salute lagotto romagnolo

Come e quando lavare il Lagotto Romagnolo

Quando fare il bagno al Cucciolo

Il primo bagnetto al cucciolo di Lagotto si dovrebbe fare a profilassi vaccinale conclusa. Talvolta non è possibile aspettare fino ai quattro mesi e cominceremo con qualche lavaggio a pezzi. Con il supporto della bella stagione e con qualche attenzione è possibile anticipare il primo lavaggio del cucciolo.

Non vi è fretta nel lavare il cucciolo, ma a volte può diventare inevitabile a causa di qualche bisognino che è andato fuori controllo.

Il cucciolo deve essere asciugato profondamente e con il Lagotto Romagnolo non è mai semplice.

Il sottopelo ed il riccio lanoso tendono a rimanere umidi e oltre agli asciugamani dovremo introdurre il phone. Esperienza spesso non gradita al cucciolo. Ricordiamoci anche di asciugare bene il padiglione auricolare.  Senza phone ovvio.

Non dovremo eccedere con l’impiego di shampoo anche se sarà apposta per cani. Se possibile evitiamolo proprio.

Quanto spesso va lavato il cane, il Lagotto.

I cani non devono essere lavati con frequenza.

L’impiego di shampoo, che sarà apposito per cani, toglie dal mantello il grasso naturale che è la difesa del pelo e della cute.

Per ricreare il giusto equilibrio sulla pelle e sul pelo occorrono diversi giorni. Bagni con shampoo troppo frequenti possono causare dermatiti.

Per evitare inutili bagni di toelettatura dovremo dedicarci maggiormente al pettinare il Lagotto. Talvolta tornati da una passeggiata  il Lagotto si è riempito di pallini d’erba che andranno rimossi manualmente.

Se è un attività che facciamo frequentemente valutiamo una tosatura corta che evita questo fastidioso inconveniente sia per il padrone che per il cane.

Spesso una bella pettinata o l’utilizzo di una spugna inumidita sono sufficienti.

Anche le salviette o shampoo a secco possono aiutare a togliere eventuali cattivi odori.

Con il Lagotto Romagnolo non deve mai essere utilizzata la spazzola, sciuperebbe il riccio tipico della razza.

La principale pulizia del mantello del Lagotto Romagnolo viene fatta con l’impiego del pettine.

A denti più larghi per sciogliere i nodi e il pelo infeltrito. Le tipiche zone dove il pelo si annoda risultando infeltrito sono dietro le orecchi, tra la coda e il tronco.

A denti più stretti per ridare tono e pulizia.

Una regolare pettinatura, neanche troppo frequente è spesso sufficiente per mantenere pulito ed in ordine il cane.

L’azione di pettinare aiuta a distribuire il grasso naturale lungo tutto il mantello che regalerà maggior lucentezza e morbidezza al riccio.

Il Lagotto Romagnolo non fa la muta e con la pettinatura rimuoveremo gran parte del pelo morto che naturalmente rimane incagliato nel folto e lanoso riccio del Lagotto.

Queste operazione hanno un effetto tonificante e piacevole per il cane. Per il Lagotto l’effetto finale può non essere sempre così piacevole. Dipende dalla delicatezza e dalla frequenza con cui lo pettiniamo. Il fatto che il pettine può non scorrere bene attraverso il riccio può creare qualche disagio.

Come fare il bagnetto, consigli pratici.

Prima di fare il bagno è importante pettinare accuratamente il cane. Oltre ad avere una maggiore igiene, i prodotti che andremo ad utilizzare agiranno in modo più efficace, donando al mantello del Lagotto un bel pelo riccio soffice e brillante.

Finito il lavaggio con lo shampoo andremo ad utilizzare un balsamo per cani.

Per il Lagotto Romagnolo l’impiego di un balsamo è decisivo per il risultato finale.

Lasceremo agire bene il balsamo prima di procedere all’ultimo risciacquo.

Una bella asciugata con un asciugamano e passeremo al phono. Per non stancare e scaldare troppo il nostro cane ogni tanto ci fermeremo e sarà l’occasione per passare ancora il pettine a denti fini nel pelo umido. L’effetto alla fine sarà stupefacente.

Il phone non deve mai essere puntato verso il naso del cane.

Se avremo voglia e ci farà piacere potremo anche dare una sforbiciata a qualche ciuffo più lungo o provare a dare una scorciata generale, la toelettatura.

Una rifinitura per  riformare il giro intorno agli orecchi e un abbassatura al collo non guasta mai.

Tranquilli! Non faremo certo grossi danni!

Il pelo del Lagotto cresce sempre e ben presto qualche errore di inesperienza non sarà più evidente!

Alimentazione Lagotto Romagnolo

La correlazione tra cibo e salute spesso è dimenticata anche per l’uomo. Questa relazione era ben nota oltre due secoli fa al padre della medicina, Ippocrate.

“Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”

Ancor prima che il cucciolo di  Lagotto Romagnolo entri a far parte della nostra vita ci si pone il problema di come nutrirlo. Trovare il giusto prodotto per l’alimetazione del cucciolo e anche dopo non è facilissimo. E anche cucinare noi stessi non è così scontato.

Il dubbio è se  cucinare il cibo in casa o utilizzare il mangime, le crocchette.

Cucinare noi stessi il mangiare per il nostro cane  è una scelta sicuramente impegnativa, ma che alla lunga porterà benefici al nostro Lagotto Romagnolo.

