I forasacchi sono la tortura di primavera-estate, in campagna come in città
I forasacchi sono quelle spighette che vediamo spuntare tra i fili d’erba più lunghi. Sono una vera angoscia nel periodo che va dalla primavera all’estate.
Li troviamo ovunque, in campagna nei prati e nei boschi, ai bordi delle strade come ai giardini o nelle aiuole in città. Crescono dove non viene tagliata bene l’erba, tra le reti o vicino ai marciapiedi.
Fino a che sono verdi i forasacchi non rappresentano un pericolo.
Il problema inizia con il caldo intenso. Quando seccano e diventano rigidi.
I forasacchi si dividono come un mostro a mille teste. Come provi a distruggere una di queste spighe, si moltiplica in altre spighette più piccole. Tutte con la stessa caratteristica.
Hanno una forma affusolata come una lancia e con dei dentini duri e resistenti si attaccano al pelo del cane. Hanno una dimensione che va da 1 a 3 centimetri.
E’ la loro forma e i dentini che consente al forasacco di avanzare. Molto pericolosi e frequenti sono i forasacchi che entrano nel padiglione auricolare. Anche tra le dita delle zampe si annidano facilmente riuscendo a entrare in profondita molto rapidamente.
Con il movimento del cane proseguono in avanti fino a forare la carne.
Quando Camilla, la nostra veterinaria me lo diceva non ci volevo credere. Non è frequente, ma capita che i forasacchi riescono a penetrare fino al fegato, ai polmoni, avanzano inesorabilmente.
Tutti i cani sono a rischio con i forasacchi, il cane Lagotto Romagnolo con il suo pelo riccio e lanoso sembra una vera calamita per i forasacchi.
Le zone più frequentemente colpite sono gli orecchi, fra le dita delle zampe, sotto le ascelle e in generale dove si formano delle risacche.
Il naso è una zona a rischio frequente per molti cani. Con i miei Lagotto non è mai capitato che inalassero un forasacco, scongiuri di rito!
Per quanto riguarda gli orecchi è facile rendersi conto quando il cane ha raccolto un forasacco. Comincia a scuotere la testa o cammina tenendola girata da una parte.
Noi ci siamo dotati di un otoscopio gima e delle pinze apposite da veterinario per poter togliere i forasacchi dall’orecchio non appena ce ne accorgiamo. Senza questi strumenti non è possibile rimuovere le spighe dall’orecchio del nostro cane. Se il cane è abituato a farsi maneggiare e sta fermo quando proviamo ad intervenire abbiamo molte possibilità di successo, anche senza sedativi. Viceversa dovremo ricorrere all’aiuto del nostro veterinario.
La presenza di forasacchi fra le dita delle zampe o anche in altre regioni del corpo, viene segnalata dal cane leccandosi o grattandosi ripetutamente.
Purtroppo mi è capitato di non accorgermi subito della presenza di un forasacco entrato tra le dita di un zampa del mio Lagotto. E’ sorprendente come la spiga penetri rapidamente in profondità.
Il cane si lecca ripetutamente e tenterà anche con i denti di togliersi la spiga. Da questi comportamenti ci accorgiamo che qualcosa non và. La spiga andrà rimossa e il foro disinfettato.
Mantenendo il mantello del Lagotto molto corto, i forasacchi che si attaccheranno al pelo non più riccio per la tosatura saranno molti meno. Sarà più facile individuare corpi estranei e rimuoverli.
Non appena conclusa la passeggiata è buona usanza controllare la presenza dei forasacchi sul proprio amico a 4 zampe.
L’unica difesa che abbiamo per i forasacchi è stargli alla larga. Controllare la presenza sul mantello del nostro lagotto appena rientrati da una passeggiata potenzialmente pericolosa.
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