono la fase adolescenziale del cane un po più complicata e lunga. Niente di trascendentale, anzi, ma non immaginiamo di aver accolto un bambolotto.

Perché le visite conoscitive.

Partendo dalle premesse appena fatte, sono sempre maggiori le richieste che riceviamo di farci una visita per conoscere la razza.

Negli anni passati ne abbiamo fatte molte di queste visite. Incontravamo coloro che oggi definirei i pionieri del Lagotto Romagnolo come cane da compagnia.

Incontri piacevoli  vissuti come un momento: “sotto i riflettori per i nostri cani”.

Spesso le famiglie hanno anche deciso di prenotare un nostro cucciolo. Questo non era lo scopo finale ne per noi ne di coloro che fuori dal periodo di cucciolate presenti venivano a farci visita.

Purtroppo adesso siamo sempre più in difficoltà nell’accontentare le richieste crescenti di visite per conoscere il Lagotto Romagnolo. Ed in effetti è il motivo di questo articolo.

Da un lato pensiamo che ce ne sia anche meno bisogno. Oggi la possibilità di incontrare un Lagotto e ascoltare il suo proprietario è assai più probabile che in passato ed è un buon inizio.

I nostri figli crescono e ci assorbono molto più tempo. Sopratutto il fine settimana. Le nostre cucciolate sono anche aumentate e pertanto dobbiamo necessariamente adeguarci alla crescita della cucciolata presente per salvaguardare la loro salute prima di  far accedere persone nei luoghi dove vivono i nostri cuccioli.

  • Le visite in allevamento per la scelta del cucciolo restano decisive, importanti e spesso imprescindibili.
  • Le visite per conoscere la razza le abbiamo dovute necessariamente concentrare in brevi periodi dell’anno e su appuntamento.

Momenti in cui è realmente possibile e la nostra serenità è tale da rendere piacevole per tutti la reciproca conoscenza.

A seguito di contatto telefonico alcuni capiscono subito questo nostro limite o esigenza. Altri più determinati si presentano direttamente al cancello di casa nostra. Altri ancora ci hanno già scelto e difficilmente riusciamo a fargli capire che non possiamo.

Telefonicamente siamo sempre disponibili a dare ogni tipo di informazione e cercare di completare un quadro sulla razza iniziato talvolta da incontri casuali con un Lagottino.

Forse un giorno ci organizzeremo per fare degli open day aperti a coloro che vogliono passare qualche ora in compagnia dei nostri cani. Casomai di un veterinario ed approfondire e risolvere insieme a noi, le nostre stelle ( Lagotto Romagnolo) alcuni dei dubbi tipici di chi si decide ad accogliere, forse, un Lagotto Romagnolo.

 

carattere cuccioli cane test campbell

Il Carattere del Cucciolo.

Capire il carattere del cucciolo è importante per determinare la sua capacità di adattarsi alla situazione che gli viene proposta dalla famiglia adottiva.

Sono molte le famiglie con bambini, anziani, o proprietari di gatti o altri animali. Adesso interessati ad un nostro Lagotto.

Anche lo spazio e il tempo che sarà a disposizione del cucciolo sono elementi che aiutano per individuare il giusto cucciolo per ciascuna circostanza.

Il carattere del cucciolo si forma indicativamente nei primi 4 mesi di vita. In relazione alle esperienze che il cane farà può cambiare anche nell’arco della sua vita. Un cucciolo socievole può cambiare il suo carattere anche da adulto e diventare  aggressivo o timido. Dipende dalle circostanze e dalle esperienze negative.

Quello che ci proponiamo è di valutare le tendenze caratteriali dei cuccioli per realizzare la miglior associazione tra cucciolo e famiglia.

Vivendo quotidianamente la nostra cucciolata cerchiamo di non lasciare mai indietro nessun cucciolo.

Una cucciolata ben seguita avrà uno sviluppo caratteriale omogeneo. Non vi saranno squilibri con alcuni cuccioli troppo dominanti e altri troppo sottomessi.

Indicativamente tra la sesta e l’ottava settimana di vita, è possibile farsi un idea sul carattere del Lagotto da adulto. Parliamo di una tendenza che arrivati quasi al termine del percorso formativo presso l’allevamento possiamo verificare.

Il Test di Campbell

W. E. Campbell è uno psicologo statunitense che nel 1975 definì un test comportamentale per la selezione del cucciolo. Studioso del comportamento animale, e osservatore del rapporto tra uomo e cane, definì un metodo empirico per valutare il temperamento del cucciolo.

Il test di Campbell non fornisce verità scientifiche sul carattere dei cuccioli e può essere utilizzato anche con cani adulti.

Per un cucciolo parleremo di tendenze comportamentali, utili informazioni per l’allevatore. Ancora oggi, per la sua efficacia e attendibilità il test è in uso e ritenuto un valido strumento.

Il test si basa su 5 semplici esercizi. Per ciascun esercizio  si danno 5 possibili valutazione alla reazione del cucciolo.

Attrazione sociale: Ci allontaniamo dal cucciolo di qualche metro. Posizionandoci in ginocchio attiriamo l’attenzione del cucciolo con alcuni battiti di mano. Stiamo valutando la fiducia in noi e verso le persone. La socialità del cane.

Attitudine a seguire: facendoci vedere dal cucciolo ci allontaniamo con passo normale. Stiamo valutando la propensione a seguirci o viceversa all’indipendenza.

Test di costrizione: Teniamo il cucciolo girato sulla schiena e lo teniamo in questa posizione per 30 secondi. Stiamo valutando l’accettazione della dominanza fisica e del capobranco.

Dominanza sociale: accarezziamo per 30 secondi il cucciolo dalla testa fino alla coda. Stiamo valutando l’accettazione delle gerarchie anche in relazione ad altri cani.

Test di dominanza per Sollevamento: solleviamo da terra il cucciolo per trenta secondi. Mettiamo le mani intrecciate sotto la pancia del cucciolo e lo alziamo di circa  20 centimetri. Stiamo testando come il cucciolo accetta la nostra dominanza.

Mettendo insieme i risultati ottenuti sui vari esercizi il test fornisce dei giudizi generali utili a capire l’adattabilità del cucciolo alle diverse situazioni.

  • Avremo cani che reagiscono in maniera aggressiva e dove è sconsigliata la presenza di bambini o persone anziane. In situazioni tranquille, se educati gentilmente e con pazienza saranno ottimi cani da guardia. Un Lagotto non apparterrà mai a questa categoria.
  • Cani tendenzialmente dominanti, leali e competitivi. Facilmente addestrabili e portati come cani da lavoro.
  • Cani che si adattano alle situazioni proposte. Adatti ai bambini e alle persone anziane.
  • Cuccioli sottomessi con grande bisogno di coccole. Necessitano di iniezioni di fiducia e affetto e stare molto assieme alle persone. Sono adatti ai bambini ma possono mordere se trattati male o per difesa.

La Vipera, il terrore per chi gira per boschi

Chi adotta un Lagotto Romagnolo da compagnia, spesso non sa resistere al fascino del tartufo.  E ragiona più o meno così:

“Ho un bellissimo cane di razza. Se gli sto un po dietro con l’addestramento,  saprà andare anche a tartufi. Fare delle belle passeggiate nei boschi e casomai gustarmi  un buon tartufo trovato dal mio Lagotto non sarebbe male!”

A noi fa sicuramente piacere che i nostri cuccioli siano intesi così, con massimo rispetto e con l’idea di divertirsi insieme.

La Vipera è presente nei boschi dell’appennino, per noi che abitiamo in campagna è un fatto noto. Non sempre però è preso nella giusta considerazione da chi si avvicina al mondo della cerca del tartufo per la prima volta.

Stivali e spessi calzini anche in estate, sono il nostro abbigliamento abituale per  andare a giro per i boschi. L’uomo lo fa per proteggersi dai pericoli del bosco e in particolare dal morso della vipera.

Il nostro cane invece gira senza alcuna protezione e spesso si avvicina con il naso fin dentro i cespugli.

Lo fa per cercare il tartufo e per la gioia del proprio padrone. O solo per la curiosità se vede muovere qualcosa o avverte un nuovo odore.

Chi da anni va a tartufi, in estate e in primavera sceglie le ore meno calde della giornata per dedicarsi a questa attività. Si! per il cane è meno stancante, e per noi più bello e romantico. In realtà il primo pensiero è sempre quello di evitare pericolosi incontri.

Conoscere la Vipera per salvaguardare il nostro cane

Conoscere le abitudini dei rettili in base alle temperature e alla stagione aiuta ad evitare brutti incontri al proprio cane.

Quando le temperature sono alte la vipera cerca l’ombra. Quando le temperature sono più basse si pone al sole, meglio su dei sassi che gli trasmettono il calore.

Sterpaglie lungo i ruscelli, sassaiole e cespugli esposti al sole sono l’habitat preferito dalla vipera.

La temperature del momento aiuta a capire meglio le situazioni da evitare.

Mi è capitato di avere qualche incontro ravvicinato con la vipera. Per fortuna mi sono sempre accorto per tempo della sua presenza. Momenti tesi e da pelle d’oca.

Faccio tesoro di queste esperienze ogni volta che sono a giro nel bosco con i miei cani. Cerco di evitare situazioni o ambienti simili e richiamo sempre i miei cani se si avvicinano a pietraie o arbusti esposti al sole in particolari momenti della giornata.

La vipera non è un animale aggressivo e morde solo per difesa. Nonostante la sua brutta nomea è un animale che attacca solo se non può farne a meno.

Quando ci avviciniamo troppo la vipera alza la testa e soffia forte per avvisarci della sua presenza.

Ci sta consigliando di stare alla larga. Se il nostro cane non andrà a stuzzicarla possiamo passarci vicino e lei non ci morderà.

Se sarà sufficientemente caldo avrà anche l’energia per allontanarsi prima del nostro arrivo.

Contrariamente alle serpi però si muove molto lentamente e il nostro cane incuriosito potrebbe andare a cercarla.

La stagione più pericolosa è la primavera e la fine estate. Le vipere sono spesso cariche di veleno e non molto reattive. Le temperature non sono sufficientemente alte . Possono rimanere ferme fino a farsi toccare. Ad esempio  dal naso del nostro Lagotto. Ecco che succede il peggio!

Il cucciolo è curioso e poco riflessivo. Andrà ad annusare ogni nuovo odore anche se per lui pericoloso.

Cespugli esposti al sole sono a mio avviso da evitare sia di primavera che in estate.

Il morso della vipera può non essere mortale per il nostro cane. Dipende se la vipera aveva usato da poco il proprio veleno per alimentarsi.

Cosa fare se malauguratamente…

Le conseguenze di un morso della vipera dipendono molto da dove il cane viene punto e dalla quantità di veleno iniettato.

Qual’ora il nostro cane venisse morso da una vipera, dovremo:

  • Se possibile bloccare con uno straccio il flusso del sangue sopra il punto dove il cane è stato morso.
  • Avvisare il veterinario del nostro arrivo. In modo che si faccia trovare pronto. Se siamo fuori zona contattare il veterinario più vicino.
  • Prendere in braccio il nostro amico a quattro zampe e recarci alla macchina nel minor tempo possibile.
  • Preoccuparci di non affaticare il cane e tranquillizzarlo. Se aumentano i suoi battiti cardiaci il veleno entrerà in circolo più rapidamente.
  • Non dobbiamo succhiare la ferita.
pericoli cane lagotto romagnolo forasacchi

I forasacchi sono la tortura di primavera-estate, in campagna come in città

I forasacchi sono quelle spighette che vediamo spuntare tra i fili d’erba più lunghi. Sono una vera angoscia nel periodo che va dalla primavera all’estate.

Li troviamo ovunque, in campagna nei prati e nei boschi, ai bordi delle strade come ai giardini o nelle aiuole in città. Crescono dove non viene tagliata bene l’erba, tra le reti o vicino ai marciapiedi.

Fino a che sono verdi i forasacchi non rappresentano un pericolo.

Il problema inizia con il caldo intenso. Quando seccano e diventano rigidi.

I forasacchi si dividono come un mostro a mille teste. Come provi a distruggere una di queste spighe, si moltiplica in altre spighette più piccole. Tutte con la stessa caratteristica.

Hanno una forma affusolata come una lancia e con dei dentini duri e resistenti si attaccano al pelo del cane. Hanno una dimensione che va da 1 a 3 centimetri.

E’ la loro forma e i dentini che consente al forasacco di avanzare. Molto pericolosi e frequenti sono i forasacchi che entrano nel padiglione auricolare. Anche tra le dita delle zampe si annidano facilmente riuscendo a entrare in profondita molto rapidamente.

Con il movimento del cane proseguono in avanti fino a forare la carne.

Quando Camilla, la nostra veterinaria me lo diceva non ci volevo credere. Non è frequente, ma capita che i forasacchi riescono a penetrare fino al fegato, ai polmoni, avanzano inesorabilmente.

Tutti i cani sono a rischio con i forasacchi, il cane Lagotto Romagnolo con il suo pelo riccio e lanoso sembra una vera calamita per i forasacchi.

Le zone più frequentemente colpite sono gli orecchi, fra le dita delle zampe, sotto le ascelle e in generale dove si formano delle risacche.

Il naso è una zona a rischio frequente per molti cani. Con i miei Lagotto non è mai capitato che inalassero un forasacco, scongiuri di rito!

Per quanto riguarda gli orecchi è facile rendersi conto quando il cane ha raccolto un forasacco. Comincia a scuotere la testa o cammina tenendola girata da una parte.

Noi ci siamo dotati di un otoscopio gima e delle pinze apposite da veterinario per poter togliere i forasacchi dall’orecchio non appena ce ne accorgiamo. Senza questi strumenti non è possibile rimuovere le spighe dall’orecchio del nostro cane. Se il cane è abituato a farsi maneggiare e sta fermo quando proviamo ad intervenire abbiamo molte possibilità di successo, anche senza sedativi. Viceversa dovremo ricorrere all’aiuto del nostro veterinario.

La presenza di forasacchi fra le dita delle zampe o anche in altre regioni del corpo, viene segnalata dal cane leccandosi o grattandosi ripetutamente.

Purtroppo mi è capitato di non accorgermi subito della presenza di un forasacco entrato tra le dita di un zampa del mio Lagotto. E’ sorprendente come la spiga penetri rapidamente in profondità.

Il cane si lecca ripetutamente e tenterà anche con i denti di togliersi la spiga. Da questi comportamenti ci accorgiamo che qualcosa non và. La spiga andrà rimossa e il foro disinfettato.

Mantenendo il mantello del Lagotto molto corto, i forasacchi che si attaccheranno al pelo non più riccio per la tosatura saranno molti meno. Sarà più facile individuare corpi estranei  e rimuoverli.

Non appena conclusa la passeggiata è buona usanza controllare la presenza dei forasacchi sul proprio amico a 4 zampe.

L’unica difesa che abbiamo per i forasacchi è stargli alla larga. Controllare la presenza sul mantello del nostro lagotto appena rientrati da una passeggiata potenzialmente pericolosa.

La Displasia  nel Cane

La  Displasia dell’anca (HD) è una patologia a carico dell’articolazione coxo-femorale che colpisce molte razze canine e può avere evoluzione artrosica spesso di grave entità. E’ stata la prima patologia scheletrica ed ereditaria studiata nel cane.

La Displasia del Gomito (ED) E’ una delle più importanti cause di zoppia dell’arto anteriore del cane giovane e anziano

(Tratto dal sito della centrale ufficiale di lettura radiografie Celemasche)

La Displasia nel Lagotto Romagnolo

Il Lagotto Romagnolo passa per essere una razza che non è afflitto da displasia. La realtà è ben diversa!!

Il suo peso leggero ben sopporta gradi leggeri di displasia. E questo è un fatto molto positivo.

La differenza tra sopportare bene la displasia ad essere esente da displasia è tanta, fin troppa!

Per chi alleva, la displasia mette importanti paletti. Rappresenta dei costi, fa scartare alcuni facili accoppiamenti, obbliga a dover togliere dalla riproduzione alcuni cani. Significa confrontarsi con problemi e situazioni.

In alcuni casi anche i veterinari non aiutano. Dove ci sono soldi c’è sempre qualcuno pronto ad approfittare. In tutte le categorie. E anche la displasia per qualcuno può rappresentare solo un business.

Per chi acquista un cucciolo di Lagotto è spesso “il non sapere” che spinge ad acquistare cuccioli privi di controlli. Guardare solo al prezzo può portare a scelte sbagliate. Ancor peggio pagare dei cuccioli come selezionati perchè il Lagotto Romagnolo passa per essere una razza non afflitta da displasia.

La nostra scelta è di avere cucciolate esclusivamente da Lagotto Romagnolo il cui grado di displasia è accertato mediante radiografia su anche e gomiti.

Solo con tali informazioni possiamo determinare i giusti accoppiamenti, pensare a cuccioli sani e perseguire il miglioramento della razza.

La Displasia del Lagotto Romagnolo nelle istituzioni

ENCI non pone limiti ai gradi di displasia entro cui devono stare i riproduttori. Il Limite è sul riconoscimento dei riproduttori selezionati.

Sono riconosciuti come Riproduttori Selezionati solo Lagotto Romagnolo con grado di displasia dell’anca A, B, C.

I Club di Razza, tutti, ciascuno per la relativa razza, si sono autolimitati.

Il Club Italiano Lagotto Romagnolo ammette all’elenco dei Maschi Riproduttori solo Cani con grado di displasia dell’anca A, B, C.

Per la displasia dei gomiti il Club non pone limiti.

Molti allevamenti di Lagotto Romagnolo attenti alla salute dei propri cuccioli verificano il grado di displasia del gomito delle proprie fattrici e stalloni.

Già da queste poche righe si capisce come:

E’ ETICO procedere nella riproduzione e nell’allevamento del Lagotto Romagnolo con cani radiografati il cui grado di  displasia è accertato UFFICIALMENTE.

Sono le centrali di lettura che stabiliscono il grado di displasia e lo riportano sui pedigree. Rilasciano certificati ufficiali come quelli riportati in tutte le schede dei nostri Lagotti Romagnoli. Tutti!

Non esistono cuccioli esenti da Displasia

Nessuno può dare garanzie di esenzione da displasia per i cuccioli.

Essendo la Diplasia poligenica non esistono test genetici a riguardo. Per poter affermare che il patrimonio genetico dei genitori è libero da displasia non devono risultare displasici loro, tutti i fratelli, i nonni e gli zii.

Il patrimonio genetico del Lagotto Romagnolo non è così ampio.

Il pedigree e il radiografare i cani serve anche a questo, a qualificare la parentela per andare nella giusta direzione.

Da Cani con grado di displasia C possono nascere cuccioli con grado di Displasia A e viceversa.

Dipende appunto anche dalla parentela. Non ha alcun senso ignorare questa patologia per chi alleva e neanche per chi acquista un cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Accogliere un cucciolo di Lagotto Romagnolo figlio di genitori e casomai nonni testati, sposta le probabilità di avere un cucciolo sano pesantemente dalla nostra parte.

Classificazione della displasia

La F.C.I. Fédération Cynologique Internationale classifica la displasia dell’anca in 5 gradi, la cui definizione medica è descritta in italiano sul sito FSA Fondazione salute Animale:

  • Grado A – Nessun Segno di Displasia
  •  Grado B – Articolazione dell’anca quasi normale
  • Grado C – Leggera displasia dell’anca
  • Grado D – Media Displasia dell’anca
  • Grado E – grave displasia dell’anca

La F.C.I. Fédération Cynologique Internationale classifica la displasia del gomito in 5 gradi.

  • Grado 0 – non si riscontrano alterazioni
  •  Grado BL – (borderline, di transizione): alterazioni articolari minime
  • Grado 1 – presenza di osteofiti di ampiezza < 2 mm, e/o di sclerosi subtrocleare dell’ulna e/o di incongruenza articolare < 2 mm
  • Grado 2 – presenza di osteofiti di ampiezza da 2 a 5 mm
  • Grado 3 – presenza di osteofiti di ampiezza > 5 mm

 

Tutti i colori del Lagotto Romagnolo

Il colore del pelo del Lagotto Romagnolo va dal bianco al marrone passando per l’arancio.

Il colore del mantello può essere: Bianco, Bianco a toppe arancio o a toppe marroni, Arancio, marrone e infine roano marrone.

Il roano marrone è il risultato di un bianco picchiettato di marrone. Può assumere tonalità più o meno intense  quasi da sembrare grigio.

E il nero? Il nero non è ammesso dallo standard di razza.

Il colore del Lagotto Romagnolo da cucciolo

Il colore del Lagotto Romagnolo da Cucciolo non è mai il colore da adulto.

Un cucciolo con il pelo completamente bianco da delle certezze. Salvo che poi crescendo è probabile veder spuntare qualche toppa arancio sugli orecchi o sul mento.

Un cucciolo con il mantello arancio in genere si mantiene tale. Solo qualche  cambio di tonalità è assai probabile.

Il cucciolo con mantello Marrone può mantenerlo. Più spesso si trasforma in un roano anche chiaro tendente al grigio.

La maggioranza dei cuccioli nascono bianchi a toppe marroni.

foto lagotto romagnolo immagini colori

Foto lagotto romagnolo cuccioli roano e bianco a toppe marroni

Se vediamo delle immagini di cucciolate di Lagotto Romagnolo, vedremo che molti cuccioli sono proprio così, bianchi a toppe marroni. Il colore del Lagotto Romagnolo da adulto sarà un roano, la cui intensità dipende anche dal colore dei genitori.

Ciò che ho potuto notare  è che cuccioli che nascono con il naso e palmi dei piedi di colore rosa mantengono il mantello bianco a toppe marroni.

Cuccioli che hanno il naso e palmi dei piedi di colore marrone da adulti sono dei Roani.

I cuccioli nella foto hanno già due mesi e da adulto quello più a sinistra è diventato un Lagotto Romagnolo roano marrone. Il Cucciolo più a destra è invece un cucciolo bianco e marrone a toppe.

Dall’immagine si vede già piuttosto bene come il colore del sottopelo sia già ampiamente picchiettato di marrone su tutto il corpo.

Alla nascita Rusty aveva il naso e palmi dei piedi di colore marrone. Il suo pelo non ancora riccio era invece completamente bianco con delle toppe.

 

E’ importante il colore del cucciolo di Lagotto Romagnolo?

De gustibus non disputandum est, dicevano i nostri antenati. Una locuzione che intende sottolineare come non sia altro che tempo perso discutere sui gusti delle persone.

Il Lagotto Romagnolo da Tartufo in genere è preferito di colore bianco. Sono cani più facili da vedere nel bosco e quindi possono essere meglio individuati e gestiti.

Chi sceglie un cucciolo di Lagotto Romagnolo è spesso influenzato dal colore per effettuare la Scelta del cucciolo anche se il colore del mantello cambierà con il crescere del cucciolo. Abbiamo comunque visto quali sono i possibili cambiamenti.

La nostra certezza è che quando il cucciolo diventa un componente della famiglia si farà apprezzare per altre qualità, carattere e temperamento in primis. E sarà adorato e coccolato come merita. Il colore del mantello da adulto andrà sempre bene perché sarà il colore del nostro Lagotto Romagnolo.

 

Gli umani che piacciono al Lagotto

Il Lagotto è il cane che fa per noi, ma noi siamo adatti per il Lagotto Romagnolo?

Quali sono le caratteristiche dei proprietari e della famiglia che decide di concedersi la stupefacente amicizia di un Lagotto Romagnolo.

Composizione della famiglia

Numero di Persone che compongono il nucleo familiare: Non esiste un numero minimo, da uno in su va sempre bene.

Chi può occuparsi del cane durante la nostra assenza: Il Lagotto non è un cane che da tanto impegno. Sa sopportare qualche giorno di relativa calma. E’ sufficiente ci sia qualcuno a lui noto che sappia dargli un po di attenzione  e lo rassicuri.

E’ possibile affidarsi a qualche familiare che già conosce e che possa accudirlo. I Nonni spesso sono ben contenti di prestare questo servizio. In alternativa è possibile rivolgersi a Dog-Sitter che possono soddisfare le esigenze di movimento e di coccole del lagotto. Spesso le dog-sitter sono educatori cinofili o hanno dei diplomi che compravano la loro capacità oltre il desiderio di passare delle ore con un cane.

Presenza Bambini: Il Lagotto adora i bambini, si fa fare di tutto e sono eccellenti compagni di giochi. Un occhio particolare va dato al cucciolo se il bambino è ancora troppo piccolo. Sarà un amicizia forte che li vedrà crescere insieme.

Stile di Vita della Famiglia

Abitazione: Un giardino o un grande balcone agevola la gestione di un cane, sopratutto da cucciolo. Non è tuttavia indispensabile per il Lagotto Romagnolo.

Il Lagotto sa vivere bene in appartamento.

Il Lagotto non perde pelo e anche per questo è un cane ipoallergenico. Non ha un cattivo odore tipico del cane da caccia. Sono tutti elementi che agevolano di molto la convivenza.

Dinamicità: Tranquillo in casa e dinamico all’aperto. Un cane vero e divertente. Dotato di molta pazienza, sa aspettare il momento di massimo divertimento e svago. Adora l’acqua e una gita al lago al fiume o al mare lo rendono instancabile quanto felice.

Presenza in casa altri animali: Il Gatto ma anche altri animali non suscitano istinti aggressivi nel Lagotto.

Il capobranco del Lagotto è autorevole, mai autoritario.

La gestione di un lagotto è assai facile. Il desiderio innato del Lagotto di stare vicino alla propria famiglia è spesso sufficiente per creare un eccellente rapporto basato sul rispetto e il desiderio di fare le cose insieme.

Rispetto: Il Lagotto è assai intelligente e rispettoso. Non ci sarà bisogno di spiegare molte volte le cose che non ci piacciono. Basterà essere coerenti e garbati  per crescere con rispetto un adulto equilibrato e perfettamente integrato.

Fermezza: Per il Lagotto Romagnolo non è una caratteristica determinante. Essere dei Padroni fermi può aiutare qualsiasi cane nel processo educativo. Il Lagotto non è un cane che ci chiederà spesso di dover ricorrere a questa dote.

Dedizione: Passare il tempo con il nostro cane migliora l’intesa e ci consente di meglio comprendere il suo linguaggio e dunque le sue esigenze.

Autorevolezza: Fermezza, dedizione e calma, faranno di noi un padrone autorevole. Il proprietario ideale del Lagotto è una persona calma. Il Lagotto che stima il suo capobranco lo fa sentire un Dio in terra. Scusate se è poco!!

Capacità di correggere errori: Saper riconoscere i nostri errori nell’educazione è indispensabili per poterli correggere. Il Lagotto ci darà  delle seconde opportunità, ma se perseveriamo prenderà sicuramente distanze siderali da noi ritirandosi irreversibilmente in se stesso.

Dovremo talvolta variare il modo di relazionarsi per ottenere risultati completamente diversi. Introdurre premi e variare il tono della voce come ignorare un comportamento indesiderato quando fatto volontariamente per attirare la nostra attenzioni.

Buon Lagotto Romagnolo!