Chiediamo consiglio del nostro veterinario, per capire come assicurare al cucciolo  una dieta equilibrata. Un alimentazione adeguata per garantire il corretto sviluppo del nostro Lagotto Romagnolo.

Crocchette

Le crocchette dovranno essere specifiche per cuccioli fino al compimento di un anno. Se abbiamo optato per le crocchette come alimentazione quotidiana del nostro cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Le crocchette di qualità assicurano  tutte le sostanze necessarie alla corretta crescita del cucciolo, vitamine proteine calcio etc.

Il cane non ha bisogno di cambiare cibo come ad esempio piace fare all’uomo.

Per questo è possibile fare la scelta delle crocchette come alimentazione quotidiana. Variare anche solo la marca delle crocchette può provocare dissenterie nel cucciolo e anche ad un cane adulto .

Come scegliere il prodotto giusto

Riuscire ad orientarsi tra i  molti prodotti disponibili non è facile.  Solo l’etichetta della confezione può fornire utili informazioni per capire quale sia un buon alimento per il nostro Lagotto Romagnolo.

Le marche più blasonate non sono necessariamente i migliori.

Il potere della pubblicità può superare la qualità del prodotto. Allora dovremo imparare a leggere l’etichetta, anche solo per sottoporre al proprio veterinario i prodotti che ci sembrano migliori. I nostri Lagotto Romagnolo sono completamente dipendenti dalle nostre scelte e anche l’allevatore può condividere l’esperienza fatta sui suoi cani dando utili informazioni.

Le crocchette sono divise in due classi. Due aggettivi fondamentali  per la scelta dell’alimentazione del proprio Lagotto Romagnolo e non solo:

  • CRUELTY-FREE, prodotto non testato mediante esperimenti di vivisezione su animali .
  • GRAIN-FREE, prodotto senza cereali e granaglie. Composto esclusivamente da proteine animali, frutta e verdura.

Queste informazioni sono indicate sulla confezione delle crocchette.

Per approfondire come si legge l’etichetta e come scegliere l’alimentazione secca per i propri cani, sul WEB si trovano molte informazioni.

Una prima informazione determinante da valutare è il contenuto di carne. Il cane è un animale carnivoro il contenuto di carne deve essere alto.

L’etichetta riporta in ordine decrescente le sostanze che compongono il mangime. La prima sostanza sarà quella maggiormente presente all’interno della crocchetta. Il contenuto di carne indicato dovrebbe essere disidratato, e anche a questo è bene prestare attenzione. La presenza di acqua fa aumentare il peso della carne rispetto ad altre sostanze. Ma è solo acqua!

Il contenuto di ceneri, additivi e conservanti chimici devono essere il più basso possibile.

Dopo attente analisi e valutazioni ho scelto un prodotto con ottimi requisiti.  Per capire se nel tempo l’alimentazione scelta per i miei cuccioli di Lagotto Romagnolo potesse avere ripercussione sulla salute, mi sono affidato all’esperienza personale e  a quella di altri Allevatori.

Segnali del cane

Il cane manda chiari segnali quando il cibo prescelto è nocivo per la sua salute.  Il brucare continuamente erba è un segnale di cattiva digestione.

Dermatiti e perdite di pelo localizzate sono spesso da imputare ad una alimentazione non adeguata. In questi casi è evidente la necessità di consultare il Veterinario.

La pulizia delle orecchie Lagotto Romagnolo

Pulizia delle orecchie

Il Lagotto Romagnolo è una razza canina che richiede particolare attenzione alla pulizia delle orecchi. Gli orecchi penduli già richiedono un occhio di riguardo per tutti i cani. Il Lagotto Romagnolo non perde il pelo, e non lo fa neppure nella parte interna dell’orecchio.

Un controllo periodico è necessario e l’occasione per togliere qualche ciuffo che viceversa andrebbe a crescere verso il condotto uditivo.

La mancanza di areazione e il deposito di umidità determinano le condizioni ideali per lo sviluppo di microbi. Ne consegnuono Dermatiti, Otiti e malassezia.

Se notiamo che il cane si gratta ripetutamente l’orecchio è il primo segnale di una probabile infezione. La presenza di sporco e cattivo odore richiedono un immediato intervento per evitare fastidiose quanto pericolose otiti.

Fin da cucciolo dovremo abituare il cane a farsi togliere i peli vicino al condotto uditivo e nella parte interna del padiglione auricolare. Le prime volte farà qualche verso ma nessun dolore.

Crescendo sarà quasi felice di sottoporsi a questa pratica un po come per il bagnetto. Dipende molto da come lo abbiamo abituato a vivere questa esperienza fin da cucciolo.

Dopo un bagnetto o una rinfrescata estiva, ogni volta che vi è la possibilità che l’umidità permanga intorno agli orecchi dovremo asciugarli. Un asciugamano o un panno carta sono sufficienti.

Sono semplici attenzioni che in realtà devono essere presi per ogni cane in particolare per le razze canine ad orecchi penduli.

Il Lagotto richiede in più l’eliminazioni dei peli interni.

La formazione di cerume è dovuta principalmente alla mancanza di aria. Talvolta il cerume non è facilmente visibile, ma la sua presenza è rilevabile dal cattivo odore (puzzo forte) malassezia.

Anche una cattiva alimentazione può causare infiammazioni e formazioni di sporco agli orecchi.

Se non risolviamo con un intensa pulizia e l’impiego di soluzioni auricolari conviene consultare sempre il proprio Medico Veterinario.

Come si puliscono gli Orecchi

Una volta rimossi i ciuffi di peli interni,  la procedura da seguire è piuttosto semplice.

Utilizzeremo soluzioni auricolari specifiche per la pulizia delle orecchie del cane. Il PH della pelle del cane è diverso da quello dell’uomo. Spesso i Veterinari consigliano Otodine per la rimozione di cerume.

  • Togliere i ciuffi di peli
  • pulire l’esterno del padiglione con del cotone inumidito del prodotto detergente scelto o acqua ossigenata.
  • Verseremo il prodotto senza esagerare all’interno del condotto. Il becco anatomico consente di introdurre alla giusta profondità il liquido detergente.
  • Massaggiamo dal dietro l’orecchio del cane in modo da far agire bene il detergente.
  • Con cotone o una garza provvederemo a ripulire ed asciugare l’orecchio del cane.

Feste e coccole al nostro Lagotto che si è prestato a questa pratica. La prossima volta sarà più facile colaborare!!

Caratteristiche pelo Lagotto Romagnolo

Il pelo del Lagotto Romagnolo è riccio a tessitura lanosa. Il Mantello del Lagotto Romagnolo è a crescita costante. La combinazione di queste caratteristiche rendono necessari interventi di manutenzione sul mantello che per natura tende ad infeltrirsi.

Il Lagotto Romagnolo non ha un cattivo odore e non puzza.

Un cane che vive molto all’aria aperta si sporca più facilmente. Lo sporco accumulatosi sul mantello può dare cattivo odore ma non è odore tipico del cane. Per essere più esplicito Il Lagotto non ha di per se il classico odore del cane da caccia.

Cura del pelo: Il mantello riccio del Lagotto Romagnolo

Il Lagotto Romagnolo suscita molto interesse anche come cane da appartamento proprio perchè non perde pelo. Di contro la crescita costante del mantello e la tendenza ad infeltrirsi richiede un minimo di cura nella gestione del pelo.

Una tosatura annuale nel periodo primaverile quando le temperature tendono ad alzarsi è consigliabile.

Il cane sarà meno accaldato con l’arrivo dell’estate. Il mantello del lagotto non sarà il rifugio di mille graminacee durante le nostre scampagnate o passeggiate ai giardini.

La tosatura è una sorta di azzeramento. Si potra gestire meglio la stagione calda ed arrivare in ordine al successivo autunno – inverno.

Ogni quanto pettinare il pelo del Lagotto?

Ecco una delle domande ricorrenti. Non deve essere una pratica assai frequente, giornaliera. Una volta alla settimana o anche due, a seconda del periodo e della lunghezza del mantello.

Un mantello più lungo deve essere curato più frequentemente.

Quali pettini o spazzole utilizzare per curare il pelo del Lagotto?

Il Cardatore si utilizza quando il pelo è malmesso, inaccessibile ad un pettine in acciao a denti radi. Il cardatore sciupa un po la forma del riccio. Il riccio tenderà comunque a riformarsi. Il cardatore se utilizzato con frequenza ed intensamente può sciupare notevolmente il mantello. A quel punto conviene un bagnetto con una bella asciugatura. L’obbiettivo per avere un pelo curato è quello di riuscire a pettinare in contropelo il nostro Lagottino con il pettine a denti radi.

Riassumendo: Cardatore e pettine lungo in acciaio con denti radi da una parte e più fitti dall’altra.

Ogni quanto si lavano i Lagotti Romagnoli?

Dipende da quanto si è sporcato. In realtà, o per assurdo il bagno non è una pratica richiesta per il cane.

Lavare il lagotto Romagnolo significa utilizzare balsami oltre lo shampo. Il balsamo facilita l’operazione di sciogliere nodi e districare il pelo infeltrito.

Quando il cane è parecchio sporco il solo spazzolare e pettinare può non essere sufficiente. Diventa inevitabile il bagnetto. Una bella asciugata con il phone aiuta il pelo a riprendere la sua bella forma caratteristica: il riccio. Ottima occasione per una sforbiciata fai da te.

Come si accorcia il pelo del Lagotto Romagnolo?

  • Se abbiamo optato per una tosatura a macchinetta, rasoio elettrico apposito per cane, faremo un altezza di 3mm. Scopriremo un’altro cane, con pregi e difetti, certamente amabile e dolce. Un toelettatore lo farà bene senza problemi e con attrezzatura professionale.
  • Se desideriamo invece accorciare il mantello a forbice punteremo ad un’altezza di circa 2 cm. Non sempre i proprietari dei Lagotti da compagnia si lasciano andare ad una acconciatura fai da te. Eppure è una cosa fattibile, col tempo può dare anche delle soddisfazioni. La non ancora elevata diffusione della razza è il principale motivo per cui il mantello del lagotto  viene spesso accorciato in modo casuale dai negozi di toelettatura.

Come si accorcia il pelo del Lagotto Romagnolo con le forbici?

In questa operazione dovremo seguire quelle che sono le caratteristiche morfologiche della razza descritte nello standard di razza. L’aspetto rustico che il cane deve mantenere aiuta a coprire eventuali errori di forbice. Col tempo certamente miglioreremo e spesso con soddisfazione riusciremo a mantenere un aspetto carino ed ordinato del nostro fido.

Ecco alcuni consigli. Non saremo pronti per andare ad una esposizione ma certamente accarezzeremo con gioia il proprio cane.

Come regola generale le forbici si utilizzano su un mantello districato da nodi e ben curato.

Testa: rifilare le orecchie per dargli una forma a triangolo. Non accorciare eccessivamente sopra il naso e neanche lo stop tra gli occhi. Dare alla testa una forma rotonda partendo sia da sotto mandibola per arrivare a togliere il pelo davanti agli occhi. Sotto gli occhi il riccio va pettinato in basso, sopra gli occhi va privilegiata una forma rotonda ma mai un abbassamento eccessivo.

Standard Lagotto Romagnolo: Il Lagotto Perfetto

Standard Lagotto Romagnolo: Il Lagotto ideale

Collo: tenerlo più basso del tronco andando ad esaltare la forma delle spalle e sopra quella della testa. Pulire bene sotto le orecchie.

Tronco: un altezza pressochè costante, leggermente più corta sui fianchi, cercando di esaltare le spalle e la coscia. Pulire bene la parte sotto.

Zona posteriore: accorciare il dietro coscia recuperando un  po di altezza sulla parte finale della gamba. Rispettare la stessa altezza pelo anche sulla coda.

Piedi: girare bene intorno al piede affinchè siano i polpastrelli a toccare e non ciuffi vaganti

Si! mi sono un po avventurato in queste spiegazioni. Spero sia apprezzato il tentativo!

Ad ogni modo le immagini dello standard di razza del lagotto romagnolo  aiutano nel cercare di dare delle forme che almeno si avvicinino all’idea del Lagotto Romagnolo.

 

alimentazione lagotto romagnolo

L’Alimentazione del cucciolo: Come e cosa.

sacco monge cuccioli lagotto

Sacco Monge alimentazione cucciolo

Nel nostro allevamento sia per i cani adulti ma anche per i cuccioli stiamo  utilizziamo crocchette Monge o Royal Canin. Per l’alimentazione dei Cuccioli e lo svezzamento il prodotto è il Puppy and Junior Medium. Nella foto a destra si vede il sacco Monge con i suoi colori tale da renderlo facilmente riconoscibile. Monge ha più gusti anche per i cuccioli, ci si può sbagliare. Royal Canin ha invece solo crocchette al pollo Medium Puppy. I prezzi sono praticamente identici per chilo di prodotto, anche se ovviamente i sacchi più grandi abbassano significativamente il prezzo al chilogrammo.

Non è un evento frequente ma talvolta succede che una cucciolata in fase di svezzamento non è tanto invogliata su un tipo di crocchetta e allora cambiamo, generalmente le cose migliorano decisamente.

Per chi desidera fare scorta di crocchette in anticipo, è sufficiente chiederci quale marca di crocchetta stiamo utilizzando in quel momento.

Desideriamo che i cuccioli continuino con questa alimentazione.

E’ una certezza qualora il cucciolo perdesse un po di appetito per lo stress dovuto all’inserimento. Sapere per certo che il cibo è di suo gradimento è elemento di sicurezza. Cambiare alimentazione porta anche ulteriori scompensi al cane. Nel momento dell’inserimento cambiare anche il cibo è sconsigliatissimo.

Per le quantità dovremo fare riferimento alla tabella sul dietro del sacco.

tabella alimentazione cuccioli crocchette monge

Tabella monge razioni alimentazione cucciolo

Nell’immagine a fianco ho messo uno zoom.

La prima cosa da guardare è il peso del cane da adulto. Nel caso del Lagotto Romagnolo ho colorato in rosa la colonna da seguire per le femmine e in azzurro quella dei maschi.

A questo punto il gioco è fatto! Le razioni che leggiamo sono in grammi e fanno riferimento alla razione giornaliera in base ai mesi di vita del cucciolo.

Fino all’età di 6 mesi la razione andrà divisa in tre pasti con il comodo dosatore che viene consegnato presso l’allevamento. Meglio se inumidito con acqua.

Dopo i sei mesi la razione andrà divisa in due pasti.

Dopo i 12 mesi passeremo alle crocchette da adulti.

Le dosi sopra indicate sono un riferimento abbastanza preciso. Non tengono però conto dell’attività fisica, della stagione e del metabolismo che può essere diverso da cucciolo a cucciolo.

Generalmente le razioni in inverno sono più abbondanti. Il freddo fa consumare maggiormente. In Estate vanno leggermente diminuite.

Controllo del peso del Cucciolo di Lagotto

Palpalre il cucciolo lungo i fianchi. Il fantastico pelo riccio del Lagotto può trarre in inganno. Valutare lo stato di forma di un cane a pelo raso è piuttosto semplice. Per il Lagotto, no! sopratutto quando è un cucciolo in pelo.

Per capire se la crescita sta procedendo regolarmente peseremo il cucciolo. Non dovrà prendere peso troppo rapidamente. Già il controllo con il tatto consente bene di valutare gli eccessi.

Proviamo a vedere un aumento di peso normale per il Lagotto Romagnolo.

Considerazioni teoriche che possono servire come riferimento per valutare la crescita del cucciolo o togliere qualche dubbio.

Il Cucciolo viene affidato alla 10° settimana e il suo peso sarà circa 5 chilogrammi.

Fino alla 24° settimana l‘aumento di peso  settimanale sarà pressoché costante 

Raggiungerà l’80% del peso forma da adulto (intorno ai 500 grammi a settimana per un Lagotto che da adulto peserà 15 Kg)

Dopo la 24° settimana fino al compimento dell’anno l’aumento di peso settimanale sarà ancora costante ma molto meno evidente. 

Giusto per dare un riferimento siamo nell’ordine degli 80 gr a settimana.

Cibi vietati per il Cane

Vi sono alimenti che sono nocivi per i cani. Ci sembra opportuno segnalarli:

  • La Cioccolata è estremamente pericolosa
  • Il Sale poiché si accumula nell’organismo del cane per l’assenza di sudorazione
  • I dolci in generale sono da evitare.

Ultima raccomandazione sono le leccornie, biscotti e croccantini iper-unti che potremmo utilizzare come premi.

Non dobbiamo saziare il Cane di questi… non mi viene il termine!

Rischiamo di fornirgli un eccesso di cibo non equilibrato. Tempi di digestione diversi per cui o il cane salta il pasto o ancor peggio raddoppia.

processionaria cane lagotto romagnolo

La processionaria

La processionaria è un insetto che da adulto diventa una farfalla notturna, la famose falene. Si muovono in fila sul terreno fino a risalire gli alberi dove formano i loro nidi.

Il nome è proprio dovuto al tipico movimento in fila, come se fosse una processione.

I nidi delle processionarie sono delle matasse bianche che spesso vediamo sui pini e dai quali è difficile liberarsi.

La loro attività inizia a marzo e prevalentemente di notte, quando raggiungono il terreno e si interrano.

In luglio agosto, quando la temperatura è più elevata è assai facile incontrarle. In questa stagione con le temperature elevate escono dal terreno e con il loro tipico movimento in fila indiana risalgono sugli alberi. Principalmente pini, ma non solo.

La processionaria è pericolosa per tutti gli animali e anche per l’uomo. Dotata di peli urticanti provoca gravi infiammazioni nelle zone di contatto.

La processionaria e il cane

La faccenda si complica parecchio quando parliamo dei nostri amici a 4 zampe. Il cane se ne viene a contatto è perchè va ad annusare o tenta di ingerire questi insetti.

Le zone che tipicamente colpiscono il cane sono la bocca e il naso. Due zone estremamente sensibili che possono provocare conseguenze anche mortali.

La lingua gonfia esageratamente fino anche ad indurre l’asfissia. La salivazione diviene esagerata.

I peli urticanti possono raggiungere l’esofago. Il cane a seconda dell’entità del contatto mostra tutta una serie di sintomi dalla spossatezza alla febbre, inappetenza a diarrea.

Se ci accorgiamo immediatamente dell’avvenuto contatto dovremo lavare abbondantemente con acqua la zona colpita.

Non sarà facile in quanto il cane avrà forti dolori e non sarà per questo molto disponibile.

Dovremo evitare possibilmente che la zona colpita si estenda, tenendo pulito il cavo orale.

Le cure veterinarie sono quanto mai urgenti e necessarie.

La pericolosità delle setole pelose di questi bruchi è elevatissima anche per l’uomo e i bambini in particolare. Le conseguenze dipendono sempre dalle zone colpite. Occhi, bocca e vie respiratorie portano a conseguenze gravi anche per l’uomo.

Dove e quando troviamo la processionaria

Liberarsi da questi insetti una volta insediatisi vicino casa non è semplice. E’ la presenza principalmente di pini e pinete che li renderà difficili da debellare. Con la massima attenzione e nel periodo invernale i rami che contengono i nidi devono essere tagliati e bruciati.

Da marzo ad ottobre è possibile trovare questi insetti. In presenza di pini ma soprattutto dei loro nidi facilmente individuabili.

Sono le condizioni climatiche a favorire la diffusione di questi insetti.

A Firenze a marzo 2017  il problema aveva raggiunto livelli di allerta. Anche nelle zone limitrofe i comuni sono intervenuti con piani straordinari per debellare la città da una vera e propria invasione di processionaria. Era già successo nell’ottobre del 2015.

Un prolificarsi che coinvolse nel medesimo periodo anche altri comuni dell’Emilia Romagna, Lombardia, Umbria, Veneto, Liguria e Trentino. Un po tutto il nord italia e parte del centro.

Ci auguriamo sempre che i nostri Lagotto non debbano fare esperienze di questo tipo. Tanto dipende anche da noi e dai nostri comportamenti.

 

I Vaccini Cane e la Socializzazione vanno a braccetto

I vaccini cane iniziano presso il nostro Allevamento e continuano a casa delle nuove famiglie. I tempi del protocollo vaccinale è una delle prime domande che ci viene rivolta dalle famiglie che decidono di accogliere un nostro cucciolo di Lagotto Romagnolo.

La profilassi non è una sola. Sotto indicazioni della nostra veterinaria noi seguiamo la profilassi raccomandata dalla WSAVA, Associazione mondiale veterinaria per animali di piccola taglia, detto in inglese suona meglio.

La profilassi vaccinale prevede:

  • Primo Vaccino effettuato in allevamento intorno ai 65-70 giorni
  • Primo Richiamo dopo 3-4 settimane
  • Secondo Richiamo dopo 3-4 settimane dal primo Richiamo
  • Richiamo Annuale

La prima vaccinazione la effettuiamo intorno ai 70 giorni.

I cuccioli in Toscana, per legge regionale, possono essere ceduti solo dopo 60 giorni. Più o meno adesso è così in quasi tutte le regioni. Per una corretta socializzazione è per noi importante tenere i cuccioli in allevamento, vicino alla Mamma, una decina di giorni in più.

Capita di dover resistere alle pressioni delle nuove famiglie dei cuccioli che vorrebbero quanto prima il loro cucciolo di Lagotto Romagnolo.

Vaccinare i cuccioli prima dei 60 giorni per noi è impossibile. Dovremo cambiare Veterinario.

Sicuramente esistono protocolli che prevedano di anticipare i vaccini. Puchè non sia l’esiganza di cedere i cuccioli o le pressioni dei proprietari. Di fatto noi, sia per concludere la socializzazione, sia per seguire le indicazioni WSAVA, rispettiamo il protocollo.

I Vaccini Cane e Salute

Una futura Mamma dovrebbe essere vaccinata ancor prima che vada in calore. In tal caso, durante la gestazione e l’allattamento gli anticorpi vengono forniti ai propri cuccioli .

Questo è il motivo principale per cui non dovremo mai anticipare il primo vaccino. Rischiamo un effetto di sbiancamento che va ad annullare gli anticorpi forniti dalla Mamma.

Prima dei vaccini si sverminano i cuccioli e si fa il test delle feci per assicurarci l’assenza di vermi. Devono essere evitati periodi di stress, quali il lasciare il nostro allevamento nei successivi 4-5 giorni dalla vaccinazione. Stiamo cercando di vaccinare il cucciolo quando il suo sistema immunitario è efficiente.

Una volta che il Cucciolo avrà lasciato il nostro allevamento, avrà già effettuato il primo vaccino.

Il nuovo proprietario dovrà fare il primo richiamo rispettando le tempistiche sopra indicate. Tali informazioni vengono riportate sul libretto sanitario che viene consegnato insieme al cucciolo.

Come comportarci dopo il 1° richiamo del vaccino

Una volta effettuato il primo richiamo,  il Cucciolo potrà frequentare liberamente altri cani.

Potremo portarlo con noi, ovunque e senza alcun patema d’animo.

Rimangono da evitare quelle situazioni che potrebbero abbassare le difese immunitarie.

Far nuotare il nostro Cucciolo di Lagotto in Mare o in Laghi o in fiumi, come fargli dei bagnetti completi di igiene senza asciugarlo accuratamente, può essere ancora pericoloso per il rispetto del protocollo vaccinale. Tosse o raffreddore potrebbero abbassare le difese immunitarie e dovremmo saltare l’ultimo richiamo.

La profilassi sarebbe da ripetere dall’inizio. Conviene non mollare!!

Vermi intestinali nel Cucciolo

Passate poche settimane dalla nascita della cucciolata dobbiamo inevitabilmente confrontarci con il problema delle sverminazioni. Il latte materno è il mezzo con cui i cuccioli vengono infestati da ascaridi o coccidi o tenie. La Mamma è stata regolarmente trattata ma questo non è sufficiente.

Tutti i cuccioli solo per il fatto di allattarsi risulteranno ben presto infestati.

Per una sana crescita già dalla seconda settimana di vita sia i cuccioli che la fattrice seguiranno una profilassi di sverminazione .

Nelle prime settimane è la mamma che si occupa totalmente dell’igiene dei cuccioli, così facendo entra inevitabilmente nel ciclo di riproduzione di tali parassiti.

Le prime tre settimane di vita dei cuccioli sono assai impegnative per la Mamma. I cuccioli ogni due ore necessitano di essere allattati e tutte le sostanze nutrienti vengono dalla Mamma. E’ un periodo assai stressante. Poco riposo e tante energie per crescere la prole.

Non c’è spazio per parassiti e vermi intestinali!

La sverminazione dei cuccioli e della Madre è fondamentale per allevare cuccioli sani e forti. Sono trattamenti che vengono ripetuti durante tutto il periodo di permanenza in allevamento dei piccoli Lagotti.

La valutazione della consistenza delle feci, la crescita giornaliera del peso sono i primi indicatori del lavoro che stiamo portando avanti.

Con l’avvicinarsi del momento delle prime vaccinazioni diventa indispensabile  l’esame delle feci.

I vaccini puppy come i vaccini polivalenti si basano sulla risposta immunitaria. Un cucciolo sano e forte che non spreca difese per combattere inutili parassiti avrà maggiori possibilità di risposta al vaccino.

Vaccinare cuccioli con vermi intestinali è teoricamente inutile. Quindi da non fare in pratica.

Questo è il principale motivo per cui si deve porre particolare attenzione alle sverminazioni e a vaccinare solo dopo un esame di laboratorio delle feci.

Un cucciolo vaccinato che non è riuscito a creare gli anticorpi sarà comunque vulnerabile.

Parassiti intestinali Lagotto Romagnolo

Una volta che il cucciolo lascia l’allevamento avrà effettuato il primo vaccino e avrà seguito una profilassi contro i vermi e parassiti intestinali.

Ormai da alcune settimane i cuccioli non si allattano più. Tuttavia, sia il cucciolo come il cane adulto potranno ancora essere infettati da vermi intestinali.

Il veicolo con cui i parassiti entrano nell’intestino del cane sono le feci di altri cani o animali selvatici.

E’ ancora la consistenza delle feci a farci capire che è necessario un esame delle feci.

Si potrà cosi individuare l’eventuale trattamento e il farmaco più idoneo. Con un campione delle feci il veterinario può determinare quale tipo di microscopico organismo sia presente.

Diarree e presenza di muco nelle feci ci devono mettere in allerta. La perdita di peso ingiustificata o il vomito diventano quasi una certezza.

Il momento in cui il Lagotto viene a contatto con i parassiti non è sempre così evidente. Un cane che non ha ingerito feci infettate può comunque essersi sporcato le zampe camminando. Sono le azioni successive, il grattarsi o il pulire il pelo riccio che porta alla bocca e all’ingerire……..

Talvolta nel Lagotto adulto la presenza di vermi intestinali è asintomatica.

Recentemente ci siamo dotati di una macchina per produrre acqua ozonizzata. Abbiamo notato grossi benefici in termini di igienizzazione e sterilizzazione degli ambienti.

Alcuni giorni prima del richiamo annuale dei vaccini si dovrebbe sempre portare un campione delle feci al proprio veterinario. Eviteremo di vaccinare inutilmente il cane.

La Giardia

La giardia è un protozoo che vive nell’acqua. Il cane può essere infettato non soltanto tramite le feci di altri animali, ma anche bevendo in pozze o dal contatto con urine infette.

Una volta diagnosticata la giardia, la cura si basa su uno sverminante entielmintico dato per un periodo più lungo.

La parte più fastidiosa è riuscire ad evitare che il cane ritorni a contatto con il parassita.

Sarà necessario:

  • igienizzare l’ambiente dove vive il proprio Lagotto utilizzando prodotti a base di candeggina.
  • Evitare di frequentare ambienti contaminati dove probabilmente il cane ha contratto la giardia per la prima volta. Le aree frequentate da molti cani ad esempio possono rappresentare un rischio.

Purtroppo il parassita della giardia ha un ciclo di vita piuttosto lungo, e questo richiede particolari attenzioni per debellarlo.

La Giardia può colpire anche l’uomo. Il trattamento della Giardia per il cane è a base di compresse di Panacur ripetuto per più giorni.

La Vipera, il terrore per chi gira per boschi

Chi adotta un Lagotto Romagnolo da compagnia, spesso non sa resistere al fascino del tartufo.  E ragiona più o meno così:

“Ho un bellissimo cane di razza. Se gli sto un po dietro con l’addestramento,  saprà andare anche a tartufi. Fare delle belle passeggiate nei boschi e casomai gustarmi  un buon tartufo trovato dal mio Lagotto non sarebbe male!”

A noi fa sicuramente piacere che i nostri cuccioli siano intesi così, con massimo rispetto e con l’idea di divertirsi insieme.

La Vipera è presente nei boschi dell’appennino, per noi che abitiamo in campagna è un fatto noto. Non sempre però è preso nella giusta considerazione da chi si avvicina al mondo della cerca del tartufo per la prima volta.

Stivali e spessi calzini anche in estate, sono il nostro abbigliamento abituale per  andare a giro per i boschi. L’uomo lo fa per proteggersi dai pericoli del bosco e in particolare dal morso della vipera.

Il nostro cane invece gira senza alcuna protezione e spesso si avvicina con il naso fin dentro i cespugli.

Lo fa per cercare il tartufo e per la gioia del proprio padrone. O solo per la curiosità se vede muovere qualcosa o avverte un nuovo odore.

Chi da anni va a tartufi, in estate e in primavera sceglie le ore meno calde della giornata per dedicarsi a questa attività. Si! per il cane è meno stancante, e per noi più bello e romantico. In realtà il primo pensiero è sempre quello di evitare pericolosi incontri.

Conoscere la Vipera per salvaguardare il nostro cane

Conoscere le abitudini dei rettili in base alle temperature e alla stagione aiuta ad evitare brutti incontri al proprio cane.

Quando le temperature sono alte la vipera cerca l’ombra. Quando le temperature sono più basse si pone al sole, meglio su dei sassi che gli trasmettono il calore.

Sterpaglie lungo i ruscelli, sassaiole e cespugli esposti al sole sono l’habitat preferito dalla vipera.

La temperature del momento aiuta a capire meglio le situazioni da evitare.

Mi è capitato di avere qualche incontro ravvicinato con la vipera. Per fortuna mi sono sempre accorto per tempo della sua presenza. Momenti tesi e da pelle d’oca.

Faccio tesoro di queste esperienze ogni volta che sono a giro nel bosco con i miei cani. Cerco di evitare situazioni o ambienti simili e richiamo sempre i miei cani se si avvicinano a pietraie o arbusti esposti al sole in particolari momenti della giornata.

La vipera non è un animale aggressivo e morde solo per difesa. Nonostante la sua brutta nomea è un animale che attacca solo se non può farne a meno.

Quando ci avviciniamo troppo la vipera alza la testa e soffia forte per avvisarci della sua presenza.

Ci sta consigliando di stare alla larga. Se il nostro cane non andrà a stuzzicarla possiamo passarci vicino e lei non ci morderà.

Se sarà sufficientemente caldo avrà anche l’energia per allontanarsi prima del nostro arrivo.

Contrariamente alle serpi però si muove molto lentamente e il nostro cane incuriosito potrebbe andare a cercarla.

La stagione più pericolosa è la primavera e la fine estate. Le vipere sono spesso cariche di veleno e non molto reattive. Le temperature non sono sufficientemente alte . Possono rimanere ferme fino a farsi toccare. Ad esempio  dal naso del nostro Lagotto. Ecco che succede il peggio!

Il cucciolo è curioso e poco riflessivo. Andrà ad annusare ogni nuovo odore anche se per lui pericoloso.

Cespugli esposti al sole sono a mio avviso da evitare sia di primavera che in estate.

Il morso della vipera può non essere mortale per il nostro cane. Dipende se la vipera aveva usato da poco il proprio veleno per alimentarsi.

Cosa fare se malauguratamente…

Le conseguenze di un morso della vipera dipendono molto da dove il cane viene punto e dalla quantità di veleno iniettato.

Qual’ora il nostro cane venisse morso da una vipera, dovremo:

  • Se possibile bloccare con uno straccio il flusso del sangue sopra il punto dove il cane è stato morso.
  • Avvisare il veterinario del nostro arrivo. In modo che si faccia trovare pronto. Se siamo fuori zona contattare il veterinario più vicino.
  • Prendere in braccio il nostro amico a quattro zampe e recarci alla macchina nel minor tempo possibile.
  • Preoccuparci di non affaticare il cane e tranquillizzarlo. Se aumentano i suoi battiti cardiaci il veleno entrerà in circolo più rapidamente.
  • Non dobbiamo succhiare la ferita.
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I forasacchi sono la tortura di primavera-estate, in campagna come in città

I forasacchi sono quelle spighette che vediamo spuntare tra i fili d’erba più lunghi. Sono una vera angoscia nel periodo che va dalla primavera all’estate.

Li troviamo ovunque, in campagna nei prati e nei boschi, ai bordi delle strade come ai giardini o nelle aiuole in città. Crescono dove non viene tagliata bene l’erba, tra le reti o vicino ai marciapiedi.

Fino a che sono verdi i forasacchi non rappresentano un pericolo.

Il problema inizia con il caldo intenso. Quando seccano e diventano rigidi.

I forasacchi si dividono come un mostro a mille teste. Come provi a distruggere una di queste spighe, si moltiplica in altre spighette più piccole. Tutte con la stessa caratteristica.

Hanno una forma affusolata come una lancia e con dei dentini duri e resistenti si attaccano al pelo del cane. Hanno una dimensione che va da 1 a 3 centimetri.

E’ la loro forma e i dentini che consente al forasacco di avanzare. Molto pericolosi e frequenti sono i forasacchi che entrano nel padiglione auricolare. Anche tra le dita delle zampe si annidano facilmente riuscendo a entrare in profondita molto rapidamente.

Con il movimento del cane proseguono in avanti fino a forare la carne.

Quando Camilla, la nostra veterinaria me lo diceva non ci volevo credere. Non è frequente, ma capita che i forasacchi riescono a penetrare fino al fegato, ai polmoni, avanzano inesorabilmente.

Tutti i cani sono a rischio con i forasacchi, il cane Lagotto Romagnolo con il suo pelo riccio e lanoso sembra una vera calamita per i forasacchi.

Le zone più frequentemente colpite sono gli orecchi, fra le dita delle zampe, sotto le ascelle e in generale dove si formano delle risacche.

Il naso è una zona a rischio frequente per molti cani. Con i miei Lagotto non è mai capitato che inalassero un forasacco, scongiuri di rito!

Per quanto riguarda gli orecchi è facile rendersi conto quando il cane ha raccolto un forasacco. Comincia a scuotere la testa o cammina tenendola girata da una parte.

Noi ci siamo dotati di un otoscopio gima e delle pinze apposite da veterinario per poter togliere i forasacchi dall’orecchio non appena ce ne accorgiamo. Senza questi strumenti non è possibile rimuovere le spighe dall’orecchio del nostro cane. Se il cane è abituato a farsi maneggiare e sta fermo quando proviamo ad intervenire abbiamo molte possibilità di successo, anche senza sedativi. Viceversa dovremo ricorrere all’aiuto del nostro veterinario.

La presenza di forasacchi fra le dita delle zampe o anche in altre regioni del corpo, viene segnalata dal cane leccandosi o grattandosi ripetutamente.

Purtroppo mi è capitato di non accorgermi subito della presenza di un forasacco entrato tra le dita di un zampa del mio Lagotto. E’ sorprendente come la spiga penetri rapidamente in profondità.

Il cane si lecca ripetutamente e tenterà anche con i denti di togliersi la spiga. Da questi comportamenti ci accorgiamo che qualcosa non và. La spiga andrà rimossa e il foro disinfettato.

Mantenendo il mantello del Lagotto molto corto, i forasacchi che si attaccheranno al pelo non più riccio per la tosatura saranno molti meno. Sarà più facile individuare corpi estranei  e rimuoverli.

Non appena conclusa la passeggiata è buona usanza controllare la presenza dei forasacchi sul proprio amico a 4 zampe.

L’unica difesa che abbiamo per i forasacchi è stargli alla larga. Controllare la presenza sul mantello del nostro lagotto appena rientrati da una passeggiata potenzialmente pericolosa.