Per capire se un Lagotto Romagnolo ha caratteristiche morfologiche e caratteriali tipiche della razza, dobbiamo fare riferimento allo standard ENCI – FCI. Lo Standard 325/bis definisce le caratteristiche del Lagotto Romagnolo. Il Lagotto Romagnolo è un cane di razza italiana riconosciuta a livello internazionale. Era il 10 Mazo 1995 quando fù conferito il riconoscimento da parte della FCI e le relative traduzioni dello standard in tedesco, spagnolo, francese e inglese.
Lagotto Romagnolo Caratteristiche
Origine: Italia
Utilizzazione: Cane specializzato nella ricerca del tartufo su qualsiasi tipo dì terreno
Classificazione FCI: Gruppo 8 Cani da riporto, cani da cerca e da acqua. Sez 3 cani da acqua
Brevi cenni storici: Antica razza da riporto in acqua presente fin dal XVI secolo nelle valli di Comacchio e nelle lagune ravennati e diffusasi poi, a partire dalla fine del XIX secolo, nelle pianure e nelle colline romagnole con la precisa funzione dì cane da tartufi.
Aspetto generale: Il Lagotto Romagnolo è un cane di mole medio-piccola, di aspetto rustico, fortemente costruito e molto ben proporzionato, con pelo fitto e ricciuto a tessitura lanosa. La conformazione generale è quella di un leggero mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo).
Proporzioni importanti: La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è inferiore di 2/10 rispetto alla lunghezza del cranio (cioè il muso corrisponde al 44% circa della lunghezza totale della testa). L’altezza del costato è alquanto inferiore al 50% dell’altezza al garrese e può sfiorare il 44% di tale altezza.
Comportamento e carattere: La funzione del Lagotto Romagnolo consiste nella ricerca del tartufo, lavoro che svolge con passione ed efficienza sfruttando la sua innata attitudine alla cerca e l’ottimo olfatto. Avendo cancellato l’istinto venatorio, nel suo lavoro non viene distratto dal selvatico e può considerarsi l’unico vero specialista per la ricerca del tartufo. Sobrio, intelligente, affettuoso, attaccatissimo al padrone e facilmente addestrabile, il Lagotto Romagnolo è anche ottimo cane avvisatore e da compagnia.
TESTA
Moderatamente massiccia e di forma trapezoidale vista dall’alto, ha gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso fra loro lievemente divergenti.
La sua lunghezza raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. L’indice cefalico va da 50 a 54. La pelle è aderente al tessuti sottostanti, liscia e tesa.
Regione del cranio: Il cranio è largo agli zigomi. La sua lunghezza corrisponde al 56% della lunghezza totale della testa e la larghezza (diametro bizigomatico) è pari alla lunghezza. Visto di fronte si presenta arcuato. Di profilo forma un arco molto aperto che si attenua nella regione occipitale.
Seni frontali ben sviluppati nelle tre dimensioni, arcate sopracciliari marcate, depressione naso-frontale (stop) non troppo accentuata ma evidente, solco medio-frontale pronunciato, cresta occipitale corta e relativamente depressa, fosse sopra-orbitali (fontanelle) leggermente segnate.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo: Voluminoso, con narici molto ampie, aperte e mobili. Scanalatura mediana assai pronunciata. In profilo è sulla stessa linea della canna nasale e sporge impercettibilmente sulla faccia anteriore delle labbra
Mascelle: Ben sviluppate. Le branche della mandibola sono piuttosto rettilinee e il corpo mandibolare è forte e relativamente largo. I denti sono bianchi, completi per sviluppo e numero, con impianto degli incisivi a forbice o a tenaglia, tollerata la forbice rovesciata (antiversione degli incisivi inferiori).
Guance: Masseteri piatti.
Occhi: Grandi, rotondeggianti e leggermente affioranti. Il colore dell’iride va dall’ocra al nocciola scuro e al marrone a seconda del mantello. Posti in posizione sub-frontale hanno palpebre aderenti con margini pigmentati nelle diverse tonalità del marrone. Ciglia estremamente sviluppate. Espressione attenta, intelligente e vivace.
Orecchie: Moderatamente grandi in rapporto al volume della testa, con apici lievemente arrotondati. Di forma triangolare con base piuttosto larga, attaccate appena al di sopra dell’arcata zigomatica, portate pendenti in riposo o lievemente rilevate in attenzione. Se stese, raggiungono la canna nasale ad 1/4 della sua lunghezza. Il pelo sulle orecchie tende ad aprire il riccio pur mantenendosi sempre ben mosso. Non esiste porzione d’orecchia con pelo corto. L’interno del padiglione auricolare è ricoperto di peli.
COLLO
Lievemente arcuato superiormente. Assolutamente privo di giogaia. Appena più corto della testa (8,5/10 della lunghezza totale della testa), ha un perimetro che può raggiungere, nei maschi, il doppio della sua lunghezza. forte, muscoloso, asciutto, a sezione ovale, con buon distacco dalla nuca.
TRONCO
E’ fortemente costruito e raccolto (la sua lunghezza coincide con l’altezza al garrese).
Linea superiore: Rettilinea dal garrese verso la groppa.
Garrese: Supera il livello della groppa e pur non essendo troppo stretto è tuttavia abbastanza elevato e prolungato all’indietro.
Dorso: Rettilineo, molto muscoloso. La sua lunghezza corrisponde al 33% circa dell’altezza al garrese.
Lombo: Corto, solidissimo, lievemente convesso in profilo, ben raccordato con dorso e groppa. La sua lunghezza corrisponde ad 1/6 dell’altezza al garrese, mentre la larghezza eguaglia e talora supera leggermente la lunghezza.
Groppa: Lunga (circa il 32% dell’altezza al garrese), larga (in media il 24% dell’altezza al garrese), muscolosa, lievemente inclinata (l’inclinazione del coxale va da 25° a30°). Secondo l’inclinazione del coxale: la groppa è definita: orizzontale da 15° a 25° – inclinata da 25° a 35° – obliqua o avvallata oltre 35°
Costato: Ben sviluppato. Disceso al gomito, il suo perimetro supera di 1/5 l’altezza al garrese, il suo diametro trasverso, che è massimo a metà dell’altezza toracica, sfiora il 31% dell’altezza al garrese, la sua profondità raggiunge il 54% dell’altezza al garrese, la sua altezza tocca il 44% dell’altezza al garrese. Anteriormente presenta un lievissimo accenno di carenatura per poi allargarsi notevolmente all’indietro a partire dalla sesta costa.
Linea inferiore: Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che, tendente alla linea retta in un primo breve tratto, prosegue poi in un semicerchio a corda molto larga rimontante dolcemente verso l’addome che non è troppo retratto.
CODA
Inserita a mezza altezza, affusolata alla punta, se stesa sfiora il garretto. E’ ricoperta di pelo lanoso e ispido. Portata a scimitarra in riposo, si rialza decisamente in attenzione. In lavoro o quando il cane è eccitato può essere portata anche notevolmente rialzata sulla linea del dorso, mai però incurvata ad anello.
ARTI ANTERIORI
Esame generale: Appiombi regolari sia di profilo sia di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito rasenta il 56% dell’altezza al garrese.
Spalla: Lunga (raggiunge il 30% dell’altezza al garrese), obliqua (52°/55°), muscolosa, forte, aderente al torace ma libera nei movimenti. L’angolo scapolo-omerale oscilla fra 110° e 115°.
Braccio: Muscoloso, di ossatura asciutta, la sua lunghezza corrisponde al 30% dell’altezza al garrese. La sua inclinazione sull’orizzonte varia da 58° a 60°.
Avambraccio: Perfettamente verticale, a sezione ovale, con ossatura compatta. La sua lunghezza corrisponde al 36% dell’altezza al garrese.
Gomiti: Lunghi, prominenti, ben aderenti ma non serrati al costato, coperti di pelle asciutta, devono trovarsi come gli omeri su un piano rigorosamente parallelo a quello sagittale del tronco. La punta del gomito (epifisi olecranica) è situata sulla verticale abbassata dall’angolo caudale della scapola al suolo.
Carpo: Visto di fronte segue la linea verticale dell’avambraccio. E’ asciutto, spesso e mobile. L’osso pisiforme è ben sporgente.
Metacarpo: Di grossezza alquanto inferiore all’avambraccio, è asciutto, elastico, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di fronte la sua direzione dev’essere sul medesimo piano verticale passante per l’avambraccio, visto di profilo forma un angolo col suolo di75°/80°.
Piede: Piedi anteriori rotondeggianti, compatti e con dita arcuate e raccolte. Unghie forti e ricurve. Buona pigmentazione dei cuscinetti plantari e digitali. Membrana interdigitale molto sviluppata.
ARTI POSTERIORI
Giudizio d’insieme: Appiombi regolari, treno posteriore potente e ben rapportato alla mole del cane.
Coscia: Lunga (fino al 35% dell’altezza al garrese), con muscoli ben evidenziati e nettamente divisi, presenta una lieve convessità posteriore. L’asse del femore, alquanto obliquo dall’alto in basso e dall’indietro in avanti, ha un’inclinazione di 80° sull’orizzontale, l’angolo coxo-femorale è quindi di circa 105/110°. Il piano verticale passante per la coscia, in relazione al piano mediano del corpo, è parallelo.
Gamba: Di poco più lunga della coscia (36% circa dell’altezza al garrese), con buona ossatura e muscolatura, ha la scanalatura gambale ben evidenziata. La sua inclinazione sull’orizzontale va da 50° a 55° con un angolo femoro-rotuleo-tibiale di circa 130/135°. La sua direzione è parallela al piano mediano del corpo.
Garretto: Largo, spesso, asciutto, con salienze ossee ben evidenziate, parallelo rispetto al piano mediano del corpo. L’angolo tibio-metatarsico è di circa 140°.
Metatarso: Asciutto, cilindrico, sempre perpendicolare al suolo.
Piede: Piedi posteriori lievemente più ovaleggianti degli anteriori e con falangi un po’ meno arcuate.
ANDATURA
Passo ordinario. Trotto deciso e brioso. Tratti di galoppo.
PELLE
Ben aderente al corpo in ogni regione, sottile, con tessuto cellulare sottocutaneo scarso. Non deve formare rughe. Il pigmento delle mucose e delle sierose va dal marrone chiaro al marrone scuro o molto scuro, altrettanto dicasi per i cuscinetti carpali, digitali e plantari.
MANTELLO
Pelo a tessitura lanosa, semi-ruvido in superficie, a riccio molto stretto, incurvato ad anello, con evidente sottopelo. Mai intrecciato a formare cordicelle o boccoli.
L’arricciatura dev’essere distribuita omogeneamente su tutto il corpo, tranne che sulla testa dove il riccio tende ad aprirsi. Mustacchi, barba e sopraccigli ben forniti. Anche le guance sono ricoperte di pelo folto. Il pelo di copertura e soprattutto il sottopelo sono idrorepellenti. Poiché il pelo, se non viene tagliato, tende ad infeltrirsi, è necessaria almeno una tosatura completa all’anno, oltre all’eliminazione periodica del pelo e del sottopelo infeltriti.
Colore: Bianco sporco unicolore, bianco a macchie marroni o arancio, roano marrone, marrone unicolore (nelle diverse tonalità), arancio unicolore. In alcuni soggetti è presente la maschera marrone o testa di moro.
ALTEZZA GARRESE
Maschi: da 43 a 48 cm (ideale 46 cm)
Femmine: da 41 a 46 cm (ideale 43 cm)
Tolleranza di 1 cm in più o in meno.
PESO
Maschi: da 13 a 16 kg
Femmine: da 11 a 14 kg
DIFETTI
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione di ciascuna regione costituisce difetto che nel giudizio deve essere penalizzato in rapporto alla sua gravità e diffusione.
Difetti eliminatori: Convergenza degli assi cranio-facciali, canna nasale concava, prognatismo accentuato e deturpante, depigmentazione parziale, strabismo bilaterale, pelo non arricciato o tosato a zero, mantello nero o pezzato di nero, presenza di speroni, coda amputata, altezza al garrese superiore o inferiore al limiti prescritti.
Difetti da squalifica: Enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, depigmentazione totale, occhio gazzuolo.
Standard Lagotto Romagnolo: Il Lagotto ideale
Per capire se un Lagotto Romagnolo ha caratteristiche morfologiche e caratteriali tipiche della razza, dobbiamo fare riferimento allo standard ENCI – FCI. Lo Standard 325/bis definisce le caratteristiche del Lagotto Romagnolo. Il Lagotto Romagnolo è un cane di razza italiana riconosciuta a livello internazionale. Era il 10 Mazo 1995 quando fù conferito il riconoscimento da parte della FCI e le relative traduzioni dello standard in tedesco, spagnolo, francese e inglese.
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Lagotto Romagnolo Caratteristiche
Origine: Italia
Utilizzazione: Cane specializzato nella ricerca del tartufo su qualsiasi tipo dì terreno
Classificazione FCI: Gruppo 8 Cani da riporto, cani da cerca e da acqua. Sez 3 cani da acqua
Brevi cenni storici: Antica razza da riporto in acqua presente fin dal XVI secolo nelle valli di Comacchio e nelle lagune ravennati e diffusasi poi, a partire dalla fine del XIX secolo, nelle pianure e nelle colline romagnole con la precisa funzione dì cane da tartufi.
Aspetto generale: Il Lagotto Romagnolo è un cane di mole medio-piccola, di aspetto rustico, fortemente costruito e molto ben proporzionato, con pelo fitto e ricciuto a tessitura lanosa. La conformazione generale è quella di un leggero mesomorfo il cui tronco sta nel quadrato, armonico rispetto al formato (eterometria) e disarmonico rispetto ai profili (alloidismo).
Proporzioni importanti: La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. La lunghezza del muso è inferiore di 2/10 rispetto alla lunghezza del cranio (cioè il muso corrisponde al 44% circa della lunghezza totale della testa). L’altezza del costato è alquanto inferiore al 50% dell’altezza al garrese e può sfiorare il 44% di tale altezza.
Comportamento e carattere: La funzione del Lagotto Romagnolo consiste nella ricerca del tartufo, lavoro che svolge con passione ed efficienza sfruttando la sua innata attitudine alla cerca e l’ottimo olfatto. Avendo cancellato l’istinto venatorio, nel suo lavoro non viene distratto dal selvatico e può considerarsi l’unico vero specialista per la ricerca del tartufo. Sobrio, intelligente, affettuoso, attaccatissimo al padrone e facilmente addestrabile, il Lagotto Romagnolo è anche ottimo cane avvisatore e da compagnia.
TESTA
Moderatamente massiccia e di forma trapezoidale vista dall’alto, ha gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso fra loro lievemente divergenti.
La sua lunghezza raggiunge i 4/10 dell’altezza al garrese. L’indice cefalico va da 50 a 54. La pelle è aderente al tessuti sottostanti, liscia e tesa.
Regione del cranio: Il cranio è largo agli zigomi. La sua lunghezza corrisponde al 56% della lunghezza totale della testa e la larghezza (diametro bizigomatico) è pari alla lunghezza. Visto di fronte si presenta arcuato. Di profilo forma un arco molto aperto che si attenua nella regione occipitale.
Seni frontali ben sviluppati nelle tre dimensioni, arcate sopracciliari marcate, depressione naso-frontale (stop) non troppo accentuata ma evidente, solco medio-frontale pronunciato, cresta occipitale corta e relativamente depressa, fosse sopra-orbitali (fontanelle) leggermente segnate.
REGIONE DEL MUSO
Tartufo: Voluminoso, con narici molto ampie, aperte e mobili. Scanalatura mediana assai pronunciata. In profilo è sulla stessa linea della canna nasale e sporge impercettibilmente sulla faccia anteriore delle labbra
Mascelle: Ben sviluppate. Le branche della mandibola sono piuttosto rettilinee e il corpo mandibolare è forte e relativamente largo. I denti sono bianchi, completi per sviluppo e numero, con impianto degli incisivi a forbice o a tenaglia, tollerata la forbice rovesciata (antiversione degli incisivi inferiori).
Guance: Masseteri piatti.
Occhi: Grandi, rotondeggianti e leggermente affioranti. Il colore dell’iride va dall’ocra al nocciola scuro e al marrone a seconda del mantello. Posti in posizione sub-frontale hanno palpebre aderenti con margini pigmentati nelle diverse tonalità del marrone. Ciglia estremamente sviluppate. Espressione attenta, intelligente e vivace.
Orecchie: Moderatamente grandi in rapporto al volume della testa, con apici lievemente arrotondati. Di forma triangolare con base piuttosto larga, attaccate appena al di sopra dell’arcata zigomatica, portate pendenti in riposo o lievemente rilevate in attenzione. Se stese, raggiungono la canna nasale ad 1/4 della sua lunghezza. Il pelo sulle orecchie tende ad aprire il riccio pur mantenendosi sempre ben mosso. Non esiste porzione d’orecchia con pelo corto. L’interno del padiglione auricolare è ricoperto di peli.
COLLO
Lievemente arcuato superiormente. Assolutamente privo di giogaia. Appena più corto della testa (8,5/10 della lunghezza totale della testa), ha un perimetro che può raggiungere, nei maschi, il doppio della sua lunghezza. forte, muscoloso, asciutto, a sezione ovale, con buon distacco dalla nuca.
TRONCO
E’ fortemente costruito e raccolto (la sua lunghezza coincide con l’altezza al garrese).
Linea superiore: Rettilinea dal garrese verso la groppa.
Garrese: Supera il livello della groppa e pur non essendo troppo stretto è tuttavia abbastanza elevato e prolungato all’indietro.
Dorso: Rettilineo, molto muscoloso. La sua lunghezza corrisponde al 33% circa dell’altezza al garrese.
Lombo: Corto, solidissimo, lievemente convesso in profilo, ben raccordato con dorso e groppa. La sua lunghezza corrisponde ad 1/6 dell’altezza al garrese, mentre la larghezza eguaglia e talora supera leggermente la lunghezza.
Groppa: Lunga (circa il 32% dell’altezza al garrese), larga (in media il 24% dell’altezza al garrese), muscolosa, lievemente inclinata (l’inclinazione del coxale va da 25° a30°). Secondo l’inclinazione del coxale: la groppa è definita: orizzontale da 15° a 25° – inclinata da 25° a 35° – obliqua o avvallata oltre 35°
Costato: Ben sviluppato. Disceso al gomito, il suo perimetro supera di 1/5 l’altezza al garrese, il suo diametro trasverso, che è massimo a metà dell’altezza toracica, sfiora il 31% dell’altezza al garrese, la sua profondità raggiunge il 54% dell’altezza al garrese, la sua altezza tocca il 44% dell’altezza al garrese. Anteriormente presenta un lievissimo accenno di carenatura per poi allargarsi notevolmente all’indietro a partire dalla sesta costa.
Linea inferiore: Il profilo sterno-ventrale evidenzia una regione sternale lunga che, tendente alla linea retta in un primo breve tratto, prosegue poi in un semicerchio a corda molto larga rimontante dolcemente verso l’addome che non è troppo retratto.
CODA
Inserita a mezza altezza, affusolata alla punta, se stesa sfiora il garretto. E’ ricoperta di pelo lanoso e ispido. Portata a scimitarra in riposo, si rialza decisamente in attenzione. In lavoro o quando il cane è eccitato può essere portata anche notevolmente rialzata sulla linea del dorso, mai però incurvata ad anello.
ARTI ANTERIORI
Esame generale: Appiombi regolari sia di profilo sia di fronte. L’altezza degli arti anteriori al gomito rasenta il 56% dell’altezza al garrese.
Spalla: Lunga (raggiunge il 30% dell’altezza al garrese), obliqua (52°/55°), muscolosa, forte, aderente al torace ma libera nei movimenti. L’angolo scapolo-omerale oscilla fra 110° e 115°.
Braccio: Muscoloso, di ossatura asciutta, la sua lunghezza corrisponde al 30% dell’altezza al garrese. La sua inclinazione sull’orizzonte varia da 58° a 60°.
Avambraccio: Perfettamente verticale, a sezione ovale, con ossatura compatta. La sua lunghezza corrisponde al 36% dell’altezza al garrese.
Gomiti: Lunghi, prominenti, ben aderenti ma non serrati al costato, coperti di pelle asciutta, devono trovarsi come gli omeri su un piano rigorosamente parallelo a quello sagittale del tronco. La punta del gomito (epifisi olecranica) è situata sulla verticale abbassata dall’angolo caudale della scapola al suolo.
Carpo: Visto di fronte segue la linea verticale dell’avambraccio. E’ asciutto, spesso e mobile. L’osso pisiforme è ben sporgente.
Metacarpo: Di grossezza alquanto inferiore all’avambraccio, è asciutto, elastico, con minimo tessuto cellulare sottocutaneo. Visto di fronte la sua direzione dev’essere sul medesimo piano verticale passante per l’avambraccio, visto di profilo forma un angolo col suolo di75°/80°.
Piede: Piedi anteriori rotondeggianti, compatti e con dita arcuate e raccolte. Unghie forti e ricurve. Buona pigmentazione dei cuscinetti plantari e digitali. Membrana interdigitale molto sviluppata.
ARTI POSTERIORI
Giudizio d’insieme: Appiombi regolari, treno posteriore potente e ben rapportato alla mole del cane.
Coscia: Lunga (fino al 35% dell’altezza al garrese), con muscoli ben evidenziati e nettamente divisi, presenta una lieve convessità posteriore. L’asse del femore, alquanto obliquo dall’alto in basso e dall’indietro in avanti, ha un’inclinazione di 80° sull’orizzontale, l’angolo coxo-femorale è quindi di circa 105/110°. Il piano verticale passante per la coscia, in relazione al piano mediano del corpo, è parallelo.
Gamba: Di poco più lunga della coscia (36% circa dell’altezza al garrese), con buona ossatura e muscolatura, ha la scanalatura gambale ben evidenziata. La sua inclinazione sull’orizzontale va da 50° a 55° con un angolo femoro-rotuleo-tibiale di circa 130/135°. La sua direzione è parallela al piano mediano del corpo.
Garretto: Largo, spesso, asciutto, con salienze ossee ben evidenziate, parallelo rispetto al piano mediano del corpo. L’angolo tibio-metatarsico è di circa 140°.
Metatarso: Asciutto, cilindrico, sempre perpendicolare al suolo.
Piede: Piedi posteriori lievemente più ovaleggianti degli anteriori e con falangi un po’ meno arcuate.
ANDATURA
Passo ordinario. Trotto deciso e brioso. Tratti di galoppo.
PELLE
Ben aderente al corpo in ogni regione, sottile, con tessuto cellulare sottocutaneo scarso. Non deve formare rughe. Il pigmento delle mucose e delle sierose va dal marrone chiaro al marrone scuro o molto scuro, altrettanto dicasi per i cuscinetti carpali, digitali e plantari.
MANTELLO
Pelo a tessitura lanosa, semi-ruvido in superficie, a riccio molto stretto, incurvato ad anello, con evidente sottopelo. Mai intrecciato a formare cordicelle o boccoli.
L’arricciatura dev’essere distribuita omogeneamente su tutto il corpo, tranne che sulla testa dove il riccio tende ad aprirsi. Mustacchi, barba e sopraccigli ben forniti. Anche le guance sono ricoperte di pelo folto. Il pelo di copertura e soprattutto il sottopelo sono idrorepellenti. Poiché il pelo, se non viene tagliato, tende ad infeltrirsi, è necessaria almeno una tosatura completa all’anno, oltre all’eliminazione periodica del pelo e del sottopelo infeltriti.
Colore: Bianco sporco unicolore, bianco a macchie marroni o arancio, roano marrone, marrone unicolore (nelle diverse tonalità), arancio unicolore. In alcuni soggetti è presente la maschera marrone o testa di moro.
ALTEZZA GARRESE
Maschi: da 43 a 48 cm (ideale 46 cm)
Femmine: da 41 a 46 cm (ideale 43 cm)
Tolleranza di 1 cm in più o in meno.
PESO
Maschi: da 13 a 16 kg
Femmine: da 11 a 14 kg
DIFETTI
Ogni deviazione dalle caratteristiche indicate nella descrizione di ciascuna regione costituisce difetto che nel giudizio deve essere penalizzato in rapporto alla sua gravità e diffusione.
Difetti eliminatori: Convergenza degli assi cranio-facciali, canna nasale concava, prognatismo accentuato e deturpante, depigmentazione parziale, strabismo bilaterale, pelo non arricciato o tosato a zero, mantello nero o pezzato di nero, presenza di speroni, coda amputata, altezza al garrese superiore o inferiore al limiti prescritti.
Difetti da squalifica: Enognatismo, monorchidismo, criptorchidismo, depigmentazione totale, occhio gazzuolo.
i test genetici nel Lagotto Romagnolo
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I test genetici Lagotto Romagnolo
I test genetici Lagotto consentono di verificare l’ereditarietà di alcune patologie. Le patologie per le quali è stato individuato il gene responsabile. I cuccioli figli di genitori testati non saranno affetti da tali patologie.
.Con il processo di selezione o recupero della razza si sono fissate le patologie. Con l’esame del DNA dei genitori è possibile capire l’impatto sulla cucciolata delle patologie più comuni.
Il risultato dell’esame del DNA può dare tre possibili esiti in relazione ad ogni singola patologia.
Cioè non avrà sintomi e manifestazioni. Quando accoppiato con un altro Lagotto Romagnolo portatore il problema è tangibile sulla sua prole .
Per chi accoppia Lagotto Romagnolo non testati l’incognita è proprio questa. I due Lagotto Romagnoli candidati all’accoppiamento non manifestano la patologia che sarà presente nella loro cucciolata.
Possiamo sapere se un cane è portatore o esente solo tramite i test genetici.
Perché facciamo i test genetici?
La genetica ci mette a disposizione uno strumento per procedere con sicurezza nella direzione della salute dei cuccioli.
Per la sua nota dote naturale di cercatore di tartufo, il Lagotto Romagnolo è una razza sottoposta a cucciolate fatte con poco o addirittura senza criterio.
Sono principalmente privati o tartufai che animati da interesse o presunto amore del proprio Lagotto Romagnolo si lanciano in questa avventura.
L’informazioni che danno i test genetici non è una cosa in più ma una garanzia di Salute per i cuccioli.
Le patologie di Razza e i test genetici del Lagotto Romagnolo non sono uno spauracchio. Basta andare sui siti di Allevamenti per vedere che sono molti i cani sani portatori di una o altra patologia.
Immagino che la stessa incidenza vi sia anche nei privati che fanno cucciolate senza questa informazione.
La vera questione in cui i test genetici sono determinanti è come scegliere l’accoppiamento. Possiamo avere la certezza sulla salute dei cuccioli relativamente a quella patologia.
I test genetici e le Patologie ereditarie del Lagotto Romagnolo.
Il costo dei test genetici e il lavoro di selezione ricadono sul prezzo del cucciolo. Spesso chi decide di prendere un cucciolo di Lagotto Romagnolo non conosce questi aspetti. In particolare se si tratte del primo cane da compagnia.
Una volta fornite le informazioni presenti in questo articolo, tutti apprezzano il poter avere un cucciolo di Lagotto Romagnolo figlio di genitori testati.
Arriva a casa un cucciolo di Lagotto
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Il giorno dell’arrivo a Casa del Cucciolo di Lagotto Romagnolo
E’ giunto finalmente il giorno di portare a casa il nostro cucciolo di Lagotto Romagnolo.
Per la famiglia che ha adottato il cucciolo è un giorno speciale. Dopo tanta attesa e preparativi finalmente è giunto il giorno in cui la famiglia si allarga.
Anche per noi è un giorno particolare. Da un lato un po di dispiacere per il distacco dal cucciolo che abbiamo cresciuto fin dal primo istante della sua vita. Dall’altro siamo contenti per la famiglia che adotta il nostro cucciolo. Nella nuova casa spesso va a fare il figlio unico. E’ inevitabile e anche giusto che sia così.
Non dobbiamo scordarci però che oggi è anche il giorno in cui il Cucciolo lascia i fratelli e la mamma e la famiglia a due zampe che con amore e pazienza ha sempre trovato vicino a se.
Siamo certi che presto sarà un gran bel Lagotto Romagnolo. Abbiamo lavorato sodo perchè fosse pronto ad affrontare questo momento e iniziare la sua storia.
Il nostro cucciolo spesso capisce prima cosa sta per accadere, e un po di tensione la vediamo apparire nelle sue espressioni.
Un giorno tosto per il nostro cucciolo. Il primo viaggio in macchina, la nuova casa e i nuovi amici, tutto insieme.
Come prepararsi per l’arrivo a casa
Prepariamoci per il viaggio. Se dovremmo affrontare un viaggio relativamente lungo necessiteremo di un trasportino. Viceversa il viaggio può essere l’occasione per iniziare a coccolare e tranquillizzare il nostro cucciolo. Tenendolo in braccio ben presto capirà che tutte le attenzioni adesso sono solo per lui.
All’arrivo a casa gli faremo trovare una cuccia dove riposare e stare tranquillo. La ciotola per l’acqua non deve mancare.
Cambiare alimentazione provoca disturbi intestinali che è meglio evitare. L’alimentazione deve essere specifica per cuccioli e di qualità.
Una coperta o un gioco in tessuto può aiutare almeno per i primi giorni e durante il viaggio a sentire meno il distacco. Strofineremo la coperta sulla mamma in modo che l’odore possa essere qualcosa di famigliare.
Nei giorni successivi cercheremo di rispettare i suoi momenti di riposo. I bambini dovranno placare il loro entusiasmo e privilegeremo sempre la serenità e la tranquillità del Lagottino.
I giorni successivi all’arrivo a Casa del cucciolo.
Procederemo per gradi, senza fretta in tutte le situazioni nuove. Il cucciolo ben presto dovrà assimilare le regole della famiglia. Tutti dovranno mantenere lo stesso atteggiamento in particolar modo sui comportamenti sbagliati.
Presto cominceremo a fargli conoscere il mondo che lo circonda. Brevi girate per incontrare nuovi umani e nuovi amici pelosi. Non dobbiamo esagerare, avremo tempo per far conoscere a tutti il nostro Lagotto Romagnolo.
Le esperienze da fare e quelle da evitare
Lasciare il nostro cucciolo di Lagotto giocare con altri cani è divertente per lui e anche per noi.
Sono molti gli stimoli che il cucciolo riceve in questi momenti. Esperienze che contribuiscono alla formazione del carattere e alla socializzazione.
Il cucciolo gioca spesso in modo vivace e può diventare pericoloso per lui. La sua struttura ossea non è completamente sviluppata e potrebbe essere messa a rischio con movimenti esagerati o da colpi ricevuti .
Frequentare altri cani e sgambatoi solo dopo aver concluso il protocollo dei vaccini . Il cucciolo può frequentare solo cani sicuramente vaccinati fino a quando non ha effettuato tutti i richiami dei vaccini.
Per i bisogni in casa con la pazienza e la costanza si riesce a far capire il comportamento corretto.
Unica raccomandazione è di non brontolate il Cucciolo fino a 4 mesi di età. I cuccioli non si rendono conto di questi bisogni e di come sporcano.
Brontolarlo o peggio avere atteggiamenti intimidatori, contribuirà solo ad avere un pessimo rapporto con il proprio Lagotto Romagnolo.
La socializzazione per il carattere del Cucciolo di Lagotto Romagnolo
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La Socializzazione del Cucciolo è Salute
Prestare la massima attenzione alla socializzazione dei cuccioli è fondamentale.
Nel periodo che i cuccioli sono in allevamento si gettano le basi per il loro carattere da adulti. Cuccioli ben socializzati che da adulti saranno Lagotto Romagnolo equilibrati.
Lavorare sul carattere della cucciolata è dispendioso in tutti i sensi. Ci vuole passione e serietà.
Dobbiamo essere presenti tutti i giorni ed impegnarsi ad aumentare il bagaglio di esperienze del cucciolo. Esperienze che si porterà dietro per il resto della sua vita.
Nelle fasi di crescita della cucciolata, arriva un momento in cui ogni novità è presa di petto dal cucciolo. Non sarà sempre così. Per questo è importante essere presenti quando il cucciolo è predisposto alla novità.
Intervenire in questo periodo è una grande occasione per migliorare il carattere del Lagotto Romagnolo.
Il tempo perso non sempre si riesce a recuperare. Per questo motivo cerchiamo di tenere i cuccioli in allevamento con la mamma fino al 70° giorno. Per noi sarebbe anche più comodo e meno dispendioso affidare i nostri cuccioli al 60° giorno come la legge consente di fare.
Un cucciolo socializzato non significa che è un cucciolo che ha conosciuto altri cani o persone. Un cucciolo socializzato è un cane che sta bene.
Ogni singolo cucciolo andrà capito. Saremo pronti ad intervenire affinchè ognuno sviluppi la sua discrezione.
Un cucciolo di Lagotto Romagnolo capace di trovare le soluzioni più giuste per affrontare nuove esperienze e con la forza di praticarle.
Come si forma il carattere del cucciolo
Il carattere del Lagotto Romagnolo da adulto dipende da molti fattori. La genetica fa la sua parte. Conoscere il carattere dei genitori è uno dei nostri compiti. Il carattere passa dai genitori ai figli, e questo è il primo mattone da mettere per il carattere e la salute dei cuccioli.
Successivamente arriva il nostro momento. Seguendo un percorso di crescita che non riguardi esclusivamente l’alimentazione. I cuccioli fin dai primi giorni di vita dovranno essere maneggiati.
E poi dovranno frequentare uomini donne e bambini. Famigliarizzare con i rumori della casa.
E poi ancora conoscere altri animali, altri cani. Cani di razza e sesso diversi, il loro mondo ben presto si deve allargare.
I cuccioli passano una fase dove sono aperti a tutto. Accettano di buon grado i rimproveri di cani adulti, della mamma e rapidamente senza intimorirsi distinguono cosa è da fare e cosa no.
Mettere il nasino nella ciotola del capo branco, è una cosa da non fare, neanche da adulti.
Frequentando altri cani, qui imparano questo nel momento giusto. Nessun cane adulto morderebbe un cucciolo, ma l’educazione viene pretesa. Questo è il momento di imparare.
E’ deprimente pensare a cuccioli allevati così.
Allevare cuccioli belli nel carattere
I nostri cuccioli di Lagotto Romagnolo crescono in casa. Vogliamo che frequentino persone e bambini fin dalla nascita.
I nostri cuccioli rimangono in casa anche quando la convivenza diventa difficile. Prolunghiamo la loro permanenza in casa fino a quando i cuccioli non sono pronti fisicamente e mentalmente a stare fuori con la mamma.
Una volta che i cuccioli possono vivere in giardino inizieranno nuove esperienze.
Conosceranno il capo branco, il padre adottivo di tutti i nostri cuccioli. Ciò risulta per loro assai educativo. Tutti fuori, tutti insieme a farsi forza, giochi e lotte tra fratelli e poi tutti addosso ai cani adulti. Siete uno spettacolo!
La mamma deve essere sempre presente. E’ lei che educa e aiuta i suoi cuccioli nei momenti di timore. Con la mamma avviene tutto con naturalezza.
La presenza della Mamma da sicurezza alla propria cucciolata. Uscire fuori dalla propria cuccia, girellare in giardino è tutto più semplice per il cucciolo.
La fase di imprinting dura fino alla 12° settimana circa. I nostri cuccioli sono già nelle loro nuove famiglie. Adesso tocca a loro proseguire nell’educazione del cucciolo. Noi resteremo sempre a disposizione per aiutare i nostri cuccioli e la loro nuova famiglia.
Il Veterinario di Fiducia e Il Veterinario referente dell’allevamento
Il Veterinario di Fiducia
La scelta del Veterinario che seguirà il cucciolo è una scelta importante. Il fatto che sia vicino casa è un valido criterio di scelta. Gestire celermente eventuali emergenze talvolta può salvare la vita al proprio cane. Certo non è l’unico criterio. Un ambulatorio che offre servizio H24 da sicuramente ulteriori vantaggi, ma non dovrà essere una fabbrica. La competenza e l’esperienza sono invece elemento imprescindibile.
Il Veterinario di fiducia insieme all’allevatore possono risolvere inutili patemi d’animo o viceversa aiutare a non sottovalutare problemi seri.
Purtroppo però riscontriamo che non è sempre così. Capiamo certo che il numero delle cucciolate scriteriate soprattutto in razze di cani molto richiesti sia elevato e pertanto inducano alcuni veterinari a partire prevenuti.
In altri articoli abbiamo esposto come sia importante la scelta dell’allevamento. Altrettanto importante è la scelta del Veterinario di Fiducia.
I nostri Veterinari referenti dell’allevamento
Per un allevamento la figura del veterinario è di primaria importanza. Solo il veterinario può fornirti indicazioni su come affrontare le varie situazioni che abbiamo in allevamento. La nostra fortuna è che una veterinaria l’abbiamo in famiglia. Quando fa visita a noi è automaticamente in allevamento.
Non per questo è stata una scelta obbligata. Per un veterinario seguire un allevamento seppur piccolo è assai faticoso. Noi abbiamo insistito perché Camilla e Laura fossero i nostri riferimenti.
Oltre Camilla e Laura ci avvaliamo di altri veterinari, ortopedici di fiducia e cliniche per urgenze notturne.
Medici esperti nel lavorare con allevamenti che spesso ci danno preziose informazioni. Ci guidano e supportano in tutte le questioni relative a problemi articolari, displasie e sulle certificazioni ufficiali dei nostri cani. Talvolta si occupano dei nostri cuccioli anche quando non sono più qui con noi.
Sono pertanto disponibili anche per il Veterinario di fiducia della famiglia con informazioni utili relative al nostro piccolo Lagotto Romagnolo.
Ecco i loro riferimenti:
Ambulatorio veterinario Borgo San Lorenzo (FI) Medico Veterinario C. Cammelli e Medico Veterinario L. Corti
Ospedale Veterinario I Portoni Rossi via Roma, 57/a – 40069 Zola Predosa (BO) T: 051 755233
Allevamento Lagotto Romagnolo Valle dei Medici: Domande frequenti
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Cucciolo di Lagotto Romagnolo le domande frequenti.
Quando si decide di accogliere in famiglia un cucciolo di Lagotto Romagnolo iniziano i dubbi per la sua gestione.
Chi sceglie un cane di razza, nel nostro caso un Lagotto Romagnolo sa indicativamente cosa deve aspettarsi da questa fantastica razza. Il carattere, la taglia, la manutenzione del pelo e molti altri aspetti sono definiti anche se ogni cucciolo ha le sue particolarità che lo rendono unico.
Fin dalla prima visita o contatto telefonico ci vengono rivolte molte domande, dalle più generali sulla razza a quelle specifiche del cucciolo adottato.
Poter contribuire alla crescita del cucciolo è anche nostro interesse.
Ecco una carrellata delle domande più frequenti che ci vengono rivolte.
Cosa dobbiamo preparare per l’arrivo del cucciolo a casa?
E’ importante non farsi cogliere impreparati o avere ripensamenti su dove il nostro Cucciolo dovrà avere la sua cuccia, la sua ciotola, i suoi giochi. Questi sono gli oggetti da procurarsi. Importante definire da subito gli spazi che metteremo a sua disposizione e mantenerli.
Quando il cucciolo arriva a casa si dovrà creare delle nuove certezze. Più la nuova famiglia gliele saprà dare e meno problemi di ambientamento avrà.
Se dobbiamo realizzare una sistemazione in giardino e la nostra residenza è in Toscana, importanti informazioni sono anche nell’articolo IL NOSTRO ALLEVAMENTO.
Il kit sacchetti igienici per uscire a passeggio con il nostro amico.
Cosa mangerà il cucciolo di Lagotto Romagnolo ?
Un alimentazione naturale per il Cucciolo di Lagotto è sempre preferibile. Non tutti sono in grado di prepararla. Per capire come variare la dieta è bene avere il supporto di un veterinario. Non sempre vi sono le condizioni per poter cucinare il cibo per il cucciolo in casa e la scelta di utilizzare i cibi secchi risulta la più praticata.
Noi cresciamo i nostri cuccioli con crocchette di qualità e specifiche per cuccioli, un prodotto specifico per Allevamenti.
Presso il nostro allevamento alla consegna del cucciolo si può prendere un sacco da 20KG del prodotto da noi utilizzato. Forniamo le informazioni per reperire tale prodotto successivamente dallo stesso nostro rivenditore a prezzo convenzionato.
Le crocchette saranno sempre specifiche per cuccioli fino al primo anno di vita del cucciolo.
La quantità giornaliera di crocchette è riportata sulla confezione e dipende dall’età del cucciolo. Fino a 6 mesi la razione andrà suddivisa in tre pasti. Successivamente mattina e sera. Dobbiamo comunque adattare le quantità al metabolismo del singolo cucciolo e pertanto controllare periodicamente il suo peso.
Quando mi arriva il Pedigree?
Se il Pedigree è intestato direttamente all’allevatore sarà consegnato insieme al Cucciolo. Rimane da comunicare il passaggio di proprietà ad ENCI.
Il nuovo proprietario dovrà recarsi presso il gruppo cinofilo della provincia di residenza per la registrazione del passaggio.
In alternativa, la più praticata, il Pedigree viene intestato direttamente al nuovo proprietario. In questo caso sarà ENCI a comunicare per SMS o mail al nuovo proprietario quando il Pedigree viene inviato al gruppo cinofilo della provincia di residenza per il ritiro.
Per mia esperienza conviene aspettare anche un mese dalla ricezione dell’SMS o della mail di ENCI per andare a fare il ritiro. Pena viaggio a vuoto.
Quando devo fare il richiamo dei Vaccini?
Il programma vaccini viene riportato sul Libretto Sanitario che consegniamo insieme al Cucciolo di Lagotto. La nostra Veterinaria riporta sempre quali sono le prossime scadenze. La raccomandazione è di scegliere attività per il cucciolo che non abbassino le sue difese immunitarie in prossimità dei vaccini. Per maggiori informazioni sul nostro protocollo vaccinale vedi QUANDO VACCINARE UN CUCCIOLO.
I trattamenti contro i parassiti esterni, le sverminazioni e l’esame delle feci vengono riportati sul Libretto Sanitario a corredo del cucciolo. In particolare i trattamenti contro parassiti esterni vanno ripetuti mensilmente.
Quando posso fare delle girate insieme al Cucciolo di Lagotto Romagnolo?
Da quando il cucciolo arriva a casa in genere occorrono 5-6 giorni perché si mostri tranquillo e completamente ambientato. Questo è importante per procedere col richiamo dei vaccini. In questo periodo è bene non stressare il cucciolo con il guinzaglio o il collare.
Successivamente, procedendo per gradi, possiamo iniziare ad abituare il cucciolo al collare e dunque il guinzaglio.
Posso lasciare il cucciolo di Lagotto Romagnolo giocare con altri cani?
Dovremo aspettare il primo richiamo vaccini per frequentare altri cani di cui non siamo certi essere vaccinati.
La gestione di un cucciolo deve essere attenta.
Come un bambino con una mini moto che tiene sempre il gas al massimo. Il finale è abbastanza sicuro.
Si farà sicuramente male, e i traumi dovuti a questa insensata gestione possono uscire anche a distanza di mesi o anni.
Quando il cucciolo può fare un bagno al mare o al lago?
L’amore per l’acqua è nella storia del Lagotto Romagnolo, il pedigree recita: “cane da riporto acquatico”. Portare un cucciolo di Lagotto dove c’è acqua lo manderà in estasi. Fino all’età di 9 mesi è sempre opportuno stare attenti a come i giochi si sviluppano.
Queste esperienze fatte con le giuste accortezze sono salutari per il cucciolo e cucciolone. Per altre informazioni o dettagli su situazioni specifiche siamo sempre disponibili.
Addestramento Cane da Tartufo
Il mio primo cane da tartufi è stato Melampo, un fantastico bracco pointer. A lui devo tanto di quanto imparato sull’addestramento alla cerca del tartufo.
Bravissimo ed ubbidiente nella cerca simulata, fin dalle prime uscite nel bosco ha messo in evidenza il suo istinto venatorio, e la sua esuberanza.
Ci è voluta tanta pazienza e tanta dedizione. Se non fosse stato veramente difficile fare di lui un vero cane da tartufo, forse oggi ne saprei molto meno.
Successivamente Melampo è diventato la mia nave scuola. Insieme abbiamo insegnato a tutti gli altri miei cani il comportamento nel bosco. I suoi movimenti eclatanti erano facili da interpretare, è diventato così un esempio da seguire. Il mio capo branco, in casa e fuori.
Addestramento Cani da tartufo
Vedere il nostro amico migliorare e la disinvoltura con cui impara ad eseguire i comandi sono una soddisfazione, un piacere e un divertimento per entrambi.
Quando finalmente il Cane trova i suoi primi tartufi in tartufaia naturale è il principio di una nuova avventura. L’uomo e il cane iniziano a lavorare insieme, a conoscersi e rispettarsi l’un l’altro.
Fasi di Addestramento
Il periodo migliore per addestrare alla cerca del tartufo un cucciolo o cucciolone è quello del marzuolo (Gennaio-Marzo). A seconda della disponibilità di tempo, talvolta mi dedico all’addestramento di un cucciolo o cucciolone se nato presso il nostro allevamento.
Il nostro Allevamento Lagotto Romagnolo
Il nostro Allevamento Lagotto Romagnolo si trova nel Mugello, in provincia di Firenze e dunque in Toscana. Sono le Regioni che redigono le norme per la tutela e la detenzione degli animali.
Per la custodia dei nostri cani, abbiamo provveduto a riservare spazi di dimensioni superiori a quelle previste dalle leggi in materia emanate dalla Regione Toscana. Poiché siamo sempre presenti in allevamento, è la nostra abitazione, i nostri Lagotti vivono con noi nel nostro giardino o in casa.
Gli spazi che gli abbiamo riservato vengono utilizzati esclusivamente per il ricovero notturno o per gestire eventuali esigenze. Contingenze di convivenza quali separare cuccioli da adulti o situazioni climatiche di pioggia. Siamo un allevamento amatoriale con l’intenzione di mantenere la nostra dimensione familiare. Unico modo per consolidare un rapporto quotidiano con i nostri amici.
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Riferimenti normativi regione Toscana, recinti o box
Chi fosse interessato, le norme di riferimento nella regione Toscana sono:
Il punto principale che riguarda gli spazi da riservare ai nostri cani recita così:
“La detenzione è consentita in recinti o box, come di seguito definiti:
Recinto: spazio confinato all’aperto anche con fondo non impermeabilizzato.
Box: spazio confinato con fondo impermeabilizzato, con pendenza e canalizzazione adeguata allo smaltimento dei reflui.
Deve esserci disponibilità di ricambio d’aria, di spazi al sole ed ombreggiati. Deve essere presente una cuccia lavabile sollevata da terra di dimensione adeguata per ognuno degli animali presenti. La recinzione deve essere adeguata ad impedire la fuga ed ogni rischio per la sicurezza dell’animale e della collettività. Per i cani custoditi in box e recinti deve essere garantita la possibilità giornaliera di movimento. I box e i recinti devono rispettare le dimensioni minime indicate nella seguente tabella”.
La Struttura del nostro allevamento
Per i nostri cani abbiamo optato per i recinti. Avendo disponibilità di spazio e ritenendo che la logistica e la sistemazione possa influire sulla qualità della vita ed evitare stress dovuti alla permanenza in box.
Anche se poco utilizzati, tali spazi sono indispensabili per la gestione dei nostri Lagotto Romagnolo. I nostri cani vivono principalmente con noi tutta la giornata.
Come in un villaggio turistico abbiamo realizzato delle bellissime villette a schiera. Casine sempre in ordine, con sgambatoio, siepe e alberi per dare zone d’ombra.
All’interno di ogni recinto abbiamo creato dei chiusi più piccoli utilizzati all’occorrenza o nel momento dei pasti.
Ogni Lagotto Romagnolo deve poter mangiare serenamente, con i suoi tempi. Vogliamo evitare meccanismi per cui chi ha finito di mangiare nella propria ciotola si avvicina alla ciotola di un’altro.
Finito il pasto, tutti tornano a vivere gli spazi messi a loro disposizione. All’interno delle casine troviamo due spazi separati con relativa cuccia. Anche la notte i nostri cani devono poter scegliere se dormire gli uni vicini agli altri. Oppure ognuno nella relativa cuccia.
Gestione della Gravidanza
In una delle casine abbiamo realizzato delle casse parto permanenti. Servono a gestire la cucciolata quando ha raggiunto il momento di poter vivere all’aperto.
Ci stringiamo un po, ma è importante che la futura Mamma prenda confidenza con l’ambiente dove dovrà dare alla luce i nostri cuccioli. In casa potrà seguire la sua cucciolata fino a quando i cuccioli non sono pronti alla loro prima uscita.
Perchè un nostro Lagotto Romagnolo
Il Lagotto Romagnolo è una razza italiana dalle origini antiche. Nasce come cane da riporto acquatico. In seguito alla modifiche del territorio di origine ha visto cambiare il suo impiego.
Il Lagotto Romagnolo per anni, forse anche per decenni, è stato incrociato con cani di altre razze. Principalmente tartufai alla ricerca del cane con caratteristiche di cerca ampia e meticolosa all’occorrenza. Il Lagotto Romagnolo ha rischiato l’estinzione.
Iniziò negli anni ’70 il lavoro di recupero della purezza del Lagotto Romagnolo. Gli esemplari non erano molti. Analizzando i pedigree che riportano il più alto grado di genealogie, ci rendiamo facilmente conto come i cani siano spesso ricorrenti.
Da queste poche righe sulle origini della razza, si capisce perché il pedigree e la salute devono essere prese in considerazione quando parliamo del cane Lagotto Romagnolo.
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Lagotto Romagnolo: Salute
Il Lagotto Romagnolo è un cane rustico e resistente, ma nella genesi della razza si sono fissate delle patologie che noi prendiamo in considerazione.
Lagotto Romagnolo: Pedigree
In un Allevamento, il pedigree non è un pezzo di carta da aggiungere al cane. E’ uno strumento di lavoro e di selezione. Importante per la morfologia, il carattere, la salute e l’attitudine al lavoro del cane.
Avere un cucciolo di Lagotto Romagnolo senza pedigree è a tutti gli effetti come non avere un Lagotto Romagnolo. Dal pedigree è possibile ricavare informazioni sulle linee di sangue e i gradi di parentela.
Lagotto Romagnolo: Carattere
Il carattere è uno dei punti di forza di questa razza. Per formare il carattere di un cucciolo è decisivo come viene cresciuto nelle sue prime settimane di vita. Cuccioli felici e socializzati è il nostro principale obiettivo.
Nel nostro allevamento amatoriale facciamo poche cucciolate all’anno. Scegliamo gli accoppiamenti per avere anche nei cuccioli eccellenti potenzialità caratteriali.
Per allevare il Lagotto Romagnolo dobbiamo conoscere la razza. Le linee di sangue, la morfologia e come riuscire a crescere cuccioli di Lagotto Romagnolo dal carattere speciale.
Disponibilità Comportamentale Continuativa
Per amore di ogni nostro cucciolo saremo sempre disponibili. A disposizione dei nuovi proprietari con competenza ed esperienza.
Conviviamo da anni con i nostri Lagotto Romagnolo e studiamo ogni aspetto della razza.
Con il Lagotto Romagnolo andiamo a tartufo. Abbiamo addestrato molti Lagotto Romagnolo da tartufo. Esperienza che mettiamo a disposizione dei proprietari dei nostri cuccioli.
I Cuccioli non sono tutti uguali. Ognuno ha la sua personalità. Conosciamo ogni nostro cucciolo fin dalla nascita e questo può essere di aiuto nella loro educazione.
In famiglia abbiamo la competenza di un Istruttore Cinofilo e un Veterinario.
Lagotto Romagnolo: Scelta del cucciolo
E’ la sua dote di cercatore di tartufi a mettere a repentaglio la qualità della vita del Lagotto Romagnolo. In alcuni periodi dell’anno, la stagione del Tartufo bianco, è proprio la sua vita ad essere a rischio.
Questi sono i motivi che ci spingono a selezionare i proprietari dei nostri cuccioli.
Siano ben felici se i nostri cuccioli danno sfogo alle loro capacità di cercatori. Ma solo se gestiti da persone che prima li sanno amare.
Il Lagotto Romagnolo è un cane che si adatta bene alle più svariate situazioni e spesso il nostro supporto per la scelta del cucciolo non è necessario.
Altre volte, gli spazi disponibili, la composizione della famiglia o le aspettative dei proprietari inducono a scegliere insieme il cucciolo.
Lagotto Romagnolo da Tartufo
Il Lagotto Romagnolo è lo specialista riconosciuto nella cerca del tartufo. Questa è la sua indole. Nel nostro allevamento facciamo conoscere a tutti i nostri cuccioli il profumo del tartufo.
Spesso i proprietari dei nostri cuccioli fanno ritrovamenti inaspettati. Successivamente all’acquisto, per amore del loro cane e per curiosità, decidono di iniziare l’hobby della cerca del tartufo. Cosa di meglio!
La nostra idea di allevamento
Ci siamo avviati all’attività di allevamento con continuità solo dopo aver maturato esperienze, conoscenze e competenze. In questo percorso di crescita siamo stati aiutati da persone vere, allevatori seri e veri amanti dei cani. Persone con le quali siamo diventati amici veri. Da subito in sintonia perchè animati dalla medesima passione. Ci siamo informati e abbiamo approfondito ogni singolo aspetto.
Non alleviamo certamente per necessità, è una passione che ci prende molto tempo giorno e notte e che per fortuna non ci deve dare da campare.
I nostri Cani sono componenti della famiglia. Come tali hanno bisogno di attenzioni e tempo, proprio come dei figli. Per questo:
Requisiti delle nostre cucciolate Lagotto Romagnolo
Per allevare con una certa continuità necessitiamo di un certo numero di fattrici. Le nostre ambizioni rimangono di fare poche cucciolate ottimamente allevate e con tutti i requisiti di salute e morfologia.
Con questa affermazione intendiamo dire:
Tutto ciò richiede impegno e tempo. Spese e rischi che senza ombra di dubbio sosteniamo perchè è il minimo che dobbiamo ai nostri cani, ai loro cuccioli e alle famiglie che gli accolgono.
Quando alla fine otteniamo i risultati sperati, ci sentiamo più che appagati.
Esposizioni ed informazione cinofila
Di tanto in tanto non ci sottraiamo dal mostrare i nostri Lagotto Romagnolo a giudici esperti della razza. Vengono così valutate capacità , attitudini e morfologia.
Lo scopo di tali uscite, stressanti per i nostri cani per lo meno quanto lo sono per noi, non è il raggiungimento di chi sa quali traguardi di bellezza o lavoro. Crediamo già in quello che stiamo facendo.
Purtroppo constatiamo quotidianamente quanta poca informazione ci sia in campo cinofilo. Noi per primi cerchiamo ogni giorno di imparare e migliorarci.
Nel nostro piccolo, quando possiamo, proviamo a divulgare le nostre nozioni. Informazioni sulla salute, il carattere e l’educazione dei cani e dei Lagotto Romagnolo in particolare.
Anche questo aspetto fa parte della nostra idea di Allevamento